domenica, maggio 31, 2015

Dino Paternostro "racconta" Bernardino Verro


Il 31 maggio Corleone ospita il 1° Trofeo Podistico della Legalità

Il gruppo sportivo "Corleone Marathon"
Sport, cultura e legalità, c’è tutto questo e tanto altro ancora nella prima edizione del ” Trofeo della Legalità – Città di Corleone” in programma a Corleone il prossimo 31 maggio. Un 10 km su strada organizzata dalla Corleone Marathon che per l’occasione sta confezionando una manifestazione di alto livello e pronta a coinvolgere tanti appassionati sportivi, semplici cittadini e turisti. In programma infatti una “garetta” aperta ai giovani delle scuole elementari, medie e superiori che si sfideranno su tre distanze diverse (0,5 km, 1 e 1,5 km). Palcoscenico anche per gli amanti delle due ruote con una gara-esibizione di 3,33 km lungo lo stesso circuito che ospiterà la gara podistica principale.

venerdì, maggio 29, 2015

La video lettera degli studenti di Palermo: «I beni dei boss? Dateli alle scuole»

di LIRIO ABBATE
Gli studenti di un liceo di Brancaccio a Palermo si rimboccano le maniche per sostenere e migliorare il proprio istituto scolastico e il quartiere in cui vivono e per questo motivo chiedono di avere assegnato un magazzino confiscato alla mafia per trasformarlo in palestra. Una palestra per la scuola che ne è sprovvista, mentre il magazzino che apparteneva a un mafioso rischia di essere abbandonato e non utilizzato per scopi sociali. Gli alunni del liceo “Danilo Dolci“ in questa iniziativa ci hanno voluto mettere la faccia e per questo hanno avuto un'idea singolare ed efficace per illustrare la propria richiesta: hanno realizzato una videolettera indirizzata all'Agenzia per i Beni sequestrati confiscati, alla Provincia di Palermo e al sindaco della città Leoluca Orlando, per sollecitarli affinché cerchino e trovino una soluzione e li aiutino a dotare la loro scuola e il loro quartiere di un servizio, anche per la collettività.

La Cgil raccoglie l’appello degli studenti del liceo “Danilo Dolci” di Brancaccio per realizzare una palestra in un immobile confiscato

Mario Ridulfo
“Promuoveremo un incontro tra l’agenzia e la società che gestisce il bene”, dice Mario Ridulfo  
Palermo 29 maggio 2015 – La Cgil di Palermo raccoglie l’appello lanciato dagli studenti del liceo linguistico “Danilo Dolci” di via Fichidindia, a Brancaccio, che con una video lettera indirizzata all’Agenzia dei beni confiscati, alla Provincia e al sindaco di Palermo Leoluca Orlando hanno chiesto di avere consegnato un magazzino per trasformarlo in palestra. Il bene che chiedono di aver affidato è un immobile in disuso che  rientra tra nel patrimonio confiscato all’ex gruppo Jenna e fa parte dei beni gestiti dalla stessa società del San Paolo Palace Hotel. “Riteniamo di assoluto buon senso la richiesta della  scuola, anch’essa ubicata in un bene  confiscato, di poter usare una struttura completamente inutilizzata da anni  – dichiara Mario Ridulfo,  componente della segreteria Cgil di Palermo - 

giovedì, maggio 28, 2015

Palermo, Ospedale Ingrassia: attivato il nuovo moderno pronto soccorso

Un momento dell'inaugurazione
Consegnati i lavori per il complesso operatorio di ginecologia ed il nuovo reparto di chirurgia 
Maggiore comfort per chi ha bisogno di cure e una migliore gestione delle emergenze e delle urgenze grazie a nuovi spazi a disposizione sia per gli utenti che per gli operatori. Sono le caratteristiche della nuova area accoglienza del Pronto soccorso dell’Ospedale Ingrassia di Palermo, attivata questa mattina alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, dell’Arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, e del direttore generale dell’Asp, Antonio Candela. I lavori di ristrutturazione sono stati finalizzati a realizzare uno spazio confortevole ed accogliente.

La pasta che affama e non sfama...

di GERY PALAZZOTTO
Tornano i pacchi di pasta in cambio di voti. O forse non sono mai finiti. Forse il rito dello scambio tribale tra cibo e consacrazione sociale, tra ciò che nutre il corpo e ciò che nutre l'ego, non si è mai interrotto. Nell'era della convivenza più evanescente, in cui ci si professa amici senza essersi mai conosciuti, resiste lo zoccolo duro del do ut des più fisico e dirompente: l'acquisto di un favore per mezzo di un bene primario. Il candidato alle comunali del 2012 Giuseppe Bevilacqua (Pid-Cantiere popolare), secondo la Procura distrettuale antimafia, spartiva pacchi di pasta per raccogliere voti e in quest'operazione faceva convergere due linee di scaltrezza storta: il regalo dal simbolismo profondo (la pasta è il fondamento della piramide dell'opulenza ancor prima di quella alimentare) e l'estrema convenienza, dato che la merce era sottratta al Banco opere di Carità, cioè ai poveri veri, quelli che non hanno il doppio lavoro di alcuni Pip e che non evadono il fisco intestando panfili a poveri centenari rincoglioniti.

A PALERMO MANIFESTANO IN PIAZZA I 1.200 DIPENDENTI DELLA EX PROVINCIA

Un momento della protesta
Una delegazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp e Csa, insieme al coordinamento delle Rsu della ex Provincia regionale di Palermo è stata ricevuta poco fa dal Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo.  Al prefetto le sigle sindacali hanno consegnato il documento e il volantino sulle gravissime conseguenze che subiranno le comunità locali a seguito della soppressione degli Enti. Il prefetto Cannizzo ha assicurato che attiverà le procedure opportune, trasmettendo alla presidenza del Consiglio dei Ministri i documenti sindacali. Da stamattina 1200 dipendenti della Provincia di Palermo, insieme a Fp Cgil, Cisl Fp,  Uil Fp e ai  coordinatori  delle Rsu della Provincia stanno manifestando davanti alla sede della Prefettura di Palermo. 
“No all’eutanasia della Provincia”. “No al dissesto per legge”, dicono i 1200 dipendenti della Provincia di Palermo

Marineo, presentazione del libro di Santo Lombino

Per il ciclo “Hyde Park” si svolge venerdì 29 maggio 2015 alle ore 20.30 a Marineo, presso le scuderie del Castello Beccadelli Bologna l’incontro “Chi fur li maggiori tui” in occasione della discussione del libro di Santo Lombino “Il grano, l’ulivo e l’ogliastro. Santa Maria dell’Ogliastro- Bolognetta 1570-1960”, editore ISSPE di Palermo. Interverranno Antonino Di Sclafani, Nino Scarpulla, Nino Triolo, Franco Virga. Commenti musicali a cura del maestro Massimiliano Lo Pinto. Sarà presente l’autore. L’iniziativa è organizzata dalla cooperativa “La Rocca bianca” e dal blog “Il Guglielmo”, con il patrocinio del Comune di Marineo e della Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo. Ingresso libero e gratuito.

Servizi sociali. Teresi (PD): stop a gestione clientelare dei ‘banchi alimentari’

“E’ inaccettabile il continuo uso clientelare del bisogno: è arrivato il momento di sottrarre le risorse dei banchi alimentari alla gestione clientelare, che fino a questo momento ha amministrato i mezzi a disposizione a soli fini politici, affidandole invece alla gestione pubblica dei Comuni e dei relativi servizi sociali”, dice il presidente della V circoscrizione del comune di Palermo, Fabio Teresi.Il sistema di gestione dei banchi alimentari va modificato – spiega Teresi - passando da un sistema consolidato di sussidiarietà ‘malata’, orientata nello specifico verso il clientelismo,  ad una concezione  trasparente che grazie ad una gestione pubblica risponda alle effettive necessità della gente”.

mercoledì, maggio 27, 2015

Corleone, aspro dibattito in consiglio sull'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti: 10 voti a favore, 6 astenuti

l'INTERVENTO DI SALVATORE SCHILLACI (PD)
Il PD: "Una delibera con tanti punti critici, ci asteniamo e non abbandoniamo l'aula per rispetto dei lavoratori"
Dopo un dibattito durato più di quattro ore, ieri sera anche il consiglio comunale di Corleone ha deliberato l’affidamento alla società “Belice Impianti”  della gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e l’approvazione del piano finanziario e dello schema di contratto. Ma quanta sofferenza! In una sala consiliare gremita dagli operai dell’ex Ato di Corleone e dei comuni del circondario, si è svolto un serrato dibattito tra maggioranza ed opposizione, concluso con un voto finale che ha visto il “si” dei 10 consiglieri di maggioranza presenti in aula e l’astensione dei sei consiglieri di opposizione del Pd e di “Mi ci vedo”.  GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO

Anche Corleone dice sì, adesso sul fitto del ramo d'azienda dell'ex Ato manca solo la firma

Un momento della seduta consiliare
Potrebbe essere venerdì la data probabile della ratifica 
MONREALE, 27 maggio – L’ultimo atto necessario alla firma del fitto del ramo d’azienda è arrivato: il Consiglio comunale di Corleone ha deliberato l’impegno di spesa per l’ingresso nella società di scopo “Belice Impianti srl”. Adesso il passaggio potrà finalmente arrivare.
Venerdì dovrebbe essere (mai abbandonare il condizionale, quando si parla di questa vicenda) il giorno del “nero su bianco”. Su questa data non c’è ancora l’ufficialità, ma tutto lascia presagire che dopo il “sì” di Corleone, che è arrivato con 11 voti favorevoli su 15, la vicenda possa arrivare finalmente al suo lieto fine.

"Lavoro in cambio di voti": arrestati Dina, Clemente, Mineo

Da sx: Roberto Clemente, Franco Mineo e Nino Dina
Riccardo Lo Verso
L'accusa piomba addosso a due onorevoli in carica, ad un ex deputato dell'Ars e ad un altro indagato che sfiorò l'elezione al Comune di Palermo. Roberto Clemente, Franco Mineo, Nino Dina e Giuseppe Bevilacqua sono ai domiciliari
PALERMO - Palazzo dei Normanni trema. Un'inchiesta giudiziaria mina, ancora una volta, la credibilità della politica e del Parlamento siciliano. In alcuni casi si parla di posti di lavoro, in altri di manciate di euro: sempre e comunque in cambio di preferenze elettorali. La pesante accusa di voto di corruzione elettorale piomba addosso a due deputati regionali in carica: Nino Dina, eletto nell'Udc e oggi presidente della commissione Bilancio dell'Ars, e Roberto Clemente del Cantiere popolare-Pid, ma anche sull'ex onorevole Franco Mineo, già deputato di Grande Sud, e su Giuseppe Bevilacqua che sfiorò, sempre per il Pid Cantiere popolare, la vittoria al Comune di Palermo. Sono finiti tutti agli arresti domiciliari al termine di un'indagine dei finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria. Ai domiciliari pure un finanziere accusato di corruzione per alcuni favori resi a Bevilacqua.

INTUSCorleone: tra innovazione e strategie di marketing territoriale per riscattare #lOnorediCorleone

Tre sono le giornate che daranno voce al  team di INTUS  (esperienza nata dal finanziato nel 2012 da parte del MIUR- Progetti di Social Innovation) per la presentazione della nascente  DMC (Destination Management Company)  INTUS Corleone specializzata nella valorizzazione e nella promozione del territorio corleonese  attraverso strategie di marketing e comunicazione mirate. Si inizia il 29 Maggio alle ore 17,00 presso i locali del CIDMA (Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e Movimento Antimafia – Via G. Valenti, Corleone) per un momento di scambio su iniziative di animazione culturale per la promozione turistica territoriale. Porteranno la loro esperienza Pippo Cipriani co fondatore del CIDMA e protagonista della “Primavera corleonese” degli anni ’90; Gianni Di Matteo presidente di ADI Sicilia e collaboratore del Farm Cultural Park di Favara; Stefania Vannini, Responsabile del Dipartimento dell’Educazione del MAXXI di Roma  e Stefania Zanna per l’Associazione Mare Memoria Viva di Palermo.

martedì, maggio 26, 2015

Palermo, Carabinieri: Operazione “Verbero”. Azzerato il mandamento mafioso di “Pagliarelli“

Giuseppe Perrone, capo della "famiglia"
di Pagliarelli, uno degli arrestati
Alle prime luci dell’alba, 300 Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione a 39 mandati di cattura nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, traffico di stupefacenti, corruzione ed altri reati connessi. Disarticolato il mandamento mafioso di “Pagliarelli”, storica roccaforte di Cosa nostra. Tratti in arresto i capi delle famiglie mafiose di “Pagliarelli”, “Corso Calatafimi” e “Villaggio Santa Rosalia”, individuati rispettivamente in PERRONE Giuseppe Massimiliano, ALESSI Alessandro e GIUDICE Vincenzo. Raggiunto dal provvedimento restrittivo anche SANSONE Salvatore, nipote del capo mandamento di “Pagliarelli”,  Nino ROTOLO, e ritenuto elemento di spicco della famiglia mafiosa di “Uditore”. Le indagini hanno evidenziato la difficoltà di Cosa nostra a esprimere in quel contesto malavitoso una leadership autorevole e unanimemente riconosciuta, con la conseguente esigenza di affidare la gestione del sodalizio a una sorta di “organo collegiale”, costituito da tre giovani “uomini d’onore” tenuti al reciproco confronto sulle scelte strategiche. GUARDA LE FOTO DI TUTTI GLI ARRESTATI

Acqua pubblica. Deputati PD: bene ok commissione a ddl, ma Crocetta e Contrafatto si mettano d’accordo



“Una votazione in chiaroscuro: da un lato la soddisfazione per avere approvato in commissione Territorio e Ambiente il ddl sulla ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia, dall’altro la perplessità per l’atteggiamento 'schizofrenico' del governo, che tramite il proprio assessore Contrafatto ha espresso parere contrario al testo”. Lo dice Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del PD e promotore del disegno di legge sull’acqua pubblica, insieme con i componenti della commissione Territorio e Ambiente dell’Ars Marika Cirone di Marco, Mariella Maggio, Fabrizio Ferrandelli, Concetta Raia ed Anthony Barbagallo, a proposito del voto con il quale oggi la commissione ha approvato ad unanimità – un solo astenuto – e con il parere negativo del governo, il ddl sulla riorganizzazione del servizio idrico che adesso dovrà essere esaminato in Aula.

Sicilia archeologica: un nuovo libro di Sebastiano Tusa



La ricerca archeologica in Sicilia si arricchisce di un nuovo significativo contributo analitico e documentario con la pubblicazione, per le Edizioni di Storia e Studi Sociali, del saggio di Sebastiano Tusa Sicilia archeologica (pp. 320, 150 foto in b/n) che focalizza, da una serie di prospettive, i caratteri dell’isola dal Paleolitico all’Età del bronzo, nei contesti del Mediterraneo.
Il noto studioso, da anni soprintendente del Mare della Regione Sicilia, fa precedere l’immersione negli argomenti specifici da tre scritti, in qualche modo introduttivi: un saggio autobiografico che evidenzia le radici di una scelta professionale maturata non senza problematiche esistenziali; un testo sulla storia dell’evoluzione epistemologica del pensiero scientifico inerente l’identità italica, tanto dibattuta soprattutto nel periodo tra le due guerre, da un inquadramento storico-filosofico-archeologico sul Mediterraneo; un saggio su Paolo Orsi, doveroso tributo trattando di preistoria e protostoria siciliane.

Sicilia. Crocetta:"Dopo voto europeo, rilanciare solidarietà verso poveri e reddito di cittadinanza"


Palermo, 26 mag. "Dai risultati elettorali, prima in Grecia e adesso Spagna, emerge con chiarezza l'insufficienza della linea politica europea rispetto al contrasto alla povertà e alla disoccupazione". Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. L'Europa della ripresa non può essere solo quella che punta alla crescita del Pil in una logica esclusivamente rigorista, ma soprattutto quella che guarda allo sviluppo, alla crescita delle imprese e di nuovi posti di lavoro. Se l'Europa non vuole sgretolarsi, deve affrontare misure urgenti in termini di reddito cittadinanza per i disoccupati e i giovani.

lunedì, maggio 25, 2015

Solidarietà a Massaro dal direttivo Fp Cgil Ospedale Civico

Nella foto: colazione di solidarietà dei giornalisti (Ph. La Repubblica)
Denuncia Massaro, domani alle 15 direttivo aziendale della Fp Cgil dell’Ospedale Civico nei locali della pasticceria per manifestare solidarietà e sostenere la battaglia per la legalità
Palermo  25 maggio 2014 - Domani alle 15 un direttivo aziendale simbolico della Fp Cgil dell’ospedale Arnas Civico di Palermo si terrà nei locali della pasticceria Massaro di via Basile per esprimere solidarietà al titolare, l’imprenditore e giornalista Francesco Massaro, e ai suoi dipendenti. “Saremo lì domani, a uno dei tavoli della sala attigua alla pasticceria, non per  una semplice consumazione ma  per manifestare che la Fp Cgil è sensibile ai temi della legalità e della lotta alla mafia nei posti di lavoro e che il suo impegno non si limita alla discussione dei problemi di ordinaria e pubblica amministrazione del Civico – dichiarano il segretario della Fp Cgil Palermo Filippo Romeo  e Tino Corrao, segretario aziendale della Fp Cgil Arnas Palermo dell’ospedale Civico  -

domenica, maggio 24, 2015

Palermo. Viaggio nei rioni dell'Antistato dove il giudice Falcone diventa un boss



Il quartiere Borgonuovo di Palermo
di ROMINA MARCECA
Da Brancaccio al Borgo Vecchio, ecco la Palermo che non partecipa alla commemorazione: "E' morto perchè non si è fatto gli affari suoi"
 Visto dalla loro parte è tutto un altro 23 maggio. E' un sabato qualunque, lontano dai palloncini, dagli striscioni e dalle marce. E' il 23 maggio della città che non commemora, dei bambini rimasti a casa perché i genitori gli vietano di andare al corteo e dei quartieri dove alle domande che spingono al ricordo si risponde con parole che spiazzano. "Lo so che giorno è oggi, è il giorno di Falcone. Perché non sono andato alla commemorazione? Papà non vuole", spiega il bimbo con le lentiggini che gioca in vicolo Pipitone. Il centro del fortino dei Galatolo, i parenti di Vincenzo, boss pentito e ripudiato.

Pellicane: "Non sono d'accordo con l'inchiesta di Repubblica..."



Il quartiere "Brancaccio"
Toni Pellicane
io non lo trovo veritiero quest'articolo, posso dire che a Brancaccio non tutti la pensano come i soggetti intervistati, ma anche allo Sperone piuttosto che a Roccella. L'articolo non mi piace. È uno di quegli articoli per cui i turisti, ad esempio, si convincono che i palermitani sono tutti mafiosi. A Brancaccio, come in tutte le zone di Palermo, esiste brava gente da sempre, esiste gente che lavora onestamente ed esiste gente che ha capito che il teatrino dell'antimafia che si mette in piedi in giornate come quelle del 23 maggio, serve ad una serie di personaggi che usano l'antimafia per arricchirsi e farsi i fatti propri.

Corleone, piazza d'Italia, ha ricordato Giovanni Falcone

Lidia Tilotta da piazza Falcone e Borsellino (Corleone)
DINO PATERNOSTRO
Dal 1992 in poi, Il 23 maggio per noi è una data-simbolo: ci ricorda la terribile strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Ancora una volta, ieri Corlene ha ricordato, è stata "piazza d'Italia" insieme a Palermo, Milano, Bologna, Rosarno... grazie alla Rai. A Corleone c'era Lidia Tilotta e proprio con le sue parole pubblicate sul suo profilo facebook vogliamo ricordare la giornata... (dp)
giornalista Rai
Quello che mi porto dentro dalle mie due giornate corleonesi è la bellezza di bambini che mi hanno comunicato una forza straordinaria, come la piccolissima Marta che aveva chiaro il senso del voler parlare e denunciare, o il piccolo Edoardo figlio...

sabato, maggio 23, 2015

Corleone, le magnolie della legalità per Falcone, Borsellino, Morvillo e le scorte

I bambini delle elementari in piazza Nascè
Una giornata meravigliosa e di grande impegno civile con i bambini delle elementari, le loro maestre e i loro genitori per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Un corteo da piazza Falcone e Borsellino fino a piazza Nascè, dove sono state dedicate quattro magnolie a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta. La memoria costruisce futuro. Davvero! (d.p.)
GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO

venerdì, maggio 22, 2015

Corleone, 2 giugno 1992 - I bambini della scuola elementare: "Giovanni non dovevi morire!"

Un momento della manifestazione in piazza Falcone e Bor-
sellino, che allora si chiamava ancora V. Emanuele III
DINO PATERNOSTRO
A dieci giorni dalla strage mafiosa di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco di Cillo e Vito Schifani, gli 800 alunni della scuola elementare di Corleone manifestarono sfilando per le vie del paese con un grande striscione dove c'era scritto: "Vogliamo vivere con fierezza nella nostra Corleone!". E poi tanti alunni-sandwich, con cartelloni che riportavano i nomi delle vittime della terribile strage. Allora, a pochi giorni dalla tragedia, con Totò Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella liberi e latitanti, fu un evento straordinario. Ci volle tutta l'indignazione e tutto il coraggio di cui le persone (anche i corleonesi onesti) sono capaci nei momenti straordinari. Quella manifestazione segnò l'inizio della rinascita civile di Corleone. Non a caso, "La Repubblica", raccontando l'evento, titolò: "Giovanni non dovevi morire!", firmato i bambini di Corleone. E il Times di Londra: "A Corleone la rivolta parte dai bambini".

giovedì, maggio 21, 2015

A Corleone "leggére tra le magnolie" per ricordare Giovanni e Paolo

La bella locandina dell'iniziativa



















SIAMO i rappresentanti dei genitori del Consiglio di Circolo della Direzione Didattica "C. Finocchiaro Aprile" di Corleone che hanno creato un progetto chiamato "Leggère tra le Magnolie", strutturato in una serie di incontri di lettura con gli alunni della Dir. Didattica. Il percorso ha avuto inizio i primi giorni di aprile. Il 23 aprile, "giornata mondiale del libro e dei diritti di autore" abbiamo organizzato un momento gioioso con i bambini attuando la prima edizione del flash book mob. Dopo tale data i nostri incontri di lettura hanno preso un taglio diverso, abbiamo incentrato le nostre letture sul tema della legalità, e nel ricordo di "Giovanni e Paolo". In occasione della ricorrenza del 23 maggio, intitoleremo, nel giorno antecedente 22 maggio, gli  alberi già esistenti in piazza Nascé a Corleone alla memoria dei giudici Falcone, Borsellino e Morvillo e degli agenti della scorta.

Dino Paternostro: "Cosa possono fare i giovani nella lotta contro la mafia? Tutto, a condizione che restino giovani..."

Dino Paternostro, direttore di Città Nuove
Intervista a Dino Paternostro, direttore del giornale online “Città Nuove” e segretario della Camera del lavoro “Placido Rizzotto” di Corleone, realizzata da Francesco Saverio Mongelli (Bari)
Come è cambiata, a suo giudizio, la mafia a Corleone nelle sue abitudini, nelle gerarchie, nel modo di fare affari, dagli anni ’50-’60 ad oggi?
Dagli anni ’50-’60 ad oggi nella mafia corleonese vi sono stati cambiamenti, ma anche una certa continuità. Già negli anni ’60, con Luciano Liggio e poi con Totò Riina e Bernardo Provenzano (preceduti da “don” Vito Ciancimino), da Corleone era “sbarcata” a Palermo, dove – negli anni ’80 – avrebbe conquistato i massimi vertici della Cosa Nostra siciliana. Nonostante lo sbarco in città, però, i mafiosi “corleonesi” hanno sempre continuato ad avere radici forti nella cittadina d’origine e legami profondi con la terra, quasi a non volersi staccare dalle origini “contadine”. Nel tempo anche a Corleone hanno cominciato a praticare il traffico degli stupefacenti e le estorsioni, sfatando il falso mito di una mafia “buona” che in paese impediva la circolazione di sostanze stupefacenti e non praticava il racket.

Protestano i dipendenti dell'ex Provincia di Palermo. "Rischiamo di diventare precari e senza stipendio", dicono

Il sit-in dei dipendenti dell'ex Provincia
Ex dipendenti Provincia di Palermo al sit-in regionale sotto l’assessorato enti locali. “Siamo 1.090 dipendenti e rischiamo di ritrovarci precari e senza stipendi”. Il caso dei docenti del liceo Cassarà
Palermo  21 maggio 2015 – I rappresentanti dei  1.090 dipendenti della Provincia di Palermo  hanno partecipato oggi  al   sit-in sotto la sede dell’assessorato regionale  Enti locali, organizzato dalle Rsu unitarie delle nove ex Province  (che insieme rappresentano 6 mila dipendenti) e dalle segreterie regionali di Fp Cgil,  Cisl Fp, Uil Fpl, Csa e Diccap.  Il presidio è proseguito poi a palazzo Belvedere, alle spalle di Palazzo Comitini, per una riunione di tutte le Rsu della province. Una manifestazione di protesta per denunciare il percorso della  riforma  che  come effetti  sta causando la cessazione dei servizi e la mancata certezza di risorse per il personale.


Nino Di Matteo: Il mio atto d’accusa ai collusi

Nino Di Matteo
di Angelo Cannatà
“Il vero volto della mafia l’ho intravisto per la prima volta una mattina di vent’anni fa. Ero un giovanissimo magistrato della procura di Caltanissetta…”. Comincia così il racconto del pubblico ministero Nino Di Matteo, raccolto dal giornalista Salvo Palazzolo (Collusi, Rizzoli). Un testo lucido e toccante come sanno essere i racconti quando hanno il sapore della verità: il magistrato ricorda l’incontro decisivo col collaboratore di giustizia Cancemi: “Dottore, lo sa cosa mi ripeteva Riina? ‘Senza i rapporti con il potere, Cosa nostra sarebbe solo una banda di sciacalli’. Se non lo capite, non potrete mai contrastarla” (p.20). Parole decisive. Ho scoperto in quella occasione – dice Di Matteo – “il vero volto della mafia”: la sua potenza sta nel legame con la politica.

De Mauro: “La Buona Scuola? Da bocciare. E non chiamatela riforma…”



Tullio De Mauro
Per il noto linguista nel ddl manca un quadro complessivo di riassetto del sistema scolastico. E oltre a criticare il preside-manager, l’autonomia scolastica, il depotenziamento del collegio dei professori, nota le carenze del provvedimento: nessun intervento per riavvicinare la scuola alla Costituzione e per contrastare l’enorme piaga dell’analfabetismo di ritorno
intervista a Tullio De Mauro di Giacomo Russo Spena
La sua voce è pacata. Il giudizio è fermo: “Il provvedimento va ritirato”. Tullio De Mauro ragiona senza ideologismi, argomenta e analizza i dati. Illustre italianista, storico docente universitario di Linguistica alla Sapienza di Roma e, per un brevissimo periodo, ministro dell’Istruzione ha le idee chiare sulla buona scuola: “Non è una riforma, nel ddl manca un quadro complessivo di riassetto del sistema scolastico”. Una bocciatura, netta, per il governo Renzi. 

#iostoconSandra

Sandra Amurri
Se fai il tuo dovere devi pagare 15 mila euro a Mannino
Una persona fa il suo dovere di cittadina e giornalista: ascolta per caso in luogo pubblico una conversazione tra il politico di lungo corso Calogero Mannino e un suo amico o sodale. Come giornalista scrive su "Il Fatto" il resoconto della conversazione (che potrebbe configurare "notizia di reato" per i processi sulla trattativa Stato-mafia), come cittadina chiamata a testimoniare in aula dice la verità, tutta la verità, niente altro che la verità. Se avesse detto il falso sarebbe scattata l'incriminazione, la sua testimonianza è invece agli atti.
Mannino in pubbliche occasioni non trova di meglio che gratificarla di: "mitomane", "spia", "agente volontario in servizio della Stasi in Germania o del Kgb nell'Urss", e di trattare la sua testimonianza di "fantasia eccitata", "delirio", "menzogna organizzata".

Il silenzio dei giornalisti fa bene al potere



Ripubblichiamo integralmente l’articolo di Loris Mazzetti apparso sulle pagine de Il Fatto Quotidiano
Le strategie dei potenti nei confronti della libera informazione, vero cane da guardia della democrazia e delle istituzioni (definizione della Corte europea dei Diritti dell’Uomo) sono, più o meno, quelle usate dalle mafie. La minaccia fisica è sostituita dalla querela (penale e civile), per indurre alla censura o peggio all’autocensura. Per un giornalista che scrive per un piccolo giornale di provincia, perdere una causa potrebbe significare la fine della professione e la crisi del giornale. In tv le trasmissioni che fanno inchiesta si portano dietro decine di querele con richieste milionarie di risarcimento: Report di Rai3.

mercoledì, maggio 20, 2015

A Corleone la maggioranza del sindaco Savona vota contro l'acqua pubblica!

Per fortuna all'Assemblea Regionale Sicilia il sub-emendamento 2R (presentato dai deputati Pd Panepinto, Maggio, Cirone, Raia e Ferrandelli) all'art. 4 del disegno di legge che sarà discusso e (si spera) approvato alla fine di giugno dovrebbe consentire ai comuni la gestione diretta e pubblica del servizio idrico sia in forma singola sia in forma associata. 
Ma procediamo con ordine. Nella notte tra lunedì e martedì il consiglio comunale di Corleone ha discusso la proposta dell'amministrazione Savona di affidare temporaneamente all'Amap la gestione del servizio idrico. Le opposizioni (Pd e Mi ci vedo) hanno obiettato che il comune di Corleone è in condizione di gestire direttamente il servizio perchè ha il personale competente (operai e tecnici) e l'esperienza necessaria. Ma da quest'orecchio Savona & C. non sentivano e insistevano per l'affidamento ad Amap.

Sicilia, verso lo sciopero generale dei lavoratori del settore rifiuti

L’incapacità politica della Regione nell’affrontare il grave problema della gestione dei rifiuti in Sicilia ha prodotto il fallimento dell’intero sistema. Due Governatori, cinque Assessori Regionali, tre Capi Dipartimento, a più di cinque anni dalla data di approvazione della legge di riforma, non sono stati in grado di raggiungere gli obiettivi che il legislatore regionale si era prefissato e cioè di spazzare via il vecchio sistema dei carrozzoni degli ATO e sostituirlo con uno nuovo in grado di realizzare il ciclo integrato dei rifiuti in ambiti territoriali ben definiti, attraverso le Società di Regolamentazione dei Rifiuti. Ad oggi i vecchi ATO continuano a produrre debiti e spreco di risorse, i Commissari liquidatori  non riescono più a recuperare neanche un euro dalle casse dei Comuni ad essi sono stati affiancati Commissari di nomina regionale, che stentano a garantire la continuità della gestione del servizio sul territorio.

lunedì, maggio 18, 2015

Ospedale Ingrassia: attivato il nuovo reparto di terapia intensiva neonatale


Un momento dell'inaugurazione dell'UTIN
La struttura è dotata di attrezzature all’avanguardia
Locali confortevoli ed attrezzature all’avanguardia in un Reparto dotato dei più moderni requisiti ambientali, strutturali e tecnologici. E’ l’Unità Operativa Complessa di Terapia intensiva neonatale (UTIN) attivata questa mattina all’Ospedale Ingrassia di Palermo. È stata realizzata al secondo piano della struttura in un’area complessiva di 790 mq. I lavori, costati complessivamente 682 mila euro (ai quali si aggiungono 900 mila euro di nuove attrezzature) hanno riguardato la completa riqualificazione e ristrutturazione del reparto con una nuova distribuzione funzionale degli ambienti. 

“Piano rifiuti c’è, attende ok di Roma”, lettera a "Siciliainformazioni" dell’assessore Contrafatto


L'assessore Vania Contraffatto
Gentile Direttore,
ho letto con interesse il Suo editoriale dal titolo “Affaire rifiuti, dieci anni nel porto delle nebbie”pubblicato su Siciliainformazioni sabato 16 maggio. Un articolo che pone una seria riflessione e che, in un settore così confuso e contraddittorio come quello dei rifiuti, mi dà l’opportunità di esporre, spero in modo sintetico e chiaro, quanto questo governo sta facendo.

La morte della lavoratrice di Almaviva. Sit-in in via Libertà. “E ora non dimenticateci”



Tania Valguarnera
“Chiediamo una città vivibile e non pericolosa per i suoi abitanti”, dicono i lavoratori. Vicinanza alla famiglia da parte della Cgil, che  chiede provvedimenti per la sicurezza sulle strade
Palermo 18 maggio 2015 – “Ogni mattina migliaia di lavoratori passano da questo incrocio di strade, diverse volta già teatro di incidenti.  Non si può rischiare la vita per andare a lavorare. Nessuno dovrebbe rischiare la vita in questo modo”, dichiara Rosalba Vella,  della segreteria Slc Cgil di Palermo e Rsu del call center Almaviva,  interprete della tristezza e dello sgomento  dei dipendenti del call center, colleghi di lavoro  di Tania Valguarnera, la ragazza travolta da un pirata della strada.

domenica, maggio 17, 2015

Così la mafia uccise Salvatore Carnevale 60 anni fa



Sessant’anni fa, il 16 maggio 1955, fu ucciso dalla mafia di Sciara Salvatore Carnevale, sindacalista della CGIL, socialista. Si stava recando al lavoro presso una cava, nella proprietà dei Notabartolo, gestita dalla Lambertini, impresa emiliana, che forniva materiale inerte per il raddoppio della ferrovia della tratta di Termini. Come i Piaggio dei Cantieri Navali di Palermo e altri gruppi capitalistici italiani, Lambertini aveva accettato i buoni uffici della mafia della zona guidata dal Panzeca di Caccamo, capo ascoltato, uomo di chiesa (era fratello del prete locale) e ammanigliato con la politica, prima del partito liberale poi democristiano.

Giuseppe Savagnone, quel che resta dell'uomo

Martedi 19 maggio ore 18.00 al C,.E.I. Centro Educativo Ignaziano (ex Istituto Gonzaga) via Piersanti Mattarella 38, Palermo, Gisella D'Addelfio e Antonio La Spina presenteranno il libro di Giuseppe Savagnone "Quel che resta dell'uomo. E' davvero possibile un nuovo umanesino?". Modererà Laura Grimaldi. Sarà presente l'autore.