lunedì, aprile 04, 2016

AGGRESSIONE RAGAZZI DEL GAMBIA. LA CGIL: “SONO STATI PROVOCATI E OFFESI"

Bijou Nzirirane con Enzo Campo
"CONOSCIAMO YUSUPHA SUSSO, E' UN RAGAZZO IMPEGNATO, SPORTIVO, ESTRANEO ALLA VIOLENZA”
Palermo 4 aprile 2016 - “Yushupa Susso è estraneo ad ambienti di droga e della malavita. Sabato mattina assieme agli altri due amici aveva giocato a calcio a Monreale per un torneo per la legalità organizzato dall'associazione nazionale polizia di Stato. Una “amichevole per la Legalità”, sul campo della Conca d'Oro, tra la squadra degli Universitari Stranieri e la neonata Asd Extra formata da giovani migranti. E' un ragazzo conosciuto da tanti poliziotti antimafia ed è impegnato: fa l' interprete presso la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale della Prefettura. E studia presso un istituto alberghiero”.
A tracciare il profilo di Yusupa Susso è Bijou Nzirirane, responsabile immigrati della Cgil di Palermo, che prova ad aggiungere elementi di chiarezza dopo l'aggressione di sabato a Palermo ai danni dei ragazzi del Gambia. “Ora è stato arrestato il colpevole, e l'aggressione è stata inquadrata nella giusta luce. Ma volevo intervenire anche per fare emergere il profilo vero del ragazzo e per chiedere che quando si parla di immigrati bisogna farlo nella maniera più chiara possibile, per evitare di mettere inutilmente paura alla gente e fomentare altre reazioni. Susso è del Gambia e ha anche lui un nome e cognome. Dalle prime notizie riportate si parlava indistintamente di cittadino straniero e sembrava fosse uno scontro tra bande di droga”.
Anche Ibrahim Kobena, suo connazionale, responsabile degli studenti universitari stranieri, scende in difesa di Yusupa Susso: “Non c'entra niente con la violenza. Non è stata una rissa. Ho informato subito il presidente dell'associazione della Polizia di Stato di quello che era successo. Sono stati provocati da due ragazzi di Ballarò, che dopo aver lanciato delle offese e scagliato una pietra hanno anche chiamato i rinforzi. Non è la prima volta che i ragazzi della nostra comunità vengono presi di mira. Sabato dalle 9 alle 12 con Yusupa eravamo in campo assieme. I poliziotti sono nostri amici. Con Yusupa abbiamo partecipato a Bruxelles a luglio a un progetto di scambio per la commissione europea per l'integrazione, assieme a immigrati di altri Paesi. Siamo stati assieme per 25 giorni. A Palermo lui è interprete come me presso la stessa commissione. Vive qui da 3 anni. E' arrivato sulla barca, minorenne. Abita adesso presso il centro di accoglienza Stellaria”. 


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