giovedì, novembre 07, 2013

Ribaudo (Pd): "I comuni possono deliberare l'esenzione Imu per le case in comodato d'uso ai figli"

L'on. Francesco Ribaudo
ROMA 7 NOVEMBRE 2013 – Come avete appreso dagli organi di stampa, la Legge di conversione del D.L. 31 agosto 2013, n. 102 – Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici – (cd. “Decreto IMU”), ha avuto il via libera sia dalla Camera che dal Senato. Grazie a questo provvedimento, i Comuni potranno deliberare l’esenzione dal pagamento dell’imposta municipale propria (IMU) gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai familiari in linea retta e da questi utilizzato come abitazione principale.
Come ho avuto modo di spiegare nell’aula di Montecitorio, un caso particolare di agevolazione è quello dell’esenzione dal versamento dell’IMU dovuta sull’immobile concesso in uso dai genitori ai figli che lo utilizzano come prima casa. Ma attenzione: l’applicazione di tale agevolazione in caso di comodato, per la quale sono stati stanziati 18,5 milioni di euro di copertura da parte dello Stato, è subordinata ad una delibera del Consiglio Comunale in cui si trova l’immobile, che dovrà stabilirne i criteri e le modalità applicative. Invito, pertanto, i Consiglieri Comunali e gli Amministratori a portare in Consiglio una modifica al Regolamento Imu, nella parte riguardante la “Definizione di abitazione principale” prevedendo la fattispecie di “uso gratuito ai familiari”, nonché i “limiti di reddito” per l’accesso alle agevolazioni. L’intervento ora non ha più bisogno di copertura: una volta approvata la modifica al regolamento, i cittadini possono fare subito domanda per il riconoscimento dell’agevolazione. Si ricorda, infine, che detto emendamento deve essere fatto prima della scadenza del pagamento della seconda rata, prevista per il 16 dicembre.

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