giovedì, aprile 02, 2015

Camporeale, la Cgil ha ricordato Calogero Cangelosi

Un momento della cerimonia per ricordare Cangelosi
Dal 1998, quando l'amministrazione comunale di centrosinistra, guidata da Nicola Maenza, gli dedico una piazza del paese, nessuno più a Camporeale aveva ricordato Calogero Cangelosi, segretario della Camera del lavoro, assassinato dalla feroce mafia del feudo la sera del 1° aprile 1948. Ieri, invece, la Cgil di Camporeale e la Cgil di Palermo hanno voluto onorare la memoria di questo eroe contadino, che sacrificò la sua vita per dare terra e lavoro ai braccianti agricoli e ai contadini poveri. Nella piazza dedicata a Calogero Cangelosi erano presenti la responsabile della Cgil di Camporeale Rosalia Bonura, il segretario generale della Camera del lavoro di Palermo Enzo Campo, il componente della segreteria Mario Ridulfo, il responsabile del Dipartimento Legalità e Memoria Storica Dino Paternostro, e i segretari delle più importanti categorie della Cgil. Era presente anche Benedetto Campo, che la sera del 1° aprile del '48 era con Calogero Cangelosi e scampò miracolosamente alla morte. "Calogero - ha detto - era un dirigente coraggioso e determinato, voleva la libertà e il lavoro, per questo dava fastidio ai mafiosi. Sono contento che oggi ci stiamo ricordando di lui". GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
Non potevano mancare Mario Nicosia, uno dei sopravvissuti alla strage di Portella della Ginestra, Antonella Azoti, figlia di Nicolò, assassinato dalla mafia il 21 dicembre 1946, e Placido Rizzotto Jr., nipote di Placido Rizzotto, segretario della Camera del lavoro di Corleone, assassinato dalla mafia la sera del 10 marzo 1948, e lo storico Pippo Oddo, che ha un passato di lotte importanti nel sindacato dei braccianti agricoli. Era presentre anche l'assessore Sacco del comune di Camporeale.
Dopo il saluto di Rosalia Bonura, Dino Paternostro ha tratteggiato la figura del sindacalista, leggendo poi la bella lettera inviata da Sonia Grechi, nipote di Calogero Cangelosi, figlia di Vita, che all'epoca del delitto aveva appena due mesi. Adesso Sonia abita a Grosseto, dove è nata, a seguito del trasferimento in Toscana della nonna Francesca Serafino e dei suoi 4 figli. Enzo Campo, infine, ha sottolineato l'importanza della memoria per orientarsi nel futuro. E la decisione della Camera del lavoro di Palermo di non lasciare più nessun dirigente del movimento contadino assassinato dalla mafia senza un fiore e una cerimonia di ricordo. "Dobbiamo avere un'agenda della memoria, che ci deve servire da guida tutto l'anno", ha detto Campo. Al segretario è toccato leggere la lettera di Claudio Renzetti, segretario generale della Camera del lavoro di Grosseto, che ricorda commosso Cangelosi ed assume l'impegno di onorarne la memoria anche nella città toscana, di concerto con le istituzioni cittadine. Infine, Dino Paternostro ha dato lettura di una lettera inviata da Nicola Cipolla per ricordare Cangelosi. Cipolla, storico dirigente della sinistra, ha 93 anni ed era presente a Camporeale nei giorni successivi all'assassinio del sindacalista.

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