sabato, febbraio 01, 2014

Elezione segretario regionale Pd. Lettera della candidata Antonella Monastra

IN VISTA DEL VOTO delle/degli ISCRITTE/I per le candidature a SEGRETARIA/O REGIONALE del PARTITO DEMOCRATICO, Antonella Monastra ha inviato questa lettera che pubblichiamo:
Carissime e Carissimi, sento il bisogno di presentarmi e questa lettera è un modo per farlo dato che non tutti mi conoscono. Sono palermitana ed ho 57 anni, un marito e due figli adolescenti, e sono ginecologa consultoriale della Sanità Pubblica. Sono  consigliera comunale dal 2001, “indipendente di sinistra” sino al mio tesseramento del giugno 2013; mi sono avvalsa della mia intensa esperienza professionale  che mi ha messa a confronto con campioni della più svariata e assortita umanità, da cui ho molto appreso avendo avuto come palestra piccoli centri dell'entroterra siciliano e i quartieri più degradati di Palermo.


Sono sempre stata piuttosto insofferente alle divise di partito, ma da giovanissima ho militato nella FGCI e in seguito nel PCI di Enrico Berlinguer,  iscritta per anni nella sezione Ho Chi Minh del quartiere popolare Borgo Nuovo di Palermo. Ho fatto parte del Comitato Centrale regionale,  delegata anche al Congresso regionale che trasformò il Pci in Pds, dalle cui evoluzioni successive presi  le distanze considerando che la politica più utile fosse quella della mio essere medico delle donne sul territorio. Per la mia storia e la mia attività mi fu proposta da Rifondazione Comunista la candidatura al Consiglio Comunale di Palermo alle amministrative del 2001. Accettai e fui eletta insieme al capolista Giuseppe Di Lello, a quel tempo eurodeputato (nonché ex magistrato del pool antimafia del giudice Falcone) che mi guidò nei primi passi incerti da Consigliera neo eletta. Nel 2007 fui ricandidata in qualità di referente locale della LiberAssociazione,  nella lista Rifondazione- Sinistra Europea risultando l'unica eletta di quella lista. 
Quel momento storico  coincise con l'inizio dello sgretolamento di tutte le realtà politiche, partitiche e non, della sinistra radicale. 
Durante i dieci anni in Consiglio Comunale a Palermo - nel periodo del "sessantuno a zero" - ho avversato caparbiamente le giunte di centro destra del Sindaco Diego Cammarata, lavorando nelle sedi istituzionali  e sul territorio per garantire l’accesso ai diritti  per le fasce più svantaggiate di cittadini e cittadine italiani/e e migranti nell’imprescindibile cornice dell’antimafia sociale. Mi sono battuta in consiglio comunale per la pace, la qualità di vita e dei servizi, la sostenibilità ambientale e i beni comuni come l’acqua (sono socia fondatrice di Liberacqua), la finanza etica promuovendo la diffusione della cultura che ha portato alla nascita ed al radicamento di Banca Etica in Sicilia. 
Sul territorio ho animato e promosso la nascita di diverse associazioni e coordinamenti su svariate tematiche con particolare attenzione per le politiche di genere, affrontando soprattutto il tema della violenza maschile sulle donne, il riequilibrio della rappresentanza di genere, il diritto alla salute delle donne, in difesa della legge 194 e dei Consultori Familiari. Ho sostenuto  i diritti dei soggetti con diverso orientamento sessuale, collaborando costantemente con il movimento GLBTQ, sostenendo la lotta per i "Beni Comuni" . Sin dal 2002 sono stata accanto al “Comitato di lotta per la casa 12 Luglio” del quale ho sostenuto le azioni di lotta, tra cui l'occupazione non violenta  per venti giorni dell'Aula Consiliare insieme a una ventina di famiglie di senza casa (esperienza raccontata dal docufilm di Stefano Savona "Palazzo delle Aquile" pluripremiato all'estero e in Italia  http://www.filmitalia.org/film.asp?lang=ita&documentID=60599) affiancando la lotta con un’intensa attività istituzionale e di proposta politica per il superamento dell’emergenza abitativa anche attraverso l’assegnazione di immobili confiscati ai mafiosi. 
All'inizio del 2012 mi sono candidata alle primarie per il candidato Sindaco di Palermo del centro sinistra. Alle elezioni a Sindaco ho poi sostenuto lealmente il vincitore delle primarie, oggi deputato regionale del Pd Fabrizio Ferrandelli, e sono stata eletta per la terza volta consigliera comunale, capolista della lista civica Ora Palermo appoggiata da un cartello di associazioni. 
La mia scelta di entrare lo scorso anno nel Partito Democratico dopo anni di "militanza" indipendente dentro e fuori le Istituzioni è legata al momento drammatico in cui versa l'Italia. La terribile crisi economica le cui ricadute  sociali attanagliano milioni di persone, la crisi della democrazia, gli attacchi alla Costituzione mi hanno indotto a pensare che fosse ora di assumere una responsabilità politica più corposa e meno localistica abbandonando, senza rinnegarle, le mie posizioni "esterne" alle forze politiche strutturate. Non é stato un passo facile per me e per la mia storia ma il progetto di rinnovamento del Partito Democratico e di  fondazione di una Sinistra moderna e vincente delineato da Fabrizio Barca mi ha attratta, convinta anche del fatto che un  Partito non personale  e realmente popolare, grande come il Pd e dunque ancora ben strutturato e diffuso capillarmente sul terriotrio, abbia delle enormi potenzialità. Nominalmente collocato a sinistra, di fatto ha completamente smarrito la sua appartenenza diluendola con l'illusione di acquisire aree politiche più moderate. Io credo invece che sia arrivato il momento di promuovere all'interno di questo grande partito istanze che sino ad ora sono rimaste fuori o sono state marginali nell’agenda politica del PD come i diritti inalienabili e diritti civili, la salute pubblica, la green economy, la sostenibilità ambientale a partire da un corposo Piano di messa in sicurezza del fragile territorio siciliano tramite tecnologie verdi, un turismo sostenibile incentrato sulla valorizzazione e lo sviluppo locale dei territori, i beni comuni, dall’acqua alla scuola pubblica, la finanza etica, le politiche per i migranti e per la pace, le politiche di genere, queste ultime a partire dalla vita interna del partito stesso. Tutti temi che hanno rappresentato per anni la mia pratica politica nei movimenti e nelle istituzioni e che mi hanno anche fatto incontrare ultimamente la proposta politica di Pippo Civati che ho sostenuto con convinzione alle Primarie dell’8 dicembre scorso nella sua candidatura a Segretario Nazionale del Pd  e nel cui listino sono stata eletta all’Assemblea Nazionale del PD.

Ho accettato di candidarmi per la carica di Segretaria Regionale “per cambiare genere” come dice lo slogan che abbiamo scelto. Cambiare genere non solo in quanto donna ma cambiare genere di politica. Voglio costruire, insieme a voi, un partito di Sinistra plurale e molteplice che deve cambiare aggregando tutt* sui contenuti e non sui leader e sugli apparati inamovibili. Come? Con metodo e democrazia. Le proposte avanzate da Barca per la riorganizzazione e la rinascita del “PARTITO NUOVO” (e non un nuovo Partito) della sinistra italiana  mi sono sembrate la strada da seguire ed un percorso da condividere. Così come la proposta di Pippo Civati che immagina un Partito “che studi e che progetti”, un partito che recuperi fiducia attraverso la semplicità delle regole e la trasparenza dalla gestione dei bilanci alla gestione delle tessere; che  promuova le persone competenti e capaci a prescindere dall’appartenenza ad aree e correnti. Un Partito credibile perché alle parole corrispondono fatti. Ci dice ancora Civati “la struttura, il modo di essere del PD non può riguardare soltanto gli iscritti, ma deve essere immediatamente rivolto a chi è fuori dall’organizzazione e dalla politica”. 
Penso che dalla mia storia si possa cogliere come la mia pratica politica di questi anni, seppure in una dimensione locale, stia fortemente nel solco di Barca e di Civati. Il mio attuale percorso, difatti, oltre ad essere legato ad una riflessione individuale, nasce anche da un confronto serrato e continuo con moltissime persone e associazioni che in questi anni mi hanno seguito politicamente, come il movimento "liquido" delle Sedie Volanti e molti altri ed altre,  che mi hanno accompagnato e sostenuto nella candidatura a Sindaca di Palermo alle primarie del Centro Sinistra. Donne e uomini che rimangono "sulla soglia" ed hanno voglia di capire e confrontarsi proprio a partire dalle riflessioni di Barca e di Civati.
Alcun* entreranno come me nel PD probabilmente, altr* no. Quello che conta però è dare un segnale politico forte per il bene del Partito e della nostra Regione che vive una intensa  crisi politica economica e sociale. Crisi che va affrontata come opportunità di trasformazione e di crescita. Per questo è irrinunciabile lanciare una sfida ed aprire uno spazio politico attivando un confronto onesto e leale tra chi ci sta, chi ci potrebbe stare e chi non ci starà, ma ugualmente ha voglia di cambiare le cose a sinistra e costruire proposte innovative per il risanamento e il rilancio della Regione, alla vigilia della possibile attribuzione di nuove e differenti competenze   che la nuova legge elettorale determinerà.

Antonella Monastra
www.antonellamonastra.it

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