lunedì, gennaio 20, 2014

Ribaudo (Pd): "Renzi ha commesso un grave errore a trattare con un pregiudicato..."

Franco Ribaudo
ROMA 20 GEN. – “Ritengo che Matteo Renzi abbia commesso un grave errore politico: la nuova legge elettorale doveva essere discussa prima all’interno del partito che guida, poi con gli alleati di governo e, infine, con tutti gli altri partiti che intendono dare il proprio contributo in Parlamento. Iniziare da Berlusconi, avere avuto la fretta di rimetterlo in campo e di riconoscerlo ancora quale interlocutore credibile è stato sbagliato, sia perché il leader di Forza Italia è un pregiudicato in attesa che i giudici gli dicano dove deve trascorrere i prossimi anni della sua vita, ma soprattutto perché rimane il nostro principale avversario, sul quale grava la responsabilità politica di avere portato il nostro paese sull’orlo del baratro, dopo venti anni di malgoverno di centrodestra. Non dimentichiamo, inoltre, che solo qualche mese fa ha tentato, in tutti i modi, di far cadere il Governo Letta per questioni esclusivamente personali. E’ questo il cambiamento di verso che ci dobbiamo aspettare?”.
E’ quanto dichiara in una nota il deputato del Pd Francesco Ribaudo, membro della commissione Finanze alla Camera. E aggiunge: “Renzi dice di avere proposto a Berlusconi tre modelli di legge per trovare la sintonia. Ma le tre proposte sono quelle di Renzi o del Pd? In realtà, il nostro partito ha già una proposta ufficiale di legge elettorale, che è stata votata e approvata dagli organi direttivi. Il segretario aveva, quindi, il dovere di proporla senza dare in pasto agli avversari queste nuove tre proposte senza alcuna paternità. Ritengo che la nuova legge elettorale debba rispondere a tre principi: la costituzionalità, anche in riferimento all’ultima sentenza della Corte Costituzionale; la doppia preferenza di genere, come ci chiedono gli elettori che vogliono l’abolizione del porcellum; e, infine, occorre che il nuovo sistema assicuri la governabilità e la rappresentanza. A questi tre principi credo che possa rispondere una legge proporzionale, con un secondo turno. Non c’è la necessità di imitare altri paesi europei: l’Italia ha dimostrato di non essere un paese bi-polarista ed è, quindi, sbagliato accanirsi nel ricercare altri sistemi di realtà diverse dalla nostra. Credo che sia più semplice creare un sistema elettorale nostro, pensato per le esigenze politiche e sociali della nostra Nazione”. E conclude: “Tutti riconosciamo la necessità di effettuare le riforme nell’interesse dell’Italia e non dei partiti. Sigliamo un patto di governo per il 2014, si dia vita ad un Letta bis che tenga conto della nuova situazione politica e si dia priorità alle esigenze delle fasce sociali più deboli della popolazione. Occorre un nuovo Governo con un nuovo programma per recuperare la fiducia dei cittadini”. 

Nessun commento: