venerdì, febbraio 10, 2017

A Giuseppe Lo Verde, sindaco di Polizzi, la solidarietà dei sindaci del comprensorio. Sull'episodio l'ombra della mafia

Giuseppe Lo Verde
di IVAN MOCCIARO
Il sindaco di Polizzi Generosa, Giuseppe Lo Verde Una testa di cinghia-maiale per il sindaco di Polizzi Generosa, Giuseppe Lo Verde. Messaggio intimidatorio per il primo cittadino del paese del palermitano che ieri sera ha trovato davanti l’ingresso della sua abitazione di campagna, in contrada Piscazzi, a pochi chilometri dall’abitato, la spiacevole sorpresa. Lo Verde, 59 anni impiegato, è sindaco di Polizzi Generosa dal giugno del 2015, incarico che lo stesso aveva ricoperto diversi anni fa. Lo Verde era stato eletto all’interno di una lista civica dopo le prime elezioni utili, dopo i diciotto mesi di commissariamento, dallo scioglimento del Comune per infiltrazione mafiosa. A indagare sono i carabinieri della locale stazione coordinati dal capitano della compagnia di Petralia Sottana, Andrea Schifano. 
A Lo Verde è arrivata la solidarietà dei sindaci del distretto socio- sanitario n.35: Petralia Sottana, Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana: “I Sindaci condannano il gesto che colpisce l’intero territorio ed esprimono piena solidarietà al collega impegnato a portare avanti l’azione amministrativa dopo che il suo Comune, sciolto per mafia e commissariato negli anni passati, è tornato ad essere amministrato da organi democraticamente eletti. Le istituzioni e gli amministratori locali che ogni giorno operano per la  promozione e lo sviluppo di queste aree interne continueranno a fare fronte comune contro ogni tentativo di infiltrazione e condizionamento mafioso”.

La Repubblica, 9 febbr 2017

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