mercoledì, gennaio 01, 2014

Corleone, approvato in maniera illegittima il bilancio 2013

L'intervento del sindaco Savona
Dal 1237, quando era stata rifondata da una colonia di lombardi provenienti dall’Oltrepò pavese; dal 1282, quando il Senato palermitano le concesse l’appellativo di “soror mea”, per avere coraggiosamente partecipato al fianco della città di Palermo alla guerra del Vespro, e più ancora dal 1556, quando l’imperatore Carlo V le diede il titolo di “animosa civitas”, mai la città di Corleone era scesa così in basso. Non si era mai manifestata, in una maniera così palese ed eclatante, l’incapacità e l’inadeguatezza della sua classe dirigente ai compiti cui viene chiamata per assicurare il governo della cosa pubblica. Il fondo è stato toccato lo scorso 27 dicembre, quando il sindaco Lea Savona ha trasmesso in presidenza la proposta di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, chiedendo al presidente del consiglio comunale Stefano Gambino di convocare in sessione straordinaria ed urgente il consiglio comunale entro il 31 dicembre per l’approvazione. Una richiesta “contra legem” perché la seduta per discutere ed approvare il bilancio di previsione dev’essere convocata almeno 15 giorni prima della data fissata per la riunione dell’organo assembleare. Una richiesta irricevibile, quindi. Ma il presidente Gambino, trasformatosi in “iper-responsabile” uomo delle istituzioni (gatta ci cova…),
ha immediatamente convocato la seduta per il 31 dicembre alle 15,30, arzigogolando un ragionamento da avvocato azzeccagarbugli, secondo cui il diritto dei consiglieri a fruire del termine di 15 giorni entrava in conflitto con l’interesse generale del Comune ad approvare il bilancio entro il 31 dicembre, per cui era il consiglio a dover decidere quale diritto fare prevalere. Un ragionamento che non sta né in cielo né in terra: la legge obbliga a rispettare il termine di 15 giorni ed il consiglio non può far altro che rispettarlo (oppure violare la legge). Il consiglio comunale di Corleone, col voto favorevole del presidente del consiglio Gambino e dei consiglieri Vintaloro, Nicosia, Labruzzo, Sorisi, Verga, Lanza, Di Miceli, Piazza, Bruno, Cancemi, Lupo e Macaluso (e l’astensione di Scianni), ha deciso di violare la legge e di ritenere valida la seduta convocata nei termini di 24 ore. A nome dei consiglieri del Pd, che avevano deciso di non partecipare ad una seduta ritenuta illegittima, ho dichiarato che non si poteva derogare ai termini previsti dalla legge, votando contro la sua validità. Quindi ho abbandonato l’aula.  
Ma, al di là della validità o meno della seduta, che bilancio hanno presentato Savona & Company? Un bilancio che fa acqua da tutte le parti, su cui i revisori avevano espresso “parere non favorevole”, modificato in extremis, in cambio della promessa che entro 60 giorni il comune avrebbe provveduto a definire in maniera certa i propri debiti e i propri crediti. Una ciambella di salvataggio, che non cambiava sostanzialmente la realtà di un bilancio senza nessuna certezza.
Incredibilmente, il sindaco Savona e l’assessore “super-tecnico” Marcello Barbaro, chiamato al capezzale dei conti del comune, hanno fallito tutti gli obiettivi. Non hanno messo in moto una decisa azione per eliminare le spese inutili o non necessarie, non hanno iniziato una seria lotta all’evasione e all’elusione fiscale (solo la fermezza dei consiglieri del Pd e degli altri consiglieri di opposizione è riuscita ad imporre il recupero dell’avasione/elusione Ici e l’abbassamento dell’Imu sulle seconde case dal 10,60 al 7,60, facendo risparmiare alle famiglie e alle imprese di Corleone la maxi-somma di 800 mila euro), non sono riusciti a portare in aula il bilancio entro il termine del 30 novembre previsto dalla legge, hanno imposto persino la violazione finale delle legge che prevede il termine di 15 giorni tra la convocazione e lo svolgimento della seduta. Se ci fosse un giudice a Berlino, le “carte” approvate la sera di S: Silvestro sarebbero tutte da annullare…
Il gruppo “Mi ci vedo”, che fa capo all’ex sindaco Iannazzo, fino al 31 sera all’opposizione, ha tuonato contro Barbaro (molto ma molto meno contro il sindaco che pure l’ha nominato), accusandolo di incapacità, facendone rilevare l’incompatibilità con l’incarico di di revisore dei conti presso l’Ato rifiuti Alto Belice Ambiente, e stigmatizzandone l’assenza (“Barbaro? È andato in vacanza in Croazia”, era il gossip che circolava…) . e infine chiedendo con veemenza al sindaco di revocargli l’incarico. E qui la fanta (?) politica sussurra che al suo posto potrebbe andare (udite, udite…) nientepocodimenochè l’ex sindaco Iannazzo. Ciò presupporrebbe il superamento della spaccatura nel centrodestra ed una rinnovata collaborazione Savona-Iannazzo, che ridarebbe al sindaco la maggioranza in consiglio comunale (12 consiglieri su 20). Ovviamente quelli di “Mi ci vedo” negano sdegnati e giurano che all’opposizione sono e all’opposizione resteranno. “Mi sono adoperato per consentire l’approvazione del bilancio – ha dichiarato Gambino – mosso soltanto da spirito istituzionale e per il bene della città”.  
Per la cronaca, gli allegati al bilancio sono stati approvati con i voti favorevoli degli otto consiglieri che fanno riferimento al sindaco (Vintaloro, Nicosia, Labruzzo, Sorisi, Verga, Di Miceli, Bruno e Lupo), e con l’astensione dei consiglieri del gruppo “Mi ci vedo” (Gambino, Piazza, Cancemi, Lanza), del consigliere Udc Macaluso e dell’indipendente Scianni.
Il bilancio, invece, è stato approvato sempre con gli otto voti dei consiglieri Vintaloro, Nicosia, Labruzzo, Sorisi, Verga, Di Miceli, Bruno e Lupo. Si è astenuto Macaluso. Mentre hanno votato contro Gambino, Piazza, Cancemi, Lanza e Scianni. I sei consiglieri del Pd (Paternostro, Schillaci, Siragusa, Cardella, Giarratana e B. Gambino) hanno deciso di non partecipare alla seduta, ritenuta illegittima.

(d.p.)

6 commenti:

Leoluca Criscione ha detto...

Matematica: Il bilancio è stato approvato con 8 voti favorevoli 1 astenuto e 5 contrari! Cioè con i voti dei 6 consiglieri (del Pd?) Paternostro, Schillaci, Siragusa, Cardella, Giarratana e B. Gambino, che hanno deciso (sbagliando, a mio giudizio) di non partecipare alla seduta, ritenuta illegittima... il bilancio non sarebbe passato!

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Perché Criscione mette il punto interrogativo (del Pd?) non si capisce. Vuole saperlo meglio dei consiglieri interessati se si sentono appartenenti al Pd?
Come fa un consigliere o un gruppo consiliare a partecipare ad una seduta ritenuta illegittima? Significherebbe legittimarla.
Il consiglio comunale ha tra i suoi compiti quello di esaminare ed approvare il bilancio, eventualmente modificandolo se non condivide quello proposto dalla giunta. L'obiettivo quindi non può essere quello di bocciarlo, ma di approvarlo con una procedura amministrativa legittima. Giorno 31 dicembre non c'era nessuna di queste condizioni, per cui i consiglieri che fanno riferimento al Pd hanno deciso di non partecipare alla seduta. È così difficile da comprendere?

Leoluca Criscione ha detto...

Consigliere Paternostro, come avevo fatto notare già precedentemente, "Criscione" ha messo il punto interrogativo (del Pd) SEMPLICEMENTE perché le elettrici e gl ielettori di Corleone NON hanno eletto ALCUN consigliere del Pd al Consiglio Comunale!! Bisogna essere politicamente onesti anche nei propri riguardi e non pretenderlo soltanto dagli altri! La nuova dicitura "i consiglieri che fanno riferimento al Pd" è piu corretta, man non rispecchia ancora la volontà di elettrici e elettori!
Grazie per la lezione di diritto in materia di "Corretto funzionamento di un Consiglio comunale". Per farlo capire anche ai quadrati coem me, comunque, bisognerebbe sforzarsi di spiegare anche "chi e come" dichiarerà la seduta del 31 dicembre illegittima! Se la seduta è illegittima, caro consigliere Paternostro della lista "con Cipriani per Corleone", il bilancio è per legge BOCCIATO! Tra parentisi. non capisco come per definizione il Consiglio Comunale non possa bocciare anche nel corso di una seduat legittima il bilancio presentato dalla giunta se ritenuto non corretto. non idoneo, incompleto etc etc!! Ciao e buon anno!!

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Il famoso avvocato Azzeccagarbugli non avrebbe potuto arzigogolare meglio rispetto al fatto che sei consiglieri comunali che OGGI si riconoscono nel Pd non possano esserlo perché non sono stati eletti in una lista del Pd. La segreteria provinciale del Pd di Palermo (che ha il potere di riconoscere o meno se un cittadino appartiene o no a questo partito) non ha avuto nessun problema a riconoscere che i sei consiglieri sono tutti iscritti al Pd, rilasciando agli stessi la relativa tessera. Se il dott. Criscione non ci crede può prendere informazioni (Pd, via Bentivegna, Palermo). Quindi, per favore, non facciamo confusione e non scherziamo sull'onestà politica, che nessuno deve permettersi di mettere in dubbio fino a prova del contrario. Chiaro, dott. Criscione?!
Per il resto, non è reato essere "ignoranti". Il reato perlomeno etico è quello di "sparare" a zero senza informarsi PREVENTIVAMENTE.
I sei consiglìeri del Pd (se il dott. Criscione permette l'uso del termine) proprio questa mattina si sono riuniti per scrivere, firmare e presentare un esposto all'Assessorato regionale enti locali che ha la vigilanza sui comuni per sottolineare l'illegittimità della seduta consiliare dello scorso 31 dicembre. Cosa farà l'assessorato lo ignoriamo....

Leoluca Criscione ha detto...

Caro Dino,
il dottore te lo puoi risparmiare! Riconoscersi nel Pd. leggittimo e non è questo che CERCO STENTATAMENTE di mettere in evidenza, NON significa essere stati eletti dalle elettrici ed elettori Colreonesi! Pertanto la denominazione "Consiglieri Comunali del Pd" per l'attuale composizione del Consiglio Comunale di Corleone NON è POLITICAMENTE corretta!
Ho letto e commentato precedentemente sull'adesione dei Consiglieri Cardella e Siragusa al Pd all'ulttmo Congresso del Pd della provincia di Palermo (se mi permetti sono INFORMATO, ma tu non ne hai mai scritto su CN. come se avresti voluto tenere nascosto!!??): Ma tu dovresti insegnarmi, che aderire a posteriori al Pd, non significa essere un CONSIGLIERE COMUNALE eletto nella LISTA del Pd alle relative elezioni) ...e non uso i tuoi toni (quel capito??) usato nei miei riguiardi...un tono che non si addice al Dino che conosco e che è indice di nervosismo politico! Resta piu oggettivo anche per quanto ti riguarda direttamente! Ciao e buom lavoro!

DINO PATERNOSTRO ha detto...

No comment. Perché non c'è più niente da commentare. Ognuno è libero di pensare quel che vuole. Sui consiglieri, su quelli d Pd o di area o appiccicati. Sulle mie reticenze e su tutto il resto. Ciao Leo.