mercoledì, febbraio 28, 2018

Palazzo Adriano, cresta sui libretti postali, direttrice a giudizio


Corleone. Il 1° marzo sarà fruibile al pubblico la "Storia di San Leoluca" di Biagio Governali

Un'antica stampa di San Leoluca

Si comunica alla cittadinanza che il giorno 1° marzo 2018, in occasione della celebrazione della festività di San Leoluca, patrono della città di Corleone, dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 16:00 alle ore 17:00, nel complesso monumentale di S. Agostino sarà fruibile al pubblico l'opera “Storia di San Leoluca realizzata negli anni 2005 – 2017 dall'artista Biagio Governali, costituita da venti formelle in ceramica dipinta, ognuna delle quali illustra alcuni episodi salienti della vita del Santo.

Il dibattito. In famiglia, sui social e al lavoro. Il grande dilemma a sinistra: votare o no per i dem?


CONCETTO VECCHIO
«Comunque io il Pd non lo voto». Ci hanno costruito perfino lo spot elettorale sul dubbio che dilania, mai come questa volta, il popolo del centrosinistra. Che fare, domenica? Sicuri di dare ancora fiducia ai democratici? In ogni famiglia c’è uno che si alza e annuncia solenne: «Voto Bonino, per lanciare un avvertimento a Renzi». «Sì, - è la rituale replica però ricordati che Emma in economia è di destra». Votare Insieme, come ha suggerito Romano Prodi, per stare dentro il perimetro della coalizione?
D’accordo, ma Insieme supererà mai la fatidica soglia del tre per cento? Turarsi allora il naso e segnare la croce sul simbolo del Pd, come suggerì Indro Montanelli per la Dc nel ’76, temendo il sorpasso comunista (che non ci fu)? Quanta confusione, quante incertezze.
Ieri anche l’ex direttore dell’Unità Emanuele Macaluso, grande vecchio della sinistra, ha fatto un endorsement per +Europa. «E si stupisce?», dice al telefono. «Bisogna sostenere il centrosinistra con tutte le forze, non c’è altra scelta, ma bisogna fare in modo che Renzi abbia meno chance di tutti. Come me la pensano tanti vecchi compagni. Vede, il segretario non pronuncia mai la parola centrosinistra, dice solo Pd, al singolare. Allo stesso tempo i delusi percepiscono che dare un voto a Grasso è come annullarlo, perché Leu è fuori dalla vera partita, che riguarda centrosinistra, destra e M5S. La scissione è stata una scelta disastrosa».

Lettera a Repubblica. Il sindaco Giuseppe Sala: "A Milano vivono i valori della sinistra"

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala

GIUSEPPE SALA
Caro direttore, la sfiducia degli italiani verso la politica dipende anche dalla provvisorietà che domina gli equilibri tra i partiti. In Italia è ormai normale che un’alleanza non duri più di un anno e che si metta di continuo tutto in discussione. A me pare che in tutto questo ci sia almeno un’eccezione: la tenuta del centrosinistra a Milano. Da ormai sette anni noi siamo protagonisti di una solida alleanza che sta garantendo alla nostra città una stabilità, un’efficacia e una coerenza politica che forse non hanno eguali nel resto del Paese. Non ci sono particolari alchimie alla base di questa continuità. La nostra ricetta si basa su due semplici ingredienti. In primis la valorizzazione di diversità, contributi e sensibilità di tutti, mantenendo sempre vivo il rapporto con tutte le componenti della popolazione. Il secondo ingrediente è la condivisione di alcuni principi che non richiedono la firma di fronte a un notaio, ma che sono radicati nella nostra coscienza politica e si rispecchiano nei bisogni reali della città. C’è poi un elemento che permette di creare l’amalgama: la lealtà, un valore che il cinismo del mondo di oggi a volte considera un bagaglio inutile e ingombrante e che invece è il segreto del successo di ogni impresa umana. Lealtà significa che non ho mai visto nessuno nel nostro campo avanzare richieste originate dalla pura ricerca di potere.

La falsa storia dei prodotti Doc siciliani

I pomodorini di Pachino

CARLO OTTAVIANO
Il pomodoro Pachino non è originario del Siracusano, ma di Tel Aviv. Il marsala è inglese Salvo il cioccolato di Modica tanto amato da Sciascia
Il marsala, il pomodorino di Pachino e il cioccolato di Modica non hanno mai fatto male a nessuno. Invece le parole di Alberto Grandi, professore universitario a Parma, sulle tre eccellenze siciliane risultano indigeste a tanti. Nel libro “Denominazione di origine inventata”, appena edito da Mondadori, lo storico sostiene che si tratta di invenzioni di marketing e che le narrazioni sulle loro antiche origini sono fake news, bufale a scopo commerciale. Con uguale determinazione Grandi bombarda altri simboli del made in Italy a partire dal parmigiano reggiano che sarebbe nato in Wisconsin. La tesi di fondo è che il mito della cucina italiana ha origine negli anni Sessanta e che in Italia «si è affermata l’assurda pretesa di codificare la tradizione per decreto». Niente di nuovo: già lo storico inglese Eric Hobsbawm aveva dimostrato che è una «invenzione della tradizione» perfino il kilt scozzese, nato solo nella seconda metà dell’Ottocento «con buona pace – scrive Grandi – di Mel Gibson e del suo Braveheart».

Corleone, gli importanti traguardi raggiunti dall'Avis

La presidenza dell'assemblea annuale dell'Avis di Corleone

Serata di condivisione, con i soci Avis Corleone, sull’excursus associativo dell’anno 2017, quella di Sabato 24 Febbraio. Hanno preso parte all’assemblea annuale dei soci anche il Presidente dell’Avis Provinciale di Palermo, Salvatore Calafiore e il Vicepresidente Regionale, Emilio Russo. Tantissimi i premiati per aver raggiunto un grande traguardo associativo: due medaglie d’oro sono state consegnate ai soci donatori Grizzaffi Giuseppe e Diana Giacomo; così come tantissime medaglie d’argento, oltre agli orologi con il brand avis. Le cuffie Avis, sono state invece donate ai giovani volontari. Un ringraziamento e una riconoscenza particolare si è avuta per il Presidente Regionale Salvatore Mandarà e per il Presidente dell’Avis Provinciale di Palermo per aver dato una grossa e indispensabile mano alla realizzazione del Centro Fisso di Raccolta a Corleone, una realtà ormai concretizzata nell’ultimo trimestre 2017, che già registra un maggior numero di cittadini sempre più sensibili alla donazione del sangue.
Avis Regionale Sicilia

martedì, febbraio 27, 2018

EMERGENZA IDRICA. Regione avvia svuotamento parziale Rosamarina. Il sindaco di Palermo Orlando "Perplessità su tempistica e modalità"

Leoluca Orlando
"Non può che lasciare perplessi, per tempistica e modalità, la scelta comunicata stamattina dal Dipartimento Regionale dell'Acqua e dei Rifiuti di avviare uno svuotamento parziale (circa 3 milioni di metri cubi) della diga Rosamarina. Fermo restando che dopo anni di inattività è certamente ora che si avvi una seria manutenzione e pulizia di tutti gli invasi, non si capisce perché proprio ora, mentre le piogge non sono certamente finite, vi sia l'urgenza, con un provvedimento estemporaneo, di "ripristinare una sufficiente qualità", quando già da tempo l'AMAP si è attrezzata per il trattamento e la potabilizzazione dell'acqua di quell'invaso.

Corleone, lo scultore Governali dona alcune sue opere d'arte al comune


Asp Palermo, oggi in via Cusmano il sit-in dei contrattisti che chiedono la stabilizzazione

I sindacati ricevuti dalla direzione aziendale 
Palermo 27 febbraio 2018 – Hanno manifestato questa mattina con un sit-in in via Cusmano i lavoratori contrattisti dell'azienda sanitaria provinciale di Palermo, con le bandiere del comparto sanità della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. Sono 651 amministrativi e lavorano nei reparti tecnici di tutti gli uffici di Palermo e provincia, al Cup, all'esenzione ticket etc. “Chiediamo le stabilizzazioni del personale con il superamento del lavoro precario. Il rischio è il collasso dei servizi sanitari – dichiara Mario Scialabba, della Fp Cgil Palermo -

Palermo. I migranti imparano l’italiano al Rotary: “Obiettivo trovare lavoro”

Isabella Napoli
Fra i banchi studenti dallo Sri Lanka, dal Brasile o dalla Russia. “ Ora riusciamo a leggere nella lingua del Paese che ci ospita”
Jonh Eze, nigeriano, aiuto cuoco in un ristorante cinese a Palermo, dove presta servizio assieme alcuni palermitani, prima di andare al lavoro, fa un ripasso di alcune frasi che gli servono ai fornelli. « Quando sono arrivato a Palermo sei anni fa — racconta — parlavo solo inglese, ora comprendo l’italiano, riesco anche a leggere e posso comunicare con i miei colleghi». Jonh è uno degli studenti, una quarantina in tutto, che seguono il corso gratuito di lingua italiana per extracomunitari, nell’ambito del progetto “ Accoglienza e alfabetizzazione” promosso da 16 Rotary, capofila il Rotary Palermo Sud, presieduto da Roberto Lo Nigro, con la collaborazione dei Club Inner Wheel e Lions. Il corso è alla sua settima edizione.

Zen, supermarket della coca. Due big del narcotraffico guidano trecento spacciatori

SALVO PALAZZOLO
Le rivelazioni dell’ultimo pentito. Si cercano gli aggressori dell’inviato di “Striscia la notizia” I video sotto esame
«Ci sono trecento persone che vendono cocaina allo Zen2» . L’ultimo pentito di Cosa nostra, Sergio Macaluso, sta raccontando ai magistrati della Dda cosa accade oggi fra i casermoni del quartiere San Filippo Neri, dove domenica è stato aggredito l’inviato di Striscia la notizia, Vittorio Brumotti, impegnato in un servizio proprio sullo spaccio. Macaluso fa due nomi, soprattutto: «I personaggi più grossi sono Fabio Chianchiano e Tonino Lupo». Il primo, attualmente in carcere, viene definito come «il trafficante numero uno per la cocaina», Cosa nostra ha rapporti strettissimi con lui.

Una voragine ogni sei chilometri: strade colabrodo, Sicilia a pezzi

GIOACCHINO AMATO
A otto anni dalla frana di San Fratello è di nuovo allarme nel Messinese Ma i pericoli incombono su tre quarti dell’Isola, da Trapani a Siracusa
Una frana ogni sei chilometri nelle strade della Sicilia, ma soprattutto tre quarti del territorio a rischio medio-alto di dissesto idrogeologico, con quattro milioni di persone potenzialmente in pericolo. E per la messa in sicurezza del territorio ci vorrebbero almeno 2,8 miliardi di euro. Sono i numeri impietosi dei tre più recenti dossier sul rischio idrogeologico: nero su bianco, ecco qual è la situazione che ha portato il governatore Nello Musumeci a lanciare l’allarme e a preannunciare provvedimenti urgenti: «Ho già chiesto una mappa completa delle realtà maggiormente esposte a ogni tipo di rischio, perché non possiamo continuare a inseguire le emergenze e le falle che si aprono quotidianamente».

Corleone, festa di S. Leoluca: si esibirà la Fanfara dei Carabinieri

La processione di S. Leoluca, patrono di Corleone
In occasione della Festività di San Leoluca, l’Arma dei Carabinieri ha voluto la presenza della Fanfara  dei Carabinieri, che si esibirà nella Piazza Falcone e Borsellino alle ore 12 del 1° marzo p.v., per condividere  insieme alla cittadinanza la celebrazione del Santo Patrono. Nel ringraziare l’Arma per l’attenzione mostrata nei confronti di questa  Città, la Commissione invita tutta la cittadinanza a partecipare.

LA COMMISSIONE STRAORDINARIA
Termini    Mallemi   Cacciola

lunedì, febbraio 26, 2018

Paura per la troupe a Palermo. Sassi e spari contro l’auto di “ Striscia”

Claudia Brunetto Claudio Reale
Brumotti aggredito allo Zen mentre indagava sullo spaccio. E da una finestra lanciano anche un blocco di cemento
Palermo - Prima è stato circondato da una ventina di persone. Poi è partita una fitta sassaiola, culminata nel lancio di un blocco di cemento dalla finestra. Alla fine è arrivato anche uno sparo, probabilmente da un fucile a pallettoni. L’inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti, a Palermo da un paio di giorni per indagare sullo spaccio di droga allo Zen, è stato aggredito dopo avere chiesto ad alcuni residenti se conoscessero i pusher della zona: Brumotti e la sua troupe, nei giorni scorsi, avevano già effettuato alcune riprese nel quartiere periferico di Palermo considerato uno dei più redditizi per la droga, ma ieri avrebbero voluto filmare apertamente le interviste e lanciare con un megafono una campagna contro lo spaccio.

Berlusconi è l’avversario, niente pasticci con lui

L'abbraccio di Gentiloni e Veltroni sul palco dell'Eliseo a Roma
Walter Veltroni
Pubblichiamo un estratto del discorso di ieri di Walter Veltroni al teatro Eliseo di Roma .
Voglio essere chiaro, è solo il mio pensiero. Si è perso, malamente, il referendum costituzionale. Ma le ragioni della necessità di un cambiamento, nel solco della nostra splendida costituzione, che accentui la capacità di decidere dell’esecutivo e di controllare con spietato rigore da parte del parlamento rimangono, per me, del tutto attuali. Altrimenti, continuerà il mix di consociativismo e rissa. E continuerà quel ributtante trasformismo che nell’ultima legislatura ha portato a 500, diconsi 500, cambi di gruppo da parte di un terzo dei parlamentari. Un orrore che è alla base della disaffezione. E ora siamo al colmo di candidati - gli espulsi, gli ammoniti e i diffidati del movimento cinque stelle - , che la destra è già pronta, se eletti, ad accogliere sulla base della garanzia ideale programmatica che manterranno tutto lo stipendio. Per cui elettori dei Cinque stelle si troveranno a votare persone che poi andranno a destra. E guardate che queste furbizie riguardano tutti, nessuno si senta escluso. Va bene che in Costituzione non c’è il vincolo di mandato, ma non c’è neanche l’obbligo di ingannare gli elettori.

Il racconto. Il neofascismo in Sicilia. Mafia, delitti e logge: il filo nero di Palermo

SALVO PALAZZOLO
Una trama misteriosa continua a legare i nomi di alcuni fascisti palermitani. Fra mafia e omicidi irrisolti, uno soprattutto, quello del presidente della Regione Piersanti Mattarella, l’uomo delle riforme assassinato il 6 gennaio 1980. Quella trama rievocava qualche tempo fa il boss Totò Riina: nelle ultime intercettazioni in carcere, citava il più famoso dei fascisti di Palermo, Pierluigi Concutelli. Diceva al suo compagno di cella: «Stefano Bontate era il capo siciliano della massoneria insieme ad altri due: Concutelli e un altro ricco palermitano». Un accostamento davvero inedito. Bontate, il capomafia di Villagrazia ucciso nel 1981, e Concutelli, il terrorista nero, l’ex capo militare di Ordine nuovo condannato per l’omicidio del giudice romano Vittorio Occorsio.

Il reportage. Il collegio Monreale per la Camera. Battaglia porta a porta in 42 comuni l’avversario è l’astensionismo

GIUSI SPICA
Candidati fra paesi spopolati e l’ombra della mafia. Ci sono due derby ex dc per centrodestra e centrosinistra, un grillino sfida un “epurato”
La battaglia più dura si combatte a Monreale, il terzo comune più grande della provincia con i suoi 39 mila abitanti. Conteso tra il centrodestra a trazione democristiana dell’ex ministro all’Agricoltura Saverio Romano e il centrosinistra che punta tutte le fiches su un altro ex scudocrociato approdato dopo vari giri nell’orbita di Matteo Renzi: l’ex deputato regionale Salvo Lo Giudice. Ma non è l’unico derby che si gioca nello sterminato collegio uninominale della Camera che abbraccia 42 comuni e 308 mila abitanti: un tempo cittadini a Cinquestelle entrambi, oggi corrono con simboli diversi il farmacista grillino di Corleone Giuseppe Chiazzese e l’agente immobiliare in campo con Liberi e Uguali Serafino La Corte, per 5 anni portaborse di uno primi “epurati” di M5s, l’ex senatore Francesco Campanella.
Una guerra senza esclusione di colpi che vede schierato l’uno contro l’altro gli “ex amici”, impegnati in una frenetica campagna porta a porta lungo decine di chilometri di strade dissestate, trazzere, campi strappati a Cosa Nostra, in un territorio storicamente ad alta densità mafiosa.

Avviso Pubblico: I partiti e i candidati dicano chiaro e forte che rifiutano i voti dei mafiosi

Mafie e corruzione sono minacce serie, attuali e concrete contro la democrazia e l’economia del nostro paese. I partiti e i movimenti ne parlino in campagna elettorale e assumano precisi impegni contro di esse

In Italia la lotta alle mafie e alla corruzione sembra essere un problema ormai risolto. Sarà per questo, infatti, che in campagna elettorale la tematica non è oggetto di discussione e in alcune liste sono state candidate persone discutibili. Leggendo i programmi elettorali delle diverse forze politiche si resta amaramente sorpresi nel constatare come le parole “mafie”, “corruzione”, “legalità” siano o assenti o citate pochissime volte, contrariamente a parole come “tasse”, “pensioni”, “immigrazione” e “sicurezza”. In Italia non passa giorno in cui non vi siano arresti per mafia e corruzione, che si sequestrino e confischino beni e aziende per milioni di euro, che si celebrino processi con decine di imputati. Non solo al Sud, ma con sempre maggiore frequenza anche al Centro-Nord. Agli “Stati generali della lotta alle mafie” organizzati a Milano dal Ministero della Giustizia e a “Contromafiemafiecorruzione” organizzata da Libera a Roma è stato forte l’allarme lanciato da diversi esponenti della magistratura, delle forze di polizia, del mondo accademico, sociale e religioso rispetto all’occupazione e al condizionamento mafioso della politica e dell’economia.

Bagheria-Casteldaccia, in migliaia in marcia contro la mafia

Un momento della marcia Bagheria-Casteldaccia
Come trentacinque anni fa, studenti e genitori, nonni e nipoti, sindaci, sacerdoti, si sono dati appuntamento a Bagheria, davanti alla scuola “Carducci”, per marciare fino a Casteldaccia e ribadire il proprio "no" alla mafia. Dai sindacati alla Chiesa, dalla rete delle scuole «Bab el Gherib» a un cartello di un centinaio di associazioni, dai sindaci del comprensorio ai semplici cittadini, massiccia la partecipazione con migliaia di persone che, nonostante la pioggia, hanno marciato sullo stesso percorso che trentacinque anni fa aveva dato vita alla prima marcia antimafia in quella via dei Valloni, oggi “via della Marcia Antimafia 26/02/1983”, che un tempo era scelta dai killer della criminalità organizzata e dai latitanti come strada di fuga.

venerdì, febbraio 23, 2018

“Mai più fascismi”, domani una delegazione Cgil Palermo a Roma alla manifestazione nazionale

Palermo 23 febbraio 2018 - Una delegazione della Cgil Palermo composta da delegati, lavoratori e studenti, parteciperà domani a Roma alla manifestazione nazionale “Mai più fascismi. Mai più razzismi” indetta dalla Cgil, dall'Anpi e da una ventina di altre associazioni. “Tutto il movimento antifascista domani marcerà unito in piazza a Roma contro ogni tentativo di rigurgito fascista e di razzismo e la Cgil Palermo sarà in prima fila a questa manifestazione dell'Italia democratica contro chi diffonde il virus della violenza, della discriminazione e dell'odio, del razzismo e della xenofobia – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e Mario Ridulfo, della segreteria Cgil Palermo – A Palermo come a Macerata, a Torino come a Roma, a tutti i gruppi che rivendicano la violenza come metodo di lotta politica, alle organizzazioni neo fasciste o neo naziste che si richiamano a valori che sono anticostituzionali, va impedito l'uso delle piazze”.

LUNEDÌ 26 FEBBRAIO MARCIA ANTIMAFIA BAGHERIA-CASTELDACCIA

Il Centro Pio La Torre e la rete delle scuole di Bagheria Bab el Gherib promuovono il 35° anniversario della prima marcia popolare Bagheria-Casteldaccia, ripetendo-
ne il percorso lunedì 26 febbraio 2018. Alla marcia parteciperanno gli alunni e i docenti delle scuole aderenti, i sindaci, le parrocchie della zona, l’arcivescovo di Palermo, i cittadini, le associazioni giovanili, culturali e antimafia della zona, i sindacati e le associazioni d’impresa. Il corteo si muoverà da via D’Amico alle ore 9, dinanzi la scuola “G. Carducci” di Bagheria, scorrerà per via De Spuches e via della Marcia Antimafia 1983 sino alla Piazza Matrice di Casteldaccia dove gli alunni delle scuole concluderanno la manifestazione con i loro interventi e con un loro coro.

COMUNISTI NELLA CURVA NORD DEL PALERMO

Lo striscione Vecchia Guardia col volto di Che Guevara
PIETRO SCAGLIONE
Pubblichiamo la foto della curva nord del Palermo negli anni Ottanta con lo striscione Vecchia Guardia contenente il volto di Che Guevara e la scritta "Hasta la Victoria siempre" (la foto risale alla metà degli anni Ottanta), nonchè la foto della sciarpa celebrativa per i 35 anni del gruppo ultrà, sempre con Che Guevara come simbolo. La Vecchia Guardia 1977 raccoglie l'eredità dello storico gruppo Commandos Aquile, che negli anni Settanta e Ottanta guidava la tifoseria organizzata del Palermo e aveva la sede in Via Resuttana. Commandos Aquile, Indians, Eagles Korps e i Tupamaros Guadagna erano i gruppi dove militavano gli ultrà provenienti dal Pci, dalla Fgci, da Democrazia Proletaria, ma anche da gruppi della sinistra extraparlamentare come Lotta Continua e Autonomia operaia. 

"Black Axe " ed "Eiye”, ovvero la mafia nigeriana a Palermo e in Italia

Pubblichiamo l'intervento di  Nino RoccaGiovanni La Fiura al Seminario sulla legge n.161/2017, organizzato lo scorso 20 febbraio dalla Cgil di Palermo, che costituisce un interessante focus sulla mafia nigeriana.
NINO ROCCA
GIOVANNI LA FIURA
 
Che la Black Axe sia una organizzazione di stampo mafioso è già sancito dai processi di Torino e di Brescia nei tre gradi di giudizio  compresa la Cassazione (vedi sentenza del 5-5-10 non è contestabile il giudizio in fatto che i due gruppi oggetto di indagine - "Black Axe" ed "Eiye” si caratterizzassero, per la loro struttura e nelle modalità operative, in maniera corrispondente ai requisiti previsti dall'art. 19 416 bis c.p., - forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo; - condizione di assoggettamento ed omertà che ne consegue; - gestione e controllo delle attività economiche; - il tutto commettendo delitti finalizzati agli intenti comuni, in particolare diretti a conservare e rafforzare l'imposto predominio socio-territoriale (ambientale) e, con ciò, la vitalità dell'associazione stessa).

mercoledì, febbraio 21, 2018

Corleone, “incandidabili” per le prossime elezioni l’ex sindaco Savona, gli ex assessori Ciro Schirò e Carlo Vintaloro e l'ex consigliere Renato Di Miceli

L'ex sindaco Lea Savona
La sezione civile del tribunale di Termini Imerese, composta dai giudici Angelo Piraino, a latere Laura di Bernardi e Teresa Ciccarello, lo scorso 16 febbraio ha dichiarato non candidabili alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali (limitatamente al primo turno elettorale successivo al provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Corleone, adottato dal Presidente della Repubblica il 12 agosto 2016) l’ex sindaco Lea Savona, gli ex assessori Ciro Schirò e Carlo Vintaloro e l’ex consigliere comunale Cristoforo Di Miceli. Nei confronti di costoro – si legge nella sentenza – “risulta sufficientemente documentata la commissioni di condotte dolose o colpose tali da dar luogo allo scioglimento degli organi comunali per infiltrazioni mafiose”.

Palermo, il seminario della Cgil sul codice antimafia. Un passo avanti, ma adesso bisogna applicare la legge e correggerne i limiti

L'intervento di Mario Ridulfo
di MARIO RIDULFO
Pubblichiamo l'introduzione di Mario Ridulfo al seminario sul nuovo codice antimafia, svoltosi a Palermo il 20 febbraio 2018, nella sala "R. Garibaldi Bosco" della Camera del Lavoro. Ridulfo è componente della segreteria della Cgil di Palermo, responsabile delle politiche della legalità e della sicurezza
(Il seminario è stato coordinato da Mimma Argurio, della segreteria regionale Cgil Sicilia. Sono intervenuti: Mario Ridulfo, segretario Cgil Palermo, Dino Paternostro, responsabile Dipartimento Legalità Cgil Palermo, Luciano Silvestri, responsabile Legalità Cgil nazionale, Riccardo Polizzi, responsabile cda Calcestruzzi Belice, Costantino Visconti, ordinario di Diritto penale (Dems) Università di Palermo. Ha concluso Enzo Campo, segretario generale Cgil Palermo).
I beni sequestrati e confiscati alla mafia non sono solamente di interesse giudiziario e/o di ordine pubblico. Aggredire il patrimonio mafioso e riportarlo nelle mani dei cittadini assume il profondo significato di rafforzare l’immagine dello Stato, specialmente in quei territori, come quello palermitano, dove il degrado ha creato una sfiducia nei confronti delle istituzioni.  

A Ragusa un imprenditore lega e picchia un operaio rumeno

A sinistra: L'azienda; a destra: Rosario Dezio
di PAOLO BORROMETI 
La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria –  ha sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria il Consigliere Comunale Rosario Dezio (nato a Vittoria il 12.05.1977) per lesioni gravi. Dovrà rispondere anche di sequestro di persona e porto d’armi. Rosario Dezio era subentrato in Consiglio Comunale al dimissionario Fabio Nicosia, nonostante fosse già denunciato per sfruttamento della manodopera. Dezio era stato eletto nella lista “Nuove idee”, collegata al Pd (e coordinata proprio da Fabio Nicosia) ed è componente della segreteria del Pd cittadina.
La Procura della Repubblica di Ragusa ha chiesto la convalida del fermo operato dalla Polizia di Stato ed il GIP, ravvisando positivamente i gravi indizi di reato raccolti dagli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari, anche se non ha ravvisato il pericolo di fuga. Giorno 15 febbraio si presentava un cittadino rumeno presso il Commissariato di Vittoria in quanto voleva denunciare Dezio Rosario per averlo malmenato. In sede di denuncia riferiva che altri due suoi connazionali si erano rifugiati presso un casolare abbandonato, da lui utilizzato come dimora. Riferiva che i due connazionali poco prima della denuncia erano stati nuovamente picchiati e portati via con la forza dopo essere stati nuovamente feriti gravemente dal loro titolare.

DIREZIONE >> UNA MARINA DI LIBRI. Cucitor di canti

M’illumino di meno | 23 febbraio | Eglise - Amélie Nothomb | 6 marzo | Real Teatro Santa Cecilia
Palermo. Doppio appuntamento per “Direzione >> Una marina di libri”. Il 23 febbraio da Église (via dei Credenzieri) alle 18 “M'illumino di meno”, reading a lume di candela nella giornata nazionale del risparmio energetico promossa da Caterpillar. Editori, autori e operatori culturali cureranno le letture, il Teatro Ditirammu omaggerà Vito ParrinelloIl 6 marzo al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, Amélie Nothomb presenterà il suo nuovo romanzo "Colpisci il tuo cuore" (Voland), evento promosso in collaborazione con La Feltrinelli Palermo, l'Institut français Palermo e la Fondazione The Brass Group. Angelo Di Liberto (Billy, il vizio di leggere - il gruppo) intervisterà la scrittrice belga autrice di oltre 21 romanzi, tradotti in oltre 45 paesi.

Il personaggio. Il migrante “anticrimine”. Peter, il ghanese eroe per caso “Ma adesso lo Stato aiuti me”

ROMINA MARCECA
Ha sventato il furto di un ciclomotore facendo arrestare il ladro “Spero che l’Italia mi ospiti e mi dia la possibilità di un lavoro regolare”
Peter Moses aveva fatto perdere le sue tracce dopo il gesto eroico. Per un attimo, ma solo per un attimo, aveva temuto di essere rimpatriato. Perché Peter Moses del Ghana è un extracomunitario irregolare sul territorio italiano. Adesso dice: «Non ho paura di essere rimpatriato ma chiedo allo Stato italiano di concedermi un permesso di soggiorno. Vorrei avere un lavoro regolare».

lunedì, febbraio 19, 2018

Elezioni Camera e Senato, come si vota. Ecco la scheda elettorale con i nomi dei candidati del collegio di Monreale

I comuni di Corleone e della zona sono compresi in questo collegio. Scheda elettorale all’interno. Non é ammesso il voto disgiunto
Monreale, 17 febbraio 2018 – Con il nuovo sistema elettorale, il cosiddetto Rosatellum, basterà una sola croce per esprimere il voto per le elezioni politiche del 4 marzo. I seggi saranno attribuiti con sistema misto, parte proporzionale e parte maggioritario. Il territorio nazionale è stato suddiviso in collegi uninominali, collegi plurinominali e circoscrizioni. Solo gli elettori con più di 25 anni potranno votare anche per il Senato. Gli elettori fra 18 e 25 anni avranno solo la scheda per la Camera. Le schede elettorali (e il voto) sono identiche sia per la Camera (apri scheda camerache per il Senato (apri scheda senato). Quello che non si può fare è barrare il nome di un candidato e il simbolo di un partito legato ad un altro candidato. In questo caso il voto è nullo perché la legge Rosato vieta il cosiddetto voto disgiunto.

"Liturgia degli anni" di Giovanni Perrino

di LUIGI CELI 
Giovanni Perrino, originario di Corleone, già insegnante di lettere nelle scuole superiori e dirigente scolastico con un'esperienza di direzione delle scuole italiane in Russia, ha prodotto anche importanti raccolte di poesie, apprezzate dalla critica, ottenendo anche significativi riconoscimenti. La sua ultima "fatica" è questa "Liturgia degli anni", di cui pubblichiamo l'immagine di copertina ed un'importante recensione di Luigi Celi. 
(G. Perrino, Liturgia degli anni, Raffaelli Editore, Rimini 2017)
Liturgia degli anni è un titolo che può sorprendere, dato l’orientamento laico di Giovanni Perrino, ma la scelta è così spiegata dall’Autore: “La liturgia, nel lessico e nella cultura greca, Λειτοủργία, era il servizio pubblico, il complesso di leggi civili e militari che servivano al popolo per la pacifica convivenza (...)”, per il “bene comune”. Così se rispetto all’interpretazione corrente, legata al rito cristiano, abbiamo uno spostamento semantico, tuttavia - a mio avviso - ciò non elimina del tutto il significato sacrale, di celebrazione, che il termine “liturgia” possiede.

Cani avvelenati: M5S, ai Comuni servono risorse non commissioni Ars

PALERMO, 18 FEBBRAIO 2018 - "Istituire una commissione parlamentare sul randagismo con l'obiettivo di indagare un fenomeno arcinoto sarebbe una perdita di tempo. Occorre agire subito per evitare altre stragi di randagi in Sicilia attraverso maggiori risorse ai Comuni da destinare anche alla realizzazione di rifugi pubblici per i randagi insieme a un maggiore coinvolgimento delle associazioni animaliste di volontariato, private della possibilità di continuare ad occuparsi dei randagi". Così il gruppo parlamentare del M5S all'Ars, replica alla proposta del presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè di costituire una commissione parlamentare sul fenomeno del randagismo in Sicilia, dopo la strage di cani avvenuta a Sciacca (Ag).

Sicilia. La commissione antimafia depotenziata

L'Assemblea Regionale Siciliana
GIANNI BONINA
Solo il 17 ottobre scorso, quando il tribunale di Roma stabilì che “Mafia capitale” era un’associazione dedita all’esercizio della corruzione, fu sventato il tentativo di comprendere dentro il fenomeno mafioso fattispecie di reato che semmai andavano iscritte nel lungo elenco degli effetti collaterali della recrudescenza mafiosa e non ricondotte ai casi tassativamente imposti da dottrina e gurisprudenza per disciplinare il 416 bis.
Dicendo che se tutto è mafia niente è mafia, Leonardo Sciascia presagiva un pericolo che successivamente la legislazione ordinaria e la pratica giudiziaria hanno in verità inteso correre, fino al caso limite di “Mafia capitale”, estendendo l’accezione di mafia a un numero sempre maggiore di ipotesi di illegalità. Ma quello che era un pericolo è diventato ora una realtà, dopo il varo in Sicilia della legge regionale istitutiva della Commissione antimafia nel nuovo modello di organo impegnato in «attività di prevenzione e di contrasto della corruzione, della concussione e in genere di tutti i reati contro la pubblica amministrazione e delle illegalità nella Regione e negli enti del sistema regionale». Tutti i reati in genere che coinvolgano gli enti pubblici sono dunque stati assimilati a quello unico per il quale l’Antimafia era stata istituita a Palazzo dei Normanni.

mercoledì, febbraio 14, 2018

Palermo. Franco Padrut, venerdì 16 all'Istituto Gramsci iniziativa per ricordare il suo impegno di segretario della Fiom e della Cgil e di segretario cittadino del Pci

Palermo 14 febbraio 2018 - L'Istituto Gramsci, con la partecipazione dei familiari e del segretario Cgil Palermo Enzo Campo, ricorda Franco Padrut, simbolo della sinistra palermitana, morto nel gennaio del 2011. L'iniziativa si terrà venerdì 16 febbraio, alle ore 16.30 nella sede dell'istituto, ai Cantieri culturali alla Zisa, in via Paolo Gili, 4.
Introduce Salvatore Nicosa, presidente dell'Istituto Gramsci. Coordina Simona Mafai. Interverranno Giuseppe Cipolla, sugli anni della Fgci, del Vietnam e dell'Ucciardone; Michele Figurelli, sull'impegno di Padrut nel Pci e sulla sua riflessione politica; Emilio Miceli ricorderà l'attività di Padrut alla guida dei metalmeccanici di Palermo e come segretario della Camera del Lavoro. Testimonianze di Luigi Colombo, Gianni Parisi, Vincenzo Vasile, Nino Mannino, Elio Sanfilippo, Ino Vizzini.

Edilizia, tra il 2016 e il 2017 è sceso di 1.251 unità il numero degli operai al lavoro a Palermo

La Fillea: “La ripresa prevista per il 2017 e il 2018 a Palermo non si vede”.
In vista il 22 febbraio manifestazioni dei disoccupati edili e di Italcementi, che rischia la chiusura. Ed è agitazione tra gli operai del Coime del Comune: pronte 500 cause per gli adeguamenti salariali non scattati.
Palermo 14 febbraio 2018 – Edilizia: il 2017 doveva essere l'anno della ripresa. Ma i dati della Cassa edile di Palermo sconfessano le previsioni. Gli operai al lavoro sono scesi a 9.821 unità nel 2017 mentre erano 11.072 nel 2016, con una perdita di 1.251 operai. Le ore di lavoro svolte passano da 8 milioni e 873.652 nel 2016 a 7 milioni 601.927 nel 2017. La massa salari è calata da 118 milioni di euro a 100 milioni di euro nel 2017, con una perdita di 18 milioni di euro.

“Una strage ignorata”, un “tour” molto emozionante nei paesi della Sicilia

L'intervento di uno studente del liceo "Tommaso Fazzello" a Sciacca
di Fabrizio De Pascale
Cinque proiezioni in quattro giorni, a Partinico, San Cipirello, Palermo, Sciacca e Castelvetrano. Un piccolo “tour de force” per la Fondazione Argentina Altobelli, in giro per la Sicilia a presentare il concorso “Portella, i braccianti, la memoria”, rivolto agli studenti degli istituti superiori siciliani e a proiettare il docu-film “Una strage ignorata” che ripercorre le tristi vicende di circa 50 braccianti e sindacalisti agricoli uccisi dalla mafia in Sicilia, negli anni 1944-48 perché lottavano per dare la terra ai contadini, così come previsto dalla legge. Ma, insieme agli istituti scolastici, il docu-film è stato proiettato anche nella sede di Libera a Palermo, in piazza Castelnuovo, in uno dei tanti beni (un esercizio commerciale) sequestrati alla mafia e affidati ad associazioni e cooperative. Complessivamente alle cinque proiezioni hanno assistito circa 800 persone, di cui 600 studenti.

martedì, febbraio 13, 2018

L'Associazione di produttori "Fior di Corleone" "interroga" i candidati del collegio uninominale

Maurizio Pascucci, presidente di Fior di Corleone
L’Associazione FIOR DI CORLEONE ha pensato di svolgere un ruolo attivo e interlocutorio nell’ambito della campagna elettorale in corso. Questo negli interessi dei nostri associati e dell’intera comunità locale. Convinti che è giusto partecipare alle scelte politiche e sarebbe ingiusto parteggiare per qualunque candidato solo per vicinanze ideali. Abbiamo pensato di rivolgere NOI alcune domande ai candidati alle elezioni politiche 2018 e poi adoperarci per la divulgazione delle loro risposte ai nostri associati e attraverso organi di stampa, blog e social network. Ognuno potrà quindi valutare e scegliere a chi affidare il suo consenso politico. Le nostre domande trasmesse a: Salvo Lo Giudice  Centrosinistra, Saverio Romano  Centrodestra, Giuseppe Chiazzese M5S, Serafino La Corte  Liberi e Uguali, Francesca Tumminello  Potere al Popolo, Fabio Ferranti  Il Popolo della famiglia, Caterina Cerra  Casapound, Daniele Urso  Partito Comunista.
ECCO LE DOMANDE:
Caro candidato, in caso Lei venga eletto nel Parlamento Italiano, come si comporterà sui seguenti argomenti?

L’ex rettore di Messina candidato del Pd. Dallo zio boss ai patti proibiti: Navarra corre contro i veleni

Pietro Navarra, il terzo da sinistra, accanto a Davide Faraone
Dal nostro inviato EMANUELE LAURIA,
Il volto nuovo dei dem della Sicilia: basta strumentalizzare Ma accuse e sospetti non si fermano
MESSINA - «So che si può fare, so che ci riusciamo» . Il cambio di set è rapido. E nel salone del nuovo comitato elettorale il manifesto di Pietro Navarra, l’ex rettore candidato di punta del Pd, riempie d’un tratto un’enorme parete. Con tanto di slogan apotropaico: perché ai margini di una Sicilia che, con il referendum e le regionali gli ha riservato cocenti amarezze, Renzi punta sul miracolo della vittoria di un collegio.

UN PAESE SENZA NOME MA NON CERTO IMMAGINARIO

PIPPO ODDO
“Un paese senza nome. Sicilia, storia e sentimenti” (Trapani 2016 ) non è il solo libro della poetessa e scrittrice Emilia Merenda, palermitana, autodidatta di buona cultura e rara sensibilità storica e antropologica, affinata con costanza d’attenzione e orgoglio d’appartenenza al prezioso patrimonio culturale della terra in cui è esordita al mondo alla fine del 1945: la Sicilia, vale a dire la maggiore di quelle isole mediterranee che Fernand Braudel ha definito «quasi continenti» e Goethe «centro meraviglioso dove convergono tanti raggi della storia universale». “Un paese senza nome” non è nemmeno la sua opera prima, perché – senza contare le poesie già piazzate ai primi posti nei concorsi poetici (celebrati in numerose località siciliane) e inserite in diverse antologie – Emilia aveva pubblicato nel 2012 a Patti (Messina), “Il capezzale, 10 racconti”. Nel 2017 ha inoltre dato alle stampe ad Avola (Siracusa) “Diversamente poeta”, una silloge di poesie in lingua italiana, e a Sanremo (Imperia) “A beddu cori”, raccolta di poesie in siciliano. 

Aziende sanitarie provinciali, ecco l’elenco degli idonei per le direzioni generali

MANLIO MELLUSO
Il Ministero della Salute ha pubblicato l’elenco delle persone idonee a ricoprire l’incarico di direttore generale delle aziende sanitarie provinciali – le cosiddette Asp -, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Di seguito il link al documento con tutti i nomi degli idonei alla direzione generale delle Asp
ilgazzettino.it,  12 febbraio 2018

domenica, febbraio 11, 2018

Il dettaglio dei 42 cantieri di strade provinciali finanziati. L'intervento più consistente i 4 milioni della Corleone-S. Cipirello


Sicilia, strade provinciali. Manutenzioni per 140 milioni


PALERMO. GLI EFFETTI DEL ‘68 SULLA SCOPERTA DELLA BORGHESIA MAFIOSA

UMBERTO SANTINO
I servizi sul ’ 68 palermitano apparsi su queste pagine sollecitano una riflessione sui temi e sulle pratiche che caratterizzarono quell’anno e il periodo che lo precede e si prolunga fino al 1977. Non è certo un segno positivo che queste riflessioni, e ricostruzioni storiche, seguano il calendario degli anniversari, di decennio in decennio. Ma è già qualcosa. Nel 1988, a vent’anni dal ’ 68, Franco Riccio, docente universitario di filosofia, recentemente scomparso, organizzò un convegno i cui atti furono pubblicati in un volume dal titolo “ L’ingranaggio inceppato. Il Sessantotto della periferia”. In effetti il ’68 a Palermo è stato considerato marginale rispetto ad altre città, ma bisogna dire che questo è dipeso dal risalto che la stampa ha dato a quel che accadeva a Roma e a Milano e Paolo Mieli, allora tirocinante a “ L’Espresso”, in un intervento sull’ultimo numero di “Micromega”, rileva il ruolo che la stampa ha avuto nel mettere in vetrina soprattutto quelle città e nel creare il mito di alcuni personaggi che operavano su quei palcoscenici.

Palermo, Parte la caccia a chi blocca i posti H

CLAUDIA BRUNETTO
Da oggi i vigili controlleranno a tappeto le strade per sanzionare chi parcheggia nelle aree destinate ai disabili
Contrastare i comportamenti degli automobilisti che possano mettere a rischio prima di tutto le persone con disabilità e in generale tutti i pedoni. È la nuova missione dei vigili urbani che da oggi, come priorità tra le “ disposizioni di servizio”, troveranno tre mandati: multare chi parcheggia nei posti riservati ai disabili, chi blocca con la propria auto gli scivoli dei marciapiedi e chi intralcia in qualche modo con la vettura gli attraversamenti pedonali.
In altre parole tutte le pattuglie in strada, anche se sono in giro per altre tipologie di servizi, dovranno fermarsi se noteranno queste infrazioni. La multa è di 85 euro, e due punti in meno sulla patente se si parcheggia in un posto H.

Palermo. Quanti incivili: uscire per noi è un’avventura

Il racconto. La vita a ostacoli. Mille disagi dal teatro al megastore Ostruito pure l’ingresso dell’ospedale
PATRIZIA GARIFFO
Chi ha visto il film di Ficarra e Picone, “L’ora legale”, si ricorderà sicuramente l’esilarante scena in cui Salvo Ficarra occupa sistematicamente il posto auto riservato a un suo concittadino disabile. Una scena molto divertente, infatti ho riso tanto anche io, ma quando episodi come questo accadono nella realtà non si ride più così tanto, anzi diventa tutto molto sgradevole e faticoso. In genere, chi occupa il posto di cui, per sua fortuna, non ha bisogno, non ha la sfrontatezza esibita dal simpatico attore ma il fastidio che provoca è lo stesso.