domenica, agosto 31, 2014

Don Luigi Ciotti dopo le minacce di Riina: "Solo un noi può opporsi alle mafie"

Luigi Ciotti
LUIGI CIOTTI
-Le minacce di Totò Riina dal carcere sono molto significative. Non sono infatti rivolte solo a Luigi Ciotti, ma a tutte le persone che in vent'anni di Libera si sono impegnate per la giustizia e la dignità del nostro Paese. Cittadini a tempo pieno, non a intermittenza.
-Solo un "noi" - non mi stancherò di dirlo - può opporsi alle mafie e alla corruzione. Libera è cosciente dei suoi limiti, dei suoi errori, delle sue fragilità, per questo ha sempre creduto nel fare insieme, creduto che in tanti possiamo fare quello che da soli è impossibile.
-Le mafie sanno fiutare il pericolo. Sentono che l'insidia, oltre che dalle forze di polizia e da gran parte della magistratura, viene dalla ribellione delle coscienze, dalle comunità che rialzano la testa e non accettano più il fatalismo, la sottomissione, il silenzio.
-Queste minacce sono la prova che questo impegno è incisivo, graffiante, gli toglie la terra da sotto i piedi. Siamo al fianco dei famigliari delle vittime, di chi attende giustizia e verità, ma anche di chi, caduto nelle reti criminali, vuole voltare pagina, collaborare con la giustizia, scegliere la via dell'onestà e della dignità. Molti famigliari vanno nelle carceri minorili dove sono rinchiusi anche ragazzi affiliati alle cosche.

Le minacce di Riina a don Luigi Ciotti: "Rispondiamo rinnovando il nostro impegno"



Luigi Ciotti
Davanti alle minacce di morte di Riina nei confronti di don Luigi Ciotti c'è solo una risposta da dare: stringerci attorno al nostro presidente e rinnovare il nostro impegno quotidiano contro le mafie perché si affermino legalità democratica e giustizia sociale. Un impegno concreto che da vent'anni vede Libera e il suo fondatore promuovere la confisca e l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie; difendere la memoria delle vittime innocenti delle mafie e il diritto alla verità dei loro familiari; diffondere nelle scuole e nelle università una cultura dell'antimafia ispirata ai principi della nostra Costituzione; sostenere nelle aule dei tribunali, costituendoci come parte civile, il lavoro dei magistrati impegnati perché si faccia davvero giustizia; contrastare nei territori, ogni giorno, il potere mafioso; denunciare le troppe collusioni che ancora oggi rendono forti le mafie; proporre le risposte possibili. Lo facciamo consapevoli dei nostri limiti e animati da quel senso di corresponsabilità che è il cuore del nostro impegno. Perché è sempre il noi che vince, anche davanti alle minacce di morte".
L'Ufficio di presidenza di Libera

Dino Paternostro: "Un abbraccio forte a don Luigi Ciotti"



Con don Luigi Ciotti a Milano
DINO PATERNOSTRO
Tutta la mia solidarietà e il mio affetto a don Luigi Ciotti, bersaglio dell'odio e delle minacce del boss mafioso Totò Riina. L'impegno di don Luigi e di Libera, in questi anni, sono stati decisivi nel costruire percorsi di liberazione della nostra martoriata terra di Sicilia. Grazie a don Luigi oggi nel nostro Paese c'è la speranza che dalla mafia possiamo liberarci e che dai beni confiscati possano nascere lavoro e sviluppo nella legalità.
Ho chiamato stamattina don Luigi Ciotti. Gli ho detto: "Ciao, Luigi, ti abbraccio forte forte, dopo quello che ho letto stamattina sui giornali. Conosciamo l'odio dei boss mafiosi contro di te, non abbiamo bisogno di leggerlo sui giornali. Ma l'impatto per noi che ti vogliamo bene è stato lo stesso molto forte. Siamo con te, teniamoci stretti". Mi ha risposto: "Grazie, Dino. I corleonesi sono persone meravigliose, non sarà un pugno di delinquenti a modificare questa mia convinzione. Andiamo avanti con determinazione, tutti insieme...".

Il cavallo è assetato ma non beve la panna montata



di EUGENIO SCALFARI
Oggi ci troviamo di fronte ad un abilissimo Pifferaio e ad una deflazione dalla quale solo Draghi potrà salvarci. Il venerdì del 29 agosto, che avrebbe dovuto essere per il governo una marcia trionfale, è stato invece un venerdì nero
Il mondo è sconvolto, non riesce a trovare un asse intorno al quale si possa organizzare una convivenza accettabile. L'Europa è sconvolta per le stesse ragioni; in un mondo multipolare ogni area continentale deve avere i propri punti di riferimento che contribuiscono all'equilibrio generale, ma in Europa quei punti di riferimento mancano, ogni nazione fa da sé e per sé e la multipolarità diventa a questo punto ragione di conflitto e di guerre. Può sembrare assai strano a dirsi, ma l'Europa fotografata ieri, 30 agosto 2014, sembra il Paese dove l'equilibrio c'è o almeno è maggiore che altrove.

Corleone, campo di lavoro antimafia. Il nuovo diario



Il nuovo gruppo di volontari
Corleone 28 agosto

Ciao a tutti!!! Valigia pronta e …. via in partenza per Corleone!!! Arrivati a Palermo verso le 13 e con lo stomaco in subbuglio, siamo andati diretti alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti  e siamo finiti in un tipico bar che stava sfornando pizze e arancini… iniziamo subito bene!!!!!!!! Arrivati nella piazza principale di Corleone dopo aver posato le valigie in cooperativa e aver fatto le prime presentazioni  ci siamo catapultati nel centro sociale del paese per sfidare gli accaniti giocatori di carte del luogo. Dopo per festeggiare la vittoria abbiamo corso giù dalla discesa per mangiare il Cannolo migliore della città! Doccia, relax, e una buona cena hanno completato il nostro primo giorno, che però si è concluso dopo una riunione di benvenuto facendoci sentire  già a casa nostra. Ora tutti a letto perché domani sveglia alle 5, partenza alle 6 in direzione Canicattì!!!
Stefano Turrini

giovedì, agosto 28, 2014

Corleone, visita dei vertici Asp in ospedale. Più di un milione di euro di investimenti

Un momento dell'incontro: da sx:
il dott. Nono, il dott. Candela, il dott. Rà
Asp di Palermo: sarà totalmente rinnovata la radiologia dell’ospedale “Dei Bianchi”. Sopralluogo questa mattina a Corleone del direttore generale, Antonino Candela 
Sarà totalmente rinnovata la dotazione tecnologica della Radiologia dell’Ospedale “Dei Bianchi”. E’ quanto ha deciso il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonino Candela, al termine del sopralluogo effettuato questa mattina a Corleone insieme al Direttore sanitario, Giuseppe Noto, ed ai tecnici dell’Azienda. “Le attrezzature della Radiologia sono ormai obsolete – ha spiegato Candela - c’è la necessità di un rinnovamento totale con un investimento di circa mezzo milione di euro. Provvederemo a dotare la struttura di un nuovo Ortopantomografo, un ‘Telecomandato’, un ‘Pensile’ ed un mammografo che servirà, quest’ultimo, sia per le attività di prevenzione che per prestazioni ambulatoriali prenotabili attraverso il CUP”.

Asp di Palermo: sopralluogo del direttore generale all'ospedale Madonna dell'Alto di Petralia Sottana


Il dott. Candela all'ospedale di Petralia Sottana
Il manager, Antonino Candela, dispone interventi urgenti
Rifacimento della pavimentazione al piano terra, riparazione dell'impianto di climatizzazione guasto da un anno,  pulizia straordinaria delle strutture e dei corridoi esterni, attivazione della terza sala di  radiodiagnostica, installazione delle porte della camera calda del pronto soccorso e riparazione dell'ascensore (mai funzionante da 20 anni) che collega ai locali della sterilizzatrice. Sono alcuni degli interventi urgenti disposti all'Ospedale Madonna dell'Alto dal Direttore generale dell'Asp di Palermo, Antonino Candela, dopo il sopralluogo effettuato questa mattina a Petralia Sottana.

Favignana: Il Faro, una storia illuminata nelle isole Egadi



La serata al Faro di Punta Marsala
Da punto di riferimento nella storia della marineria a ispirazione per artisti e poeti, da luogo della memoria a emblema della solitudine. C'era tutto questo nell’immaginazione degli illustratori e degli autori che hanno partecipato al concorso nazionale “Illustramente” - Festival dell'Illustrazione per l'infanzia, la manifestazione di Coloré, cooperativa sociale e da Officinae Comunicazione, presentata in una serata organizzata al Faro di Punta Marsala dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, dalla Lega Navale e con il patrocinio del Comune di Favignana. Nella serata dal titolo “Il Faro, una storia illuminata",  si è  parlato delle bellezze naturali e del ricco patrimonio archeologico sommerso delle isole Egadi, della sua conservazione, tutela, fruibilità e valorizzazione. Sono state inoltre esposte le più significative tra le 65 opere realizzate con le più diverse tecniche pittoriche ed illustrative.

martedì, agosto 26, 2014

I vertici dell'ASP di Palermo visiteranno gli ospedali di provincia. Giovedi 28 agosto saranno a Corleone

DA DOMANI STAFF DI TECNICI GUIDATI DAL DIRETTORE GENERALE VERIFICHERA’ LO “STATO DI SALUTE” DEI PRESIDI DI PETRALIA SOTTANA, TERMINI IMERESE, CORLEONE E PARTINICO
Prenderà il via domani da Petralia Sottana un programma di ricognizione, riqualificazione e rilancio dell’assistenza ospedaliera nei Presidi della provincia dell’Asp di Palermo. Uno staff di tecnici guidato dal Direttore generale dell’Azienda sanitaria, Antonino Candela, valuterà il funzionamento delle attrezzature, la qualità dei servizi offerti e gli eventuali interventi strutturali o organizzativi da apportare.

sabato, agosto 23, 2014

Ecco il Decreto ingiuntivo dell'Ato rifiuti al Comune di Corleone!

La prima pagina del decreto ingiuntivo
Questa è l'interrogazione presentata dal gruppo Pd per fare chiarezza sul decreto ingiuntivo dell'Ato rifiuti e per dare suggerimenti all'amministrazione al fine di ridurre il danno. Probabilmente non ci ascolteranno, ma noi il nostro dovere nei confronti dei nostri concittadini dobbiamo farlo! 
Pubblichiamo integralmente il DECRETO INGIUNTIVO DELL'ATO RIFIUTI affinchè i nostri lettori possano approfondire il problema. Come si vede, questo decreto viene da lontano perchè da lontano vengono i debiti accumulati dal comune di Corleone nei confronti dell'Ato. A cominciare da quando il sindaco Nicolosi fece assumere in maniera clientelare tanti suoi "amici" (l'attuale sindaco Lea Savona in testa!)sioni amministrative. Non servono a niente, ma intanto dobbiamo pagare loro il lauto stipendio (+ 30% rispetto al contratto dei dipendenti comunali...). E poi i debiti si sono accumulati negli anni perchè mai contestati. Da mesi si sarebbe potuto procedere a definire attraverso un confronto Ato-Comune il debito ed accedere così al mutuo ventennale senza interessi previsto da una legge regionale. Ma il sindaco e l'assessore Barbaro non l'hanno fatto, col rischio adesso che il comune possa andare in dissesto finanziario. Ma perchè non prendono atto di essere dei dilettanti sprovveduti e si dimettono, riducendo il danno per i cittadini? Leggiamo l'interrogazione del Pd, leggiamo il decreto ingiuntivo... E poi, se volete, li commentiamo... (d.p.)
LEGGI IL DECRETO INGIUNTIVO

Lercara Friddi “Nei luoghi delle antiche miniere”


Argano castelletto-zolfare di Lercara
Nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica” si terrà mercoledì 27 agosto 2014 a Lercara Friddi una giornata “Nei luoghi delle antiche miniere”. Si inizia alle ore 10,00 con la visita guidata al Museo Civico, ospitato all’interno dei locali della Biblioteca Comunale “Giuseppe Mavaro”, dove è possibile visitare la Sezione dedicata al mondo minerario (oltre alla Sezione Archeologica dove sono custoditi pezzi di grande valore scientifico alcuni dei quali rappresentano un unicum, per lo stile e la tipologia, e l’esposizione permanente del “costume nel pupo”). A seguire, all’interno della sala convegni della Biblioteca, conversazione su: “La storia delle miniere di zolfo di Lercara Friddi”. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica, interverranno gli studiosi Salvatore Loforte e Pippo Furnari. Alle ore 13,00 presso un ristorante locale è previsto il “Pranzo del minatore” con le spiegazioni enogastronomiche dell’esperto Mario Liberto. Alle ore 15,30 inizio del percorso turistico minerario (Colle Madore, Centrale Elettrica e Castelletto) accompagnato dallo studioso Pippo Furnari. La presentazione è a cura di Miriam Cerami dell’Associazione SiciliAntica. Per informazioni e prenotazioni Tel. 320.0950529

venerdì, agosto 22, 2014

L'interrogazione del PD di Corleone sul Decreto ingiuntivo di oltre 4 milioni di euro dell’Ato rifiuti contro il Comune

Il testo dell'interrogazione
I sottoscritti consiglieri comunali
PREMESSO CHE con Ricorso per ingiunzione di pagamento con richiesta di immediata esecutività dello scorso 4 aprile l’ATO Belice Ambiente Spa in liquidazione – ATO PA2 – ha chiesto al Tribunale di Palermo di ingiungere al Comune di Corleone il pagamento immediato della somma di € 4.168.309,38 per debiti pregressi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
DATO ATTO CHE il Tribunale di Palermo, con decisione del giudice unico in data 22 maggio 2014, ha ingiunto al Comune di Corleone di pagare la predetta somma di € 4.168.309,38, riconoscendo fondato il ricorso dell’Ato Belice Ambiente Spa, oltre alle spese legali del provvedimento pari ad € 6.581,19, entro 40 giorni dalla notifica avvenuta lo scorso 3 luglio;
RILEVATO CHE solamente per la chiusura estiva dell’attività giudiziaria la scadenza dell’esecutività è stata spostata a fine settembre 2014;

A Salemi il diario di un socialcomunista siciliano di Nicola Cipolla


La mozione del PD per salvare il Centro Regionale di Recupero della Fauna Selvatica di Ficuzza

Il testo della Mozione del Pd
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CORLEONE
PREMESSO CHE il Centro Regionale di Recupero della Fauna Selvatica (C.R.R.F.S.) di Ficuzza, nato dalla collaborazione tra l’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana e la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli, con lo scopo di creare in Sicilia una struttura ospedaliera per la cura, la riabilitazione e la reintroduzione in libertà della fauna selvatica ferita o comunque bisognosa di cure, grazie alle sue strutture ampie e funzionali, alle sue attrezzature moderne e al suo personale altamente qualificato, è diventato punto di riferimento per tutta la Regione siciliana;
CONSIDERATO CHE questo Centro è stato riconosciuto dalla L.R. 33/97 - Art.6 - D.A. del 17/12/1997 (Art. 6, comma 6);
DATO ATTO CHE presso il CRRFS di Ficuzza, in questi anni, sono stati ricoverati diversi animali, tra cui 5 Aquile reali, 4 Aquile del Bonelli, 4  Capovaccai, 6  Grifoni, 1  Avvoltoio monaco, 2 Aquile anatraie maggiore, 3 Aquile anatraie minore, 11 Bianconi, 2 Falchi sacri, 4 Falchi della

mercoledì, agosto 20, 2014

Ficuzza, l'anniversario dell'assassinio del colonnello Russo e dell'ins. Costa

Anch'io stamattina sono stato a Ficuzza a rendere omaggio al colonnello Giuseppe Russo e al suo amico Filippo Costa, assassinati dalla mafia "corleonese" il 20 agosto 1977. E c'ero anche il 20 agosto 1982, quando a ricordarli era venuto a Ficuzza il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa e il ministro dell'interno Virginio Rognoni. Il 3 settembre ricorderemo Dalla Chiesa anche a Corleone con l'Arma dei carabinieri, la coop lavoro e non solo e i volontari dei campi antimafia. Pubblico il bell'articolo che il mio amico Cosmo Di Carlo ha scritto stamattina sul GdS (dp).

Corleone, la V edizione del premio di poesia: letteratura e cinema protagonisti dell’estate

Dal 22 al 24 Agosto la quinta edizione del premio di poesia Animosa Civitas Corleonis: tra le piazze più suggestive del centro storico di Corleone una kermesse di cinema e letteratura, tra proiezioni, letture e mostre. Protagonisti: il regista Giuseppe Di Bernardo, l’attrice Silvia Martorana Tusa, gli scrittori Giorgio D’Amato, Federico Orlando, Aldo Penna e Franco Blandi. L’evento, a cura dell’associazione Corleone Dialogos, in collaborazione con il Comune di Corleone e con il patrocinio di Cineletterando-Sciaccafilmfest, si aprirà venerdì 22 agosto alle 18.30 con la presentazione di Il Palazzo dei re di Aldo Penna. Seguiranno letture a cura del blog letterario Apertura a Strappo e la proiezione dei documentari Margherita (di Alessandro Grande) e La voce del corpo (di Luca Vollo). Sabato 23 Agosto avrà luogo la premiazione dei vincitori dei premi di poesia “Animosa Civitas Corleonis” e “Giovanni Bonanno”, una serata dedicata alla riscoperta delle tradizioni e dedicata al tema della integrazione culturale in una terra che ha visto l’avvicendarsi e la convivenza di popoli e culture diverse. Il tema sarà ripreso e sviluppato anche nella serata di chiusura del 24 agosto con la proiezione dei cortometraggi Nel mare dove sono nata (di Chiara Bondi e Isabel Achaval) e Viaggio a Lampedusa (di Giuseppe di Bernardo). Per tutto il weekend sarà possibile visitare la mostra di Riccardo Mannelli, a cura di Vito Maggio, dal titolo Straparlando. Mannelli ritrae gli scrittori.  

Corleone, campi di lavoro antimafia: il primo giorno dei nuovi volontari

Il gruppo dei nuovi volontario del campo antimafia
Diario da Corleone, 19 agosto 2014
La giornata è iniziata con la traumatica sveglia e con la consapevolezza, l’entusiasmo, la paura e il coraggio di dover affrontare una giornata di lavoro che consisteva nel raccogliere i pochi pomodori maturi e successivamente sistemare le piantine impregnate di zolfo. Alla fine della mattinata ci siamo ritrovati puzzolenti di sudore e di zolfo. Dopo una soddisfacentissima  doccia ci siamo concessi un appagante pranzo preparato dai soci dello Spi Cgil. Finita la “siesta” Calogero ci ha raccontato della nascita della Cooperativa Lavoro e Non Solo, dei suoi progressi e delle sue difficoltà.

A Ciminna la più grande mostra fotografica dedicata al “Gattopardo”, il film capolavoro di Luchino Visconti

Fuoriscena Gattopardo: Il Principe e la moglie
nella chiesa di Donnafugata-Ciminna
Visconti che “spiega” a Burt Lancaster come aggredire Ciccio Tumeo, lo stesso regista che spruzza sul viso di Rina Morelli, nelle vesti della Principessa Maria Stella Salina, moglie di don Fabrizio, del borotalco per far apparire ancora più “realistico” il lungo viaggio in carrozza della  Famiglia Salina per raggiungere Donnafugata. E ancora la costruzione dello scenografico palazzo del Principe o la famiglia Salina nella chiesa madre di fronte una miriade di riflettori e operatori. Sono alcune delle trecento foto, di cui cento totalmente inedite, che verranno esposte sabato 23 agosto 2014 a Ciminna nella Piazza Matrice. La mostra fotografica dal titolo “Il set del Gattopardo in 300 immagini” verrà inaugurata, alle ore 19,00, da Paolo Calabrese, Presidente del Senato Accademico della “Accademia Internazionale Amici della Sapienza”, e da Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica.

Attivato a Bagheria il primo ambulatorio territoriale di “terapia del dolore”

Le prestazioni sono prenotabili attraverso il Cup
Per la prima volta in Sicilia, un’Azienda Sanitaria realizza un Ambulatorio territoriale per la “Terapia del dolore”. La struttura, che si trova nei locali a primo piano del Poliambulatorio di via Mattarella a Bagheria, è stata attivata questa mattina dal Direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonino Candela, alla presenza del Direttore sanitario, Giuseppe Noto e del Direttore del Distretto 39, Luigi Lo Giudice. L’Ambulatorio si occupa del “dolore acuto e del dolore cronico”. “C’è la necessità di capillarizzare i servizi realizzando una rete territoriale che vada sempre più incontro alle esigenze dei cittadini – ha spiegato Candela – l’Ambulatorio di Terapia del dolore di Bagheria, che può contare su professionalità di valore, sarà al servizio di un comprensorio di circa 100 mila persone.

Palermo, morti sul lavoro. La Fillea-Cgil chiede misure urgenti al Prefetto

La Fillea-Cgil sollecita alla prefettura la costituzione di un comitato provinciale per la sicurezza nei cantieri per individuare misure contro il lavoro nero
Palermo 20 agosto 2014 – Un appello pubblico al prefetto perché convochi un Comitato provinciale per la sicurezza sul lavoro. E’ questa la richiesta avanzata dalla Fillea Cgil di Palermo, resa ancora più urgente  dopo l’incidente di ieri in cui ha perso la vita un operaio a Gangi e da un  bollettino di morti sul lavoro in continuo aumento in Sicilia:  oggi  la nuova disgrazia  dell’edile precipitato  dall’inpalcatura a Floridia, lunedì l’altro operaio morto a Canicattì.

venerdì, agosto 15, 2014

Corleone, il diario dal campo di lavoro antimafia: Diretta tv Telejato e poi il viaggio a Cinisi

Negli studi di Telejato...
Eccoci qua… appena svegli, più o meno tutti, ore sette del mattino… sappiamo già che la giornata odierna sarà diversa dalle altre… non solo lavoro dei campi ma anche pullman e viaggio per pochi kilometri verso le città di Partinico e Cinisi. Continuiamo quindi il lavoro di spostamento delle pietre dal terreno coltivabile, essendo consapevoli di dover lavorare oggi solo per poche ore e fare le fortune dei ragazzi che seguiranno nelle attività del campo... quasi tutto il terreno è stato pulito e si lavorerà ancora un giorno prima delle ferie di ferragosto  e della infelice partenza: pur lavorando nei campi, riusciamo noi ragazzi  a ritagliarci spazio e tempo per stare assieme e rallegrarci.

Per Simone, Andrea, Raffaele e tanti altri fotografi caduti

ALBERTO STABILE
LORO non cercano gli hotel a cinque stelle, perché di soldi in tasca, anche quando partono con un incarico da un giornale o un’agenzia, ne hanno pochi. La sera non tirano tardi al bar dell’albergo, semmai qualche birretta in camera, perché l’indomani mattina presto sono già in giro dove succedono le cose e sperano sempre che le cose succedano con la bella luce del mattino. Se succedono nel resto della giornata quasi sempre è fatica sprecata. Non parlano troppo i fotografi, non raccontano le loro gesta professionali, o i loro problemi familiari come tendono a fare quasi tutti i reporter di guerra, o di crisi. In compenso, sanno ascoltare.

lunedì, agosto 11, 2014

Un viaggio tra cronaca e storia, per onorare la memoria di Filippo Intili ed Andrea Raia

Al cimitero di Caccamo sulla tomba di Intili
di DINO PATERNOSTRO
A Caccamo non c’era nessun familiare di Filippo Intili alle iniziative dello scorso 7 agosto per ricordare il sindacalista e dirigente comunista, che la feroce mafia di don Peppino Panzeca assassinò proprio 70 anni fa in contrada Piani Margi. Non c’era nessuno perché in questi lunghi settant’anni la compagna di Intili, Giuseppa Campisi, e i loro tre figli Benedetto, Antonina e Giovanni sono tutti morti. Ma c’era l’amministrazione comunale, col sindaco Andrea Galbo, diversi consiglieri, l’associazione “Caccamo domani”, i giovani del circolo Pd, che hanno suggerito l’iniziativa. E poi c’era lei, l’ospite d’onore, Vera Pegna, arrivata appositamente a Caccamo, dove negli anni ’60 era stata la prima consigliera comunista donna. E in quegli anni difficili, lei “straniera”, era riuscita a contrastare la mafia, fino al punto di far togliere dalla sala consiliare la poltrona riservata al boss Panzeca. C’ero anch’io, invitato dal sindaco, da Vera e dai giovani del circolo Pd, perché ho ritenuto doveroso (e gratificante) essere presente all’iniziativa per ridare memoria e dignità ad una vittima dimenticata della mafia come Filippo Intili.L'ALBUM DEL VIAGGIO A CACCAMO / L'ALBUM DEL VIAGGIO A CASTELDACCIA

domenica, agosto 10, 2014

Padre Giovanni Calcara: "Filippo Intili è un crocifisso della storia"

Padre Giovanni Calcara pronuncia il suo discorso
Discorso, pronunciato prima della benedizione del “memoriale” a ricordo di Filippo Intili, fatto erigere dall’Amministrazione Comunale, in c.da Piani Margi (Caccamo)
Siamo qui riuniti per riflettere e pregare. Per ricordare un uomo, il nostro fratello Filippo Intili, trucidato per mano della mafia di Caccamo, proprio in questo luogo il 7 agosto 1952 (62 anni fa), a 51 anni. Cosa chiedeva? Il rispetto della legge. Dio ci ha creati liberi, ci ha donato una dignità e la libertà che non può essere violata da nessuno, per nessun motivo. “L’uomo vivente è la gloria di Dio” ci insegna S. Ireneo. Quindi offendere la dignità dell’uomo, privarlo dei suoi diritti naturali, ucciderlo non è solo un peccato contro l’umanità, ma è un peccato contro Dio. “Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati”. Per questo è morto Filippo Intili, per questo ha versato il suo sangue. Per una causa giusta che, gli rende onore: Egli è un crocifisso della storia.

La direzione PD di Corleone: "Il Centro di recupero della Fauna Selvatica di Ficuzza va salvato"

Il Centro Regionale di Recupero della Fauna Selvatica (C.R.R.F.S.) di Ficuzza, che nasce dalla collaborazione tra l’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana e la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli con lo scopo di creare in Sicilia una struttura ospedaliera per la cura, la riabilitazione e la reintroduzione in libertà della fauna selvatica ferita o comunque bisognosa di cure, rischia seriamente la chiusura a causa dei tagli dei finanziamenti della Regione Siciliana. Il CRRFS di Ficuzza, grazie alle sue ampie e funzionali strutture, alle sue moderne attrezzature, ed al suo personale altamente qualificato è il punto di riferimento per tutta la Regione. Per questo il Centro è stato riconosciuto dalla L.R. 33/97 Art.6 -D.A. del 17/12/1997 (Art. 6, comma 6).

Corleone, sul bimbo conteso ci scrive la mamma

Gentile Direttore,

con riferimento a quanto scritto sul suo quotidiano on line dal sig. Luca Gambaro a proposito della vicenda di cui al precedente articolo “ Bimbo conteso a Corleone “, la prego di volere pubblicare questo mio scritto. Esso vuole essere una garbata risposta a quanto affermato dal mio ex consorte ed è dettato esclusivamente dal dovere morale, che sento forte in me, di fare ogni sforzo per contribuire al ripristino della verità dei fatti. Il sig. Gambaro si è sbizzarrito in una fantasiosa e, per certi versi farneticante, ricostruzione delle dolorose vicende che hanno visto e vedono coinvolto, suo malgrado, mio figlio Alessandro. Ritengo legittimo che ognuno dia di un fatto la propria versione ed interpretazione, ma ci sono fatti che, per la loro intrinseca evidenza oggettiva, esigono una univoca loro narrazione.

Quando finisce una favola...

 
Vale più un senato non elet­tivo o una rica­duta del paese nella reces­sione? La poli­tica di imma­gine cara a Renzi riceve dai dati Istat un sonoro schiaffo, dopo le figu­racce della riti­rata sulla riforma — che già non poteva dirsi epo­cale — della PA, e della fal­lita pro­messa di allar­gare la pla­tea per gli 80 euro in busta paga. Come si poteva pre­ve­dere, non sono bastati quasi 8000 emen­da­menti a fer­mare i rifor­ma­tori a ogni costo.