giovedì, settembre 08, 2016

CI SCRIVONO. Ancora sul museo civico di Corleone e sulla politica culturale

di BIAGIO CUTROPIA
Una cittadina come Corleone ha a disposizione poche cose ma queste poche cose, proprio perché poche, vanno considerate preziose. Le risorse culturali, materiali ed immateriali,sono certamente tra queste. La accorata nota di Angelo Vintaloro proprio perché proveniente dall’interno della cosa pubblica offre uno spaccato, qualora necessario, sull’attenzione che nel tempo è stata riservata in generale alle risorse culturali di questa città. Lo spaccato rappresentato è utile, in prima battuta alla attuale gestione commissariale affinchè disponga che le pulizie all’interno del museo civico vengano fatte dal personale addetto e in seconda battuta a chi nei prossimi mesi si proporrà per guidare amministrativamente la città.
Perché se è vero, ed è vero, che le risorse culturali, materiali ed immateriali, possono diventare una risorsa per lo sviluppo di Corleone non è concepibile che il responsabile del museo civico faccia contemporaneamente le pulizie,così come non è concepibile che spazi come il complesso monumentale di Sant’Agostino siano sede di uffici, così come che l’ex Ospedale dei Bianchi sia chiuso, che la Chiesa di S.Andrea sia chiusa,che lo stesso museo civico Pippo Rizzo non abbia spazi polivalenti dotati di sale multimediali dove possano incontrarsi i giovani e dove si possa conoscere la storia di Giuseppe Vasi, Pippo Rizzo o dove, per esempio, possano esporre i tanti artisti corleonesi o dove possano essere ospitate mostre temporanee e magari integrando lo stesso museo civico con il monumentale Sant’Agostino immaginandolo, insieme al CIDMA , facente parte di un Polo museale aperto e flessibile dove convergano tutte le arti, musica compresa anche eseguita dai tanti e bravi musicisti corleonesi oltre a diventare sede culturale polivalente per grandi manifestazioni ma anche per un più semplice cinema all’aperto durante l’estate. Un Polo Museale diffuso ed aperto, con risorse finanziarie precise ed assegnate e da ricercare anche nel privato, con autonomia operativa, che sappia interagire con la città, con i cittadini e con il mondo. Tutto ciò naturalmente ha bisogno di scelte politiche che incoraggino anche l’entusiasmo e la buona volontà di Angelo Vintaloro e dei ragazzi che lavorano al museo che fanno salti mortali, pulizie comprese, pur di tenerlo aperto e visitabile (e di cui nessuno disconosce il merito), ma che guardino ad una idea diversa e moderna di museo quale volano culturale per questa città. Questa idea per diventare realtà deve far parte di una visione politica complessiva sul futuro di questa città e non solo al suo presente e deve essere oggetto di una programmazione sostenibile ed eticamente virtuosa costruita in sinergia con i cittadini corleonesi aprendo un confronto, chiedendo anche aiuto e collaborazione, con altri soggetti territoriali (di un territorio ampio) sia pubblici che privati che lavorano per il cambiamento e l’innovazione. Questo era lo spirito della mia nota. Un invito a guardare a ciò che non funziona, a ciò che funziona male e a ciò che può funzionare meglio. Penso che questo debba essere lo spirito di chi si proporrà per amministrare Corleone offrendo, contemporaneamente, soluzioni credibili sostenibili e condivise.
BIAGIO CUTROPIA

3 commenti:

Anonimo ha detto...

direttore buona sera volevo chiedere a proposito di musei ,il cidma e privato ho appartiene ho appartiene solo a qualcuno che si fa i cavoli propri .sarebbe giusto fare un controllo e riportarlo hai corleonesi

Anonimo ha detto...

Il cidma appartiene a chi ci va. Basta fare un giro su trip advisor e vedere cosa si è portato via da Corleone chi lo ha visitato.

La dignità appartiene a chi si firma.

Le "h" invece, a quanto pare, non sanno più a chi appartenere.

Walter Bonanno

Elymarins ha detto...

Leggere un commento anonimo a Corleone conferma quanta strada ci sia ancora da percorrere per questo paese. Che ignoranza becera! E non mi riferisco agli "orrori" grammaticali di cui il commento è pieno ma alla viltà di chi si permette di insinuare dubbi sull'onestà altrui senza conoscerne l'operato.
Il Cidma appartiene già a tutti i corleonesi, come appartiene ai turisti ai quali offre l'opportunità di conoscere la storia del nostro paese. Il Cidma appartiene semplicemente a tutti coloro che stanno dalla parte della legalità (quella vera!) e che non arretrano neppure di fronte a insinuazioni gratuite e ignoranti come le sue.
Elisabetta Marino