lunedì, luglio 01, 2013

Riattivo il Lavoro: una legge per le aziende confiscate

Lotta alle mafie. Centoventimila firme certificate. Per una legge di iniziativa popolare sostenuta da Cgil, Arci, Acli, Centro Studi Pio La Torre, Libera, Lega Coop e tante altre sigle. Io Riattivo il Lavoro: una serie di proposte per riportare alla legalità le aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Perché “combattere l’illegalità economica significa prima di tutto aggredire i patrimoni delle mafie”. Per restituirli alla collettività. E non solo: si tratta di un modo, fondamentale, per aiutare il Paese a uscire dalla crisi economica. A oggi, infatti, a “fallire è il 90% delle attività produttive oggetto di confisca”. Ritornare alla legalità e ampliare il tessuto produttivo del Paese.


Le proposte. Il testo della legge è stato presentato alla Presidenza della Camera dei Deputati il 3 giugno e il giorno successivo è stata “annunciata in Aula”. Dieci articoli, scritti con l’aiuto di diversi magistrati. Si parte dalla trasparenza e dalla costruzione di una White List delle aziende sequestrate: l’obiettivo è rendere maggiormente efficace la tutela dei lavoratori coinvolti, spesso vittime inconsapevoli. Poi l’istituzione, presso le Prefetture, di tavoli permanenti, per attivare un circuito virtuoso che tenga insieme istituzioni e forze della società civile. Non mancano le misure a sostegno della legalità delle imprese: un rating per misurare il coefficiente “di giustizia” di ogni attività.
Tutela e sicurezza. E proprio ai lavoratori delle aziende confiscate, sono dedicati altri articoli della proposta di legge. Come la previsione della tutela della loro salute e della loro sicurezza. La richiesta della Cgil è quella di individuare una serie di agevolazioni fiscali – anche attraverso il credito d’imposta – per restituire “dignità e diritti a chi è costretto a lavorare ai margini della legalità”. Inoltre, un processo di “formazione sull’organizzazione del mondo del lavoro”. Infine l’accento posto sulla destinazione “a fini sociali” delle aziende confiscate, anche attraverso incentivi per i lavoratori che, costituendosi in cooperative, manifestino la volontà di rilevare l’azienda.
Sullo sfondo resta l’obiettivo di un Codice delle Leggi Antimafia, per rafforzare gli strumenti in grado di colpire “la nuova dimensione finanziaria ed economica delle mafie”.
Qui il testo di Io Riattivo il Lavoro
twitter: @carminesaviano

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