mercoledì, settembre 09, 2015

Corleone. Con un atto di forza crudele il sindaco "sfratta" gli anziani del centro Di Matteo



La protesta degli anziani davanti al Centro Di Matteo
Non credevo che ieri il sindaco di Corleone Lea Savona arrivasse ad esercitare un atto di forza così ingiustificato e crudele contro gli anziani del Centro sociale "Giuseppe Di Matteo". Il primo cittadino, con un decisionismo degno di miglior causa, ha imposto ai vigili urbani e agli operai del comune di forzare la porta d’ingresso del Centro sociale e di sostituire la serratura per impedire l’ingresso agli anziani che da circa vent’anni lo frequentano. Il sindaco ha giustificato questo atto di forza con la necessità di recuperare due aule scolastiche per evitare i doppi turni agli alunni delle scuole dell’obbligo, dove sono in corso lavori di ristrutturazione.


Particolare del portone d'ingresso
con la serratura sostituita
Ma quello del sindaco è un pretesto, perchè vi sono tanti altri locali alternativi a quelli del centro sociale. Nel corso dell’incontro dello scorso 3 settembre nei locali del Centro sociale gli anziani con toni accorati hanno chiesto al sindaco di non cacciarli via da quei locali dove ormai da tempo trascorrono serenamente il loro tempo. Eravamo presenti anche io e il consigliere Pio Siragusa a quell’incontro. Abbiamo anche noi chiesto al sindaco di trovare altri locali E abbiamo suggerito quelli di Sant’Agostino, dove per decenni si è fatto scuola (scuola media, liceo classico e scuola agraria).

Il Centro sociale "Giuseppe Di Matteo"
Queste indicazioni, però, non sono state prese in nessuna considerazione dal sindaco, che invece ieri ha voluto fare un atto di forza, appropriandosi con la forza dei locali del Centro sociale. Si tratta di atto ingiusto moralmente e illegittimo giuridicamente. Infatti, i rapporti tra l’associazione che ha in affidamento i locali del Centro sociale e il comune che glieli ha affidati sono regolati da un regolamento e da uno statuto, che non può essere “strappato” unilateralmente. Il sindaco non è il "padrone" del Centro sociale.  
      Per questo, come gruppo consiliare del PD, abbiamo presentato una mozione per chiedere al sindaco di procedere in autotutela alla revoca di tutti gli atti e i comportamenti che formalmente e di fatto hanno provocato lo sfratto degli anziani soci dai locali del Centro sociale “G. Di Matteo”. E di riconsegnare immediatamente i locali al presidente e al consiglio direttivo del Centro sociale, affinchè li possano nuovamente mettere a disposizione di tutti i soci, che hanno diritto a trascorrere serenamente la loro vecchiaia. (dp)


2.

3 commenti:

Maria ha detto...

Sono pienamente d' accordo,a sant'Agostino ci sono tante stanze vuote ,si poteva agire diversamente.maria

Anonimo ha detto...

Così detto mi sembra spregevole
Gabriele Gulotta

Anonimo ha detto...

Questa sindaca si dimetta.