giovedì, ottobre 15, 2015

Chiusa Sclafani, Giuliana, Contessa Entellina: la scuola non si tocca!

Da sx: Giuseppe Gullo, Leonardo Spera e Pietro Quartararo
Prima battaglia vinta!! Soddisfazione da Gullo, Quartararo  e Spera. E ufficiale, il tavolo tecnico provinciale, convocato nei giorni scorsi, si è espresso a maggioranza votando per l'accorpamento scolastico/territoriale dei Comuni di Chiusa Sclafani, Giuliana e Contessa Entellina, e  decretando l'accorpamento di Palazzo Adriano con Prizzi.
Sono soddisfatti Giuseppe Gullo, presidente del Consiglio di Chiusa Sclafani, Pietro Quartararo, segretario del Circolo PD di Giuliana e Leo Spera, capogruppo al Consiglio Comunale di Contessa. La proposta avanzata qualche tempo fa, che in prima battuta  sembrava fosse solo una chimera, comincia a vedere la luce, il territorio è stato ascoltato e la decisione presa dai 9 membri del Tavolo tecnico Provinciale non mina neanche i presupposti della difesa delle minoranze linguistiche perché continuerà nel rispetto della L.482/99 ed inoltre l'accorpamento scolastico/territoriale dei Comuni di Chiusa Sclafani, Giuliana e Contessa Entellina rispetta i principi di coesione scolastica e continuità territoriale tutelando altresi, alunni,  genitori, docenti e struttura amministrativa  nell' espletamento del loro delicato ed essenziale ruolo e garantendo una proposta formativa migliore e duratura nel tempo.
“Così non si perderà il lavoro ventennale svolto dall'istituto comprensivo G.Reina, i ragazzi di Giuliana non perderanno l'indirizzo musicale e i docenti e personale amministrativo non avranno disagi nello spostamento a Palazzo Adriano, sottolinea Pietro Quartararo,  è stata stravolta totalmente la delibera N°83 della Giunta Comunale di  Giuliana che chiedeva l'accorpamento scellerato degli alunni di Giuliana a Contessa Entellina ed a Palazzo Adriano, delibera senza nessun principio territoriale né di correlazione scolastica, ma solo per interessi di palazzo, portato avanti a spada tratta dal Sindaco Mario Musso e dall'Assessore al Ramo nonché Vice Sindaco Antonella Campisi”.  “Questa ennesima azione scellerata e senza logica, conclude Quartararo, si aggiunge alle tante già fatte dall'amministrazione Musso e che il PD ha sempre denunciato, nei prossimi giorni ne denunceremo altre”.
“Da presidente del consiglio Sono molto soddisfatto di quanto si sta delineando, e soprattutto di come si è arrivati a tale indicazione. La delibera consiliare N° 37 del 20/07/2015 proposta e votata all'unanimità dal consiglio comunale di Chiusa Sclafani  che modificava le indicazione di quella approvata in Giunta,  sembra essere stata ascoltata e testimonia, se ce ne fosse ancora bisogno, l'importanza di fare gruppo nelle scelte difficili che riguardano da vicino il paese e la scuola in particolare travalicando le divisioni di parte e convergendo verso un obiettivo comune. Per chi come me quotidianamente  si occupa di amministrare e difendere la propria comunità questi sono momenti che gratificano e avvalorano il percorso”.
“A quanto pare la ragione inizia a prevalere  sulle  prebende e logiche di campanile, dichiara Leonardo Spera, con questo primo importante passaggio  dopo anni  in regime di "reggenza"  per l'Istituzione scolastica di Contessa Entellina si apre uno spiraglio importante per avere finalmente un Dirigente Scolastico a tempo pieno. L'accorpamento con l'Istituto Crispi di Palazzo Adriano negli anni ha creato forti disagi di natura logistica , per lo più a discapito  dalla Scuola di Contessa Entellina. Solo un Istituto che punta alla territorialità , salvaguardando le peculiarità di ogni paese e specialmente la minoranza etinco-linguistica di Contessa (tutelata dalla l. 482/99) , può consentire un rafforzamento della sostenibilità  del mantenimento del limite dei 400 alunni oltre i cinque anni e permettere una programmazione scolastica stabile e duratura. In fondo è  quello che chiediamo a gran voce già da qualche tempo”.
Adesso la parola passa all'Assessorato Regionale all'istruzione che potrà approvare oppure rigettare quanto deliberato dal tavolo tecnico provinciale ed infine la ratifica del MIUR.

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