martedì, aprile 09, 2013

Digiacomo: "Positivo l'impegno del governo sui Punti Nascita delle aree disagiate"

L'assessore Lucia Borsellino
“Il governo  verificherà la possibilità di revoca della soppressione anche per altri punti nascita oltre quelli già individuati, fermo restando l’impegno a  non derogare ai livelli di sicurezza per la salute di partorienti e nascituri”.  Lo ha confermato al termine della seduta di martedì 9 aprile della commissione sanità all’Ars il presidente, Pippo Digiacomo. Un'apertura significativa, che lascia sperare le popolazioni della vasta zona del corleonese, che proprio ieri mattina hanno rappresentato alla commissione presieduta dall'on. Digiacomo e all'assessore alla salute Lucia Borsellino la necessità di inserire nella deroga anche il Punto Nascita del P.O. di Corleone. La delegazione era composta dal sindaco Lea Savona, dal presidente del consiglio Stefano Gambino, dal segretario della Camera del lavoro Dino Paternostro, dal responsabile della Fp-Cgil del P.O. Leo Cuppuleri, dal responsabile della Cisl medici Beppe Musacchia, dal responsabile della Cisl comparto Gino Salvaggio, dal rappresentante di Dialogos Giuseppe Crapisi.
“Abbiamo  sottoposto al governo il problema di alcuni punti nascita  funzionali ad un territorio con più centri abitati e serviti da un’inadeguata rete di collegamento ai principali presidi sanitari. L’impegno dell’assessore – continua l'on. Digiacomo – sarà quello di esaminare le richieste di altri comuni valutando se esistano le condizioni per il ripristino delle strutture di primo soccorso per le partorienti.
La commissione – spiega – ha continuato anche esaminando la vicenda delle 4  strutture sanitarie  finanziate  con 300 milioni di euro ed ancora non completate a Catania e Ragusa. Per l’ospedale San Marco di Librino, il pronto soccorso ed il ‘Serpentone’ del Policlinico di Catania e l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, potrebbe avvicinarsi il completamento. Una task-force, infatti, - spiega Digiacomo -  seguirà l’iter per l’ultimazione dei lavori e,la successiva per l’attivazione dei reparti. Non vorremmo assistere oltre – conclude il parlamentare regionale PD – allo scandalo di centinaia di milioni di euro spesi per opere  abbandonate in balia del tempo e dei vandali”.

 martedì 9 aprile 2013

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