venerdì, marzo 07, 2014

Palermo, domani il premio "Donnattiva" a Martina Giangrande e Caterina Chinnici

Sarà premiata anche Germana Noemi Altese (al centro)
Si aprirà domani pomeriggio (Venerdi’ 7 Marzo), alle ore 18.00, presso la sede del Circolo degli Ufficiali di Palermo in Piazza Sant’Oliva n. 25, la XIII Edizione del Premio "Donnattiva" nel corso della quale saranno conferiti due premi speciali alla giovane MARTINA GIANGRANDE, figlia del vicebrigadiere Giuseppe Giangrande, ferito il 28 aprile scorso davanti a Palazzo Chigi, e al Giudice CATERINA CHINNICI, autrice del libro “E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte”, che parla dei suoi ricordi del padre Rocco, magistrato ucciso dalla mafia nel luglio 1983. Nel corso della manifestazione, ideata dalla giornalista Ina Modica, saranno assegnati altri 13 premi a donne che si sono contraddistinte per il loro impegno e professionalità. Tra le premiate di questa edizione vi sono: il console degli Stati Uniti BARBARA CUCINELLA, il prorettore dell’Università di Messina DANIELA BAGLIERI, la giornalista-scrittrice AMELIA CRISANTINO, il vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti TERESA DI FRESCO, la giornalista CLARA DI PALERMO, l’imprenditrice TERESA DI STEFANO, il sergente ELISABETTA GATTA, il dirigente medico MARIA GIOIA, la conduttrice GERMANA NOEMI ALTESE, la dirigente bancaria SERAFINA CALAMO' , la giornalista CINZIA GIZZI, la responsabile comunicazione Poste Italiane- Sicilia MARIA GRAZIA LALA e l’attrice ALBA PARRINO.
Nel corso della cerimonia verrà consegnata una targa all’Associazione "Millecolori Onlus" per la istituzione della Rete Regionale Antiviolenza “Lia Pipitone”, di cui l’associazione "Donnattiva" è partner. A seguire, sarà eseguito un brano tratto dall’opera drammatica “STALKING” composta dal maestro Corinne Latteur, con versi del maestro Gaspare Miraglia, che parla della storia di una donna, Luisa, infelice e tormentata da un consorte violento e persecutore. Successivamente, si esibiranno il tenore Fabrizio Corona e il soprano Maria Francesca Mazzara, con il brano "Tace il labbro", tratto dall’operetta “La vedova allegra” di Franz Lehar.

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