sabato, marzo 28, 2015

La Cgil e la Filcams: i lavoratori delle pulizie sono precari a vita. E adesso il comune di Palermo vuole licenziarli!"

Palermo 28 marzo 2015 – La Cgil di Palermo e la Filcams chiedono un incontro al sindaco Leoluca Orlando, alla presidente dell’Amat Maria Prestigiacomo, e per conoscenza al Prefetto, per affrontare con urgenza il nodo dei lavoratori delle imprese del pulimento che lavorano nelle società partecipate del Comune di Palermo e che rischiano di essere messi alla porta. Due-tre ore massimo al giorno è la media lavorativa dei dipendenti delle aziende in appalto per il pulimento nelle partecipate Amat, Amg e Amap. In tutto 65 operatori che  potrebbero perdere il lavoro perché il Comune ha deciso di internalizzare il servizio di pulizia, facchinaggio e sistemazione del verde, e affidarlo alla Reset. All’Amap la situazione sta già per esplodere: i 25 addetti dell’impresa Pfe, molti dei quali al lavoro in via Volturno da vent’anni, rischiano di restare senza lavoro.  All’impresa sta per scadere la proroga e non ci sarà un altro appalto per l’esternalizzazione:  sarebbero pronti i contratti di servizio per gli operatori della nuova  società comunale, che potrebbero subentrare già a fine aprile.


Per difendere i posti di lavoro a rischio, ieri la Cgil di Palermo e la Filcams Cgil hanno convocato un’assemblea in via Meli con tutti i degli addetti delle imprese del  pulimento. “Il Comune sembra aver fatto marcia indietro rispetto agli accordi che avevamo preso con il sindaco Orlando  in autunno, dopo le prime infuocate assemblee con i lavoratori. Non consentiremo che esploda uno scontro tra lavoratori – dichiarano il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo e la segretaria della Filcams Cgil Monja Caiolo -  I lavoratori hanno tutti gli stessi diritti e quella che si innescherebbe  sarebbe una guerra fra poveri. Non possiamo permettere che gli addetti alle pulizie,  che lavorano un’ora, due ore al giorno, guadagnando stipendi da fame,  possano essere cacciati via”. “Se non arriveranno risposte dal sindaco – aggiunge Mario Ridulfo, della segreteria Cgil di Palermo  – con i lavoratori intensificheremo  le azioni di protesta. Da più di un mese Cgil, Cisl e il chiedono un incontro col sindaco sulle partecipate e non è arrivata ancora una risposta”.   Alla partecipata assemblea erano presenti anche  Giovanni Amato della Filcams e  Nino Musso rappresentante della Cgil all’Amap.    
    All’Amg i lavoratori che si occupano delle pulizie sono 15. All’Amat,  sono 25. Lavorano per conto della Publi Company e dal 1° aprile per la  Luminosa, che è subentrata con l’ultima gara d’appalto. Stipendi per tutti bassissimi e c’è perfino il rischio di veder dimezzato l’orario di lavoro.  E’ il caso dell’Amat, dove  ci sono lavoratori con contratti di 30 minuti o di un’ora e mezza. “Si ventila una  riduzione dell’orario: così invece di una paga di 6 euro l’ora, qualcuno potrebbe guadagnare addirittura 1 euro e 50 al giorno per un  quarto d’ora  di lavoro”, insorge una lavoratrice.  “Siamo disperati. A noi interessa la salvaguardia del nostro posto di lavoro. Chiediamo la continuità”, ha aggiunto un addetto alle pulizie dell’Amap.
    Negli ultimi anni si è consolidata, la tendenza a ricorrere agli appalti per la fornitura di servizi di pulizia, sicurezza, catering e manutenzione. Gare vinte sempre col massimo ribasso.  “Le lavoratrici ed i lavoratori che vivono nel mondo degli appalti, sebbene impegnati in attività di fondamentale importanza, come gli addetti al pulimento negli ospedali pubblici ad esempio, rappresentano l’anello debole della catena – spiega Monja Caiolo -  Le loro retribuzioni sono tra le più basse e vivono una condizione di precari a tempo indeterminato, con l’incertezza di continuare ad avere un lavoro ad ogni cambio di appalto, ma con la certezza della riduzione dell’orario settimanale ad ogni cambio di appalto. Non consentiremo che questa gente venga ancora penalizzata”.

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