lunedì, novembre 11, 2013

Sport, calcio. Il "nuovo" Corleone torna a vincere. Un gol in zona cesarini e tre punti!

La gioia dopo la vittoria di misura col Ciminna
Ho ancora negli occhi il pallone calciato da Massimiliano Quartana, che lentamente attraversa tutta l’area di porta del Ciminna e s’insacca alla destra del portiere. Il tempo reale sarà stato di qualche secondo, ma a me è sembrato un secolo… Poi l’esplosione di gioia, il “nuovo” Corleone conduceva 1 – 0 una partita che poteva vincere anche due a zero, ma che poteva anche perdere con lo stesso punteggio. Era l’ultimo minuto di recupero della partita di ieri. Infatti, il tempo di mettere la palla a centro che l’arbitro fischiava la fine. GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
Già nel primo tempo sul destro di Massimo Ardore arrivava una palla, che voleva solo essere scaraventata in rete, ma l’11 giallo-rosso la “sparava” in cielo. Poi era la volta di Vito Verardo. Almeno due-tre le palle gol che si è ritrovato tra i piedi, ma per il bomber della squadra non era giornata: tiri fuori o ribattuti dal portiere. E proprio all’ultimo minuto, su tiro di Verardo ribattuto dal portiere del Ciminna, Massimiliano Quartana trovava il suo primo “pesantissimo” gol, che portava la vittoria e i tre punti al Corleone.

Ma i tre punti sono arrivati anche grazie a “San Gabriele”. Si, a Gabriele Soltani, il giovanissimo portiere che questa domenica ha dato il cambio a Salvo Russo, salvando la porta del Corleone in almeno due occasioni. Nel primo tempo ha deviato quel tanto che basta una palla che sarebbe finita nel sacco, a seguito dell’improvvisa esecuzione di un calcio di punizione da parte del Ciminna. Nell’occasione, Gabriele ha messo una pezza all’ingenuità dei compagni di difesa, che non si erano messi davanti la palla. A Prizzi un’ingenuità simile ci era costato un gol.
Ma il “miracolo” “san” Gabriele lo faceva nel secondo tempo, parando un rigore, concesso dall’arbitro a venti minuti dalla fine. È stata una “guerra” di nervi tra il nostro giovane portiere e l’attaccante del Ciminna. Gabriele Soltani restava in piedi fino all’ultimo, costringendo il suo avversario a rallentare la rincorsa e a cambiare lato, provando a batterlo sulla sinistra. Il portiere giallo-rosso, però, volava proprio alla sua sinistra e bloccava la palla. Per lui (e per la squadra) non poteva esserci rientro migliore. Andiamo avanti… (d.p.)

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