domenica, ottobre 20, 2013

Sabato a Bolognetta, "La spartenza" di Bordonaro




Sabato 26 ottobre, alle ore 16.30, presso il Centro intergenerazionale di Bolognetta, in via Vittorio Emanuele 108,  sarà presentato La Spartenza, il libro che racchiude le memorie di Tommaso Bordonaro, contadino di Bolognetta  nato nei primi anni del ‘900 che, avvalendosi di un italiano ingenuo ed essenziale, affida alle carte il racconto della sua vita, dall’adolescenza all’età matura, soffermandosi sulla dolorosa esperienza dell’emigrazione verso gli Stati Uniti. Alla presentazione interverranno il sindaco di Bolognetta Antonino Tutone, l’assessore Patrizia Vilardi, la prof.ssa Marina Castiglione dell’Università di Palermo, il curatore Santo Lombino. Filmati e musiche di Salvo Guttilla. Edito per la prima volta da Einaudi nel 1991 a seguito della vittoria al Premio Pieve Santo Stefano per gli scritti personali della “gente comune”,  il testo viene riproposto dalla casa editrice indipendente Navarra Editore all’interno di Memorie dal sottosuolo, collana nata con lo scopo di ridare nuova vita a libri che, pur essendo stati pubblicati in tempi dissimili dagli odierni, presentano storie e temi adatti ad aprire un dialogo con la contemporaneità.



Una nuova prefazione di Goffredo Fofi, un’inedita nota del curatore, Santo Lombino, un glossario realizzato da Gianfranco Folena per facilitare la comprensione linguistica del testo, un’intervista rilasciata dall’autore a Santo Lombino nel 1995  e un’appendice fotografica tratta dall’archivio Millestorie,  impreziosiscono questa nuova edizione, offrendo una nuova veste ad un testo che alla sua prima uscita aveva attirato su di sé l’attenzione della critica e l’interesse di storici e studiosi della lingua, come Emilio Franzina e Giovanni Ruffino, secondo cui la memoria autobiografica di Bordonaro rappresenta ormai un documento della storia linguistica italiana, un ‘classico’ dell’italiano popolare regionale.



Testimonianza storica depositaria di una memoria collettiva, l’autobiografia di Tommaso Bordonaro  affronta “una prima persona come altri e tanti hanno fatto prima di lui, ma il cui risultato non è un documento di storia orale, un’intervista trascritta o registrata, bensì un’opera letteraria vera e propria”, sottolinea nella prefazione Goffredo Fofi, che più avanti si sofferma anche sulle caratteristiche linguistiche dell’opera, su “quest’italiano essenziale che va subito al sodo, e che è quello delle antiche cronache perché il tempo passa lentamente per i senza-storia, ma che è nutrito di dialetto e di slang, di siciliano di italiano di inglese, o meglio, di americano”.



“Riportare alla luce  La Spartenza di Bordonaro, disseppellire questo capolavoro della diaristica popolare, oltre ad essere un innegabile motivo di orgoglio è stata per noi un’esperienza eccezionalmente emozionante”, racconta entusiasta l’editore Ottavio Navarra, “La vicenda di Bordonaro è la storia straziante dei nostri nonni, dei nostri zii, di tutti coloro che decisero di abbandonare gli affetti e la terra natale non solo, banalmente, per fare fortuna, ma per evitare ai propri figli il giogo insopportabile degli stenti e della miseria cui essi stessi erano stati sottoposti.”

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