Il caseificio di contrada Noce a Corleone |
C'era un
gran via vai di mafiosi fra Corleone e la provincia di Agrigento. Il boss
Vincenzo Pellitteri utilizzava l'auto di un amico per arrivare fino a un ovile sperduto
tra le campagne di Santa Margherita Belice. Ma i suoi viaggi non sono passati
inosservati, grazie a un Gps piazzato dai carabinieri del nucleo investigativo
di Monreale dentro quella vettura. Così si è scoperto che uno dei nuovi padrini
del mandamento di Corleone incontrava il patriarca della mafia agrigentina
Pietro Campo. Pellitteri era orgoglioso della rinnovata alleanza fra le due
province. Era nata con la presentazione di un altro vecchio di Cosa nostra,
Gaspare Geraci, don Aspano, capomafia di Chiusa Sclafani. «Don Aspano mi ha
portato - così Pellitteri raccontava il primo incontro nell'ovile gliel'ha
detto a Pietro Campo davanti a me. Gli ha detto, tu ne conosci due o tre di
cristiani, ma l'interlocutore di tutte queste situazioni vedi che è solo lui».