domenica, marzo 08, 2015

67° ANNIVERSARIO DELL’ASSASSINIO DEL SINDACALISTA EPIFANIO LI PUMA

La manifestazione, organizzata dal Centro Studi Epifanio Li Puma, si è svolta sabato 7  marzo a Raffo, frazione di Petralia Soprana, ed ha riproposto alle nuove generazioni di riflettere sulla tutela della memoria storica e legalità
Il tema della manifestazione si ripete ogni anno: “Tutela della memoria storica e educazione alla legalità”. Anche lo scenario continua ad essere lo stesso: Raffo, frazione di Petralia Soprana, dove, il sindacalista Epifanio Li Puma ha operato e lottato per il riscatto dei contadini rimanendo ucciso il 2 marzo 1948. Per non farlo morire due volte il Centro Studi a lui dedicato ogni anno organizza, tra le altre, la manifestazione MORIRE PER I DIRITTI E LA LIBERTA’.  Grazie a questa e ad altre iniziative la piccola frazione è diventata sede di ricordi ma soprattutto centro di riscatto per tanti caduti di mafia, spesso dimenticati o rimasti nell’ombra, divenendo laboratorio di legalità e di memoria. Alla manifestazione hanno partecipato gli studenti dell’Istituto Superiore “Pietro Domina” di Petralia Sottana e delle scuole medie di Petralia Soprana, Petralia Sottana e Geraci Siculo. 

Epifanio Li Puma
Un incontro didattico culturale con due momenti: il primo ha trattato la parte storica e culturale dell’azione di Epifanio Li Puma e del movimento contadino, il secondo legato alla memoria e al ricordo di alcune donne vittime di mafia. Della riflessione storica si sono occupati i professori Andrea Miccichè dell’Università Kore di Enna e Michelangelo Ingrassia dell’Università di Palermo. Il secondo momento, quello del ricordo, è stato affrontato attraverso la musica dal cantautore Moffo Schimmenti. Questi assieme al suo gruppo ha cantato delle canzoni dedicate ad alcune donne vittime della mafia. Alla manifestazione ha partecipato il sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso, i presidi degli Istituti coinvolti e anche la cittadinanza. In chiusura dell’incontro è stata presentata da parte di Mario Siragusa e Gero Difrancesco la rivista “Studi Storici Siciliani”.


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