martedì, marzo 19, 2013

San Giuseppe Jato, giovedì 21 marzo "Marcia della legalità"

San Giuseppe Jato
L'Amministrazione comunale di San Giuseppe Jato promuove la "II Marcia della legalità", in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Statale "Salvatore Riccobono" e l'Istituto di istruzione superiore "E. Basile" di Monreale, in occasione della XVIII "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie", che si svolgerà il 21 marzo prossimo 
La manifestazione si aprirà la mattina, col concentramento di studenti, cittadini e amministratori previsto per le ore 9,30 a Piazza del Popolo. Da lì il corteo si muoverà lungo il corso principale (corso Umberto I) e proseguirà fino a Piazza Falcone e Borsellino, dove è prevista una sosta per un momento di riflessione dedicato alla lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e alla recita di alcune poesie e pensieri affidata agli studenti delle scuole locali. Il corteo proseguirà poi fino a piazza Caduti di Portella dove la marcia si scioglierà, si presume alle ore 12,30 circa. 
Alla manifestazione sono state invitate le amministrazioni e gli istituti comprensivi dei comuni vicini (Altofonte, Piana deli Albanesi, San Cipirrello, Camporeale, Roccamena) e altre autorità politiche ed istituzionali impegnate nella lotta alla mafia (presidente della Regione Rosario Crocetta, il direttore del Consorzio Sviluppo e Legalità Lucio Guarino, il presidente dell'Associazione nazionale familiari delle vittime di mafia e presidente della Commissione europea antimafia Sonia Alfano, la quale ha già aderito e garantito la sua presenza alla marcia).
Con questo piccolo ma significativo gesto - nei nostri intendimenti solo il primo passo di un lungo cammino - vogliamo lanciare un segnale ed insieme una sfida: San Giuseppe Jato, in passato capitale di un "mandamento del terrore" dominato da boss spietati del calibro di Giovanni Brusca, vuole superare il triste inverno che ha coperto il suo nome e il suo territorio con il nero di lutti e il rosso di efferate violenze. La parte sana della nostra comunità rifiuta l'infamia di aver dato i natali ai carnefici di Giovanni Falcone e del piccolo Giuseppe Di Matteo e rivendica con orgoglio i suoi caduti, dal consigliere comunale Salvatore Mineo - ucciso nel 1920 per aver osato sfidare apertamente la cosca mafiosa che allora spadroneggiava - ai caduti della strage di Portella, vittime della prima strage dello Stato repubblicano, uccisi nel pianoro tra San Giuseppe Jato e Piana degli Albanesi il I maggio 1947. Saremo tutti uniti - istituzioni, forze dell'ordine, associazioni, scuole, Chiesa, cooperative di Libera Terra - per ricordare il dovere della memoria e la volontà di rinnovare ogni giorno il nostro impegno per sconfiggere le mafie. Marceremo a testa alta, per la via principale di un paese in passato piegato dalla paura e sigillato dall'omertà, verso una nuova primavera che vogliamo vestire con i colori della pace, della non-violenza, della legalità e di uno sviluppo economico sano e pulito. E' questa una importante sfida da cui dipendono le sorti della nostra stupenda valle Jato e dell'intera Sicilia.
L'Amministrazione comunale di S. Giuseppe Jato

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