venerdì, giugno 27, 2014

Corleone, il Pd e i cittadini fanno "il miracolo": il sindaco sospenderà le bolletteTarsu!

Lo scatenato intervento del sindaco Savona
CORLEONE - E' stata una lunga maratona quella di ieri sera al consiglio comunale di Corleone. Ma tanti importanti obiettivi a favore dei cittadini sono stati centrati, grazie alla determinazione dei consiglieri del PD e alla presenza di un pubblico attento e partecipe! Partiamo dal risultato più importante: la gestione dei rifiuti. Il consiglio comunale ha approvato l'ordine del giorno presentato dal PD (i consiglieri Macaluso, Scianni e Bruno si sono astenuti), che chiedeva la sospensione delle bollette Tarsu 2013 per effettuare una attenta e rigorosa verifica, la revoca delle delibere della Giunta municipale n. 266 e n. 267 dell'11.12.2013, con cui si è esternalizzato il servizio di accertamento e riscossione dei tributi, la gestione diretta del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la riattivazione della piccola discarica di Ponte Aranci, il completamento del Centro di trattamento dell'umido a Bisacquino. Il sindaco Savona, intervenendo, ha detto che avrebbe sicuramente revocato le due delibere "illegittime" perchè di competenza del consiglio ed avrebbe anche sospeso le bollette. Si è impegnata anche a portare in aula una proposta per la gestione dei rifiuti.

Un altro obiettivo centrato è stato l'approvazione (all'unanimità) dell'ordine del giorno sull'acqua pubblica. Non sappiamo se da oggi il sindaco si attiverà davvero per riacquisire la gestione del servizio idrico, perchè in consiglio ha fatto un discorso equivoco: voglio l'acqua pubblica, ma me lo deve dire chiaramente la legge, che però non c'è, abbiamo il depuratore che non funziona, ecc. Tutte scuse che vanno contro gli interessi dei cittadini. La verità è che dal 1° luglio il servizio idrico non sarà più gestione da nessuno perchè APS è fallita e tutte le proroghe di gestione sono scadute. Lo stesso assessore regionale all'energia, acqua e rifiuti, Salvatore Calleri, che il PD ha incontrato, ha suggerito - in attesa della legge che l'Ars sta discutendo - di riprendere la gestione delle reti. D'altra parte, già adesso il comune interviene per le riparazioni. Tanto vale gestirle anche formalmente e potere incassare anche la tariffa che adesso incassa l'Ato idrico.
Il vigile urbano "scatena" piazza Garibaldi...
Ma la seduta di ieri sera era iniziata con un fuori programma: la furiosa protesta di tanti commercianti del centro storico contro l’improvvisa e integrale chiusura al traffico di piazza Garibaldi, la piazza dove insistono i due palazzi municipali. Una chiusura improvvisata, voluta dal sindaco e dell’assessore (si dice ancora per qualche giorno) Calogero Di Miceli, ma illegittima, tanto che durante il dibattito in consiglio i vigili urbani sono stati costretti a rimuovere la catena. Uno spettacolo farsesco, che si commenta da solo.
E come se non bastasse, all’osservazione dell’opposizione che il personale comunale non viene utilizzato in maniera adeguata, tanto che la villa resta chiusa e quando si apre è piena di rifiuti (come d’altronde l’intero paese), il sindaco ha replicato: “col personale non ci posso (sic!), ho fatto una riunione alla quale ha partecipato anche fra Benigno, che è un esorcista, ma nemmeno lui ci ha potuto…”. Come dire, gli impiegati sono peggio dei diavoli. Senza parole! Ma le accuse contro gli impiegati non sono finite. Savona ha accusato alcuni di loro di avere trasformato gli uffici comunali in vere e proprie “garconierre”. Parole in libertà? Gossip incontrollabili? O cosa? A memoria nostra, in un’aula consiliare (sicuramente nell’aula consiliare del comune di Corleone) mai si erano sentite cose simili. Bisognerà vedere cosa faranno adesso i dipendenti comunali, che vedono ogni mese a rischio il pagamento dei loro stipendi. Incasseranno accuse e sospetti boccacceschi o passeranno all’attacco tramite un pool di legali?

I cittadini presente al consiglio comunale
Che dire, infine, della nuova giunta? Da circa un mese si erano dimessi gli assessori Giuseppe Giandalone e Ciro Schirò, che l’altro ieri sono stati sostituiti dal consigliere ex Udc Vincenzo Macaluso e dal sig. Giuseppino Scianni, dirigente di un patronato sindacale e di un’associazione di consumatori. A quanto si dice, fra qualche giorno, dovrebbe dimettersi pure Di Miceli per far posto a Mario Lanza del gruppo “Mi ci vedo”, che a sua volta si dimetterebbe da consigliere comunale per far posto a Renato Di Miceli in consiglio. Un gioco ad incastro, il cui unico scopo – dicono i bene-informati – è quello di mettere insieme (‘ncucchiari, in dialetto) undici consiglieri su venti, per dare uno straccio di maggioranza al sindaco Savona. Di questi tre nuovi assessori (due già nominati e il terzo in  pectore) i primi due vengono dall’area politica ex Mpa-Udc, che sostenevano Pippo Cipriani nelle ultime elezioni amministrative del maggio 2012, mentre il terzo dall’area “Mi ci vedo”, che fa riferimento all’ex sindaco Nino Iannazzo. Sia i primi due che il terzo con questa operazione hanno rotto con i gruppi di riferimento, che restano invece all’opposizione. Portano “in dote” a Savona il sostegno dei consiglieri Roberto Scianni, Vincenzo Macaluso, Gaetano Lupo e Renato Di Miceli. Quanti degli attuali consiglieri che sostengono il sindaco prenderanno le distanze a seguito di questa operazione non è dato di sapere. Almeno finora. Ma questi sono problemi della politica, che poco o nulla interessano i cittadini, i quali invece vorrebbero conoscere il progetto di città che ha in mente la giunta Savona e i consiglieri che la sostengono. Su questo, però, loro sono muti come pesci (dp).

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