martedì, luglio 25, 2017

I boss di Corleone rinviati a giudizio, c’è anche il nipote di Bernardo Provenzano

Carmelo Gariffo
Carmelo Gariffo sarà processato in autunno insieme ad altri 11 gregari con il rito abbreviato
Il processo inizierà solo in autunno per gli ultimi arrestati durante i blitz antimafia di Corleone che hanno disinnescato i tentativi del locale mandamento di ricostituirsi. A provarci è stato Carmelo Gariffo, il nipote prediletto di Bernardo Provenzano. Ques’ultimo sarà processato insieme ad altri 11 gregari.

La retata venne eseguita dai carabinieri di Monreale che fermarono i presunti affiliati al mandamento a fine settembre 2016. L’indagine venne predisposta dai PM della direzione distrettuale antimafia di Palermo Sergio Demontis, Caterina Malagoli, Gaspare Spedale. Nlla giornata di ieri il Giudice per le indagini preliminari Geraci ha proceduto a rinviare a giudizio tre dei dodici indagati, mentre ha ammesso al rito abbreviato gli altri nove. I dodici uomini devono rispondere a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione aggravata e danneggiamento.
Pietro Vaccaro, Vincenzo Coscino e Francesco Paolo Scianni hanno scelto il rito ordinario. Carmelo Gariffo, Bernardo Saporito, Antonino Di Marco, Leoluca Lo Bue, Vincenzo Pellitteri, Vito Filippello, Pietro Paolo Masaracchia, Francesco Geraci (51 anni) e Francesco Geraci (46 anni) hanno invece scelto il rito abbreviato.
Si sono costituiti parte civili nel processo il centro Pio La Torre, i Comuni di Corleone e Palazzo Adriano e Chiusa Sclafani, Addiopizzo, Sicilindustria e Confcommercio.

FilodirettoMonreale, 25 Luglio 2017 

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