venerdì, settembre 08, 2017

Corleone, protocollo di legalità per appalti e licenze

Giro di vite nella gestione degli appalti pubblici e nel rilascio dei provvedimenti ampliativi in materia di urbanistica ed edilizia privata al Comune di Corleone.
La Commissione straordinaria che gestisce il Comune di Corleone ha introdotto all’interno della struttura amministrativa in applicazione del Protocollo di legalità stipulato con la Prefettura di Palermo una serie di misure innovative  per attuare  un più penetrante controllo di legalità nel settore degli appalti pubblici e nel rilascio dei provvedimenti ampliativi in materia di commercio, urbanistica ed edilizia privata, settori  particolarmente sensibili in quanto ad alto  rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata   e di  interferenze indebite di comitati d’affari e della criminalità comune. LEGGI IL PROTOCOLLO D'INTESA  PER LA LEGALITA'

Si tratta di interventi attraverso i quali la Commissione si pone l’obiettivo di assicurare, in generale, la prevenzione da tali fenomeni, che certamente pregiudicano il corretto svolgimento dell’azione amministrativa dell’Ente e che costituiscono anche remora ad un sano sviluppo economico del territorio, e  di  salvaguardare la libertà di impresa, la concorrenza leale nonchè la piena affidabilità morale dei soggetti con cui entra in rapporto l’Ente.
La Commissione straordinaria quindi attraverso specifiche disposizioni attuative già impartite  ai dirigenti del Comune di Corleone ha previsto le modalità attraverso cui  già in fase istruttoria dovranno procedere all’utilizzo sistematico e generalizzato dello strumento efficace delle informazioni antimafia del Prefetto per sottoporre ad una verifica capillare tutte le imprese delle filiere coinvolte negli appalti di lavori, servizi e forniture (anche derivanti dalla stipula di convenzioni di lottizzazione), indipendentemente dall’importo del contratto o dei sub contratti, e tutti i privati richiedenti licenze commerciali, contributi economici, permessi di costruire o altri titoli abilitativi dal  quale deriva un diritto ad edificare in materia di attività produttive, urbanistica e di edilizia privata, in quest’ultimo caso,  per interventi superiori a 5000 mc..
In presenza di tentativi di infiltrazione mafiosa  quindi non si potranno  stipulare,   approvare   o autorizzare contratti o subcontratti, o  autorizzare, rilasciare o comunque consentire le concessioni o  erogazioni.
La Commissione inoltre per scongiurare il rischio manifestarsi all’interno della Municipalità  di fenomeni di corruzione e di illecito e per assicurare la prevenzione da possibili  fenomeni di devianza e di vulnerazione dei principi di trasparenza e libera concorrenza  ha imposto ai privati con i quali il Comune stipula contratti di appalto per lavori servizi e forniture o  interessati al rilascio di provvedimenti ampliativi dell’Amministrazione (licenze commerciali, contributi economici, permessi di costruire o altri titoli abilitativi dal  quale deriva un diritto ad edificare in materia di attività produttive, urbanistica e di edilizia privata), l'assunzione di specifici obblighi,  attraverso la sottoscrizione di apposita dichiarazione, per prevenire comportamenti illeciti riguardanti un ventaglio di cd. situazioni a rischio.
I privati interessati alla stipula di un  contratto di appalto  o al rilascio di un provvedimento  ampliativo dovranno necessariamente assumere - ad esempio l'obbligo di comunicare al Comune l’elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento con riguardo ai lavori,  alle forniture ed ai servizi nonché ogni eventuale variazione successivamente intervenuta per qualsiasi motivo, gli obblighi di collaborazione con il Comune per prevenire il rischio delle infiltrazioni criminali, l’obbligo di denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all’Autorità Giudiziaria ogni tentativo di concussione subita o ogni  illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti propri, degli eventuali componenti la compagine sociale o dei rispettivi familiari.
In tutte le ipotesi di violazione successiva da parte del privato degli obblighi assunti oltre alla risoluzione del contratto o alla revoca del provvedimento rilasciato il Comune provvederà anche all’applicazione di specifiche penali.
La Commissione inoltre ha disposto agli uffici di verificare  il pagamento delle retribuzioni, dei contributi previdenziali ed assicurativi, delle ritenute fiscali nei confronti dei  lavoratori impiegati nei cantieri da parte delle imprese appaltatrici o concessionari di lavori, servizi o forniture e delle eventuali imprese subcontraenti  e di procedere immediatamente, qualora le imprese non siano in regola con i citati pagamenti, all’attivazione degli interventi sostitutivi con le modalità previste dalle vigenti disposizioni normative. 
La Commissione  al fine verificare l’attuazione delle disposizioni emanate in applicazione del Protocollo, le sue refluenze sulle procedure amministrative, il grado di efficacia e di efficienza,ha incaricato la Segreteria generale del Comune di monitorarne l’attuazione  ampliando i controlli nell’ambito del Piano Anticorruzione,
Obiettivo delle disposizioni emanate in attuazione del Protocollo  sottoscritto con la Prefettura  – affermano i Commissari - è quello di salvaguardare la libertà di impresa e la concorrenza leale e contrastare al contempo l’inquinamento di settori di così rilevante interesse, al centro dell'attenzione di gruppi speculativi privati e di quella  imprenditoria mafiosa interessata a riciclare i proventi delle attività illecite in iniziative imprenditoriali significatamente remunerative anche perchè assistite da forme di incentivazione economica a valere su risorse pubbliche”.
Il disegno strategico che attraverso la nostra azione intendiamo perseguire    - aggiungono i Commissari   - è quello di coniugare la necessaria attività di promozione dello sviluppo del territorio anche a sostegno dell'occupazione, con l'esigenza imprescindibile di garantire trasparenza ed equità e scongiurare in tal modo il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività comunali..


1 commento:

Anonimo ha detto...

ci volevano i commissari per avere la normalità all'interno dell'ufficio tecnico!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e non quello che succedeva prima..................speriamo che adesso ci sia un altro elemento di normalità: regole uguali per tutti e non amici e amici degli amici. Domenico