martedì, maggio 28, 2013

Corleone, campi di lavoro antimafia. Al lavoro tra i filari di Canicattì...

Il gruppo dei volontari
Al mattino si torna alle vigne di Canicattì confiscate alla mafia e assegnate alla coop Lavoro e non solo. Ci alziamo alle 5 e, dopo la colazione, verso le 6,30 partiamo con i due furgoni. Dopo circa 1 ora e mezzo arriviamo alle vigne. Ci aspettano circa 5 ettari di viti di uva bianca Grillo e Catarratto da spollonare e sistemare tra i fili di ferro per evitare che i rami  vengano spezzati quando passerà il trattore tra i filari. L'atmosfera tra di noi è serena e il lavoro va avanti tra chiacchierate, canzoni e un poco di "lazzi". Pranzo con panino. Tempo nuvoloso. Torniamo nel pomeriggio stanchi ma ancora vivaci. Per noi un lavoro nuovo, ma i soci della coop, Gino, Franco, Bernardo e gli altri ci spiegano cosa fare e ci guidano nei "primi passi", poi si va avantio a gruppi di due/tre. Nel tardo pomeriggio andiamo tutti a visitare la Bottega della Legalità, vicino alla Casa, e lì Calogero racconta la storia della mafia. Qualche volontario più giovane ha un po' difficoltà a comprendere tutti i riferimenti storici, poi girando per le stanze, osservando i quadri carichi di colori e di intensa drammaticità nel rappresentare i mafiosi, le lotte e le vittime della mafia, il clima si fa molto attento e interessato. Questa Bottega è stata allestita in una delle case confiscate a Bernardo Provenzano. La sera ottima cena e sonno.
I volontari

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