lunedì, marzo 04, 2013

Rivoluzione Sicilia, cambia tutto: via le Province, ecco i consorzi



Rosario Crocetta
di Miriam Di Peri
Via le province, nascono i consorzi. La Sicilia cambia pelle. Era nell’aria, alle 19.30 arriva l’ufficialità. La giunta abolisce le Province, che saranno sostituite dai consorzi. Le città metropolitane restano “sole” , vengono costituiti consorzi (esempi: cambia l’assetto organizzativo di grandi realtà quali Marsala e Gela). Il consiglio dei consorzi sarà composto dai consiglieri comunali della zona, e la Giunta dai sindaci secondo il peso ponderale legato al numero degli abitanti.
Altra novità riguarda gli organismi elettivi di secondo grado. Niente più elezioni provinciali, si risparmieranno così 50 milioni all’anno. Cambiano anche le scuole che dalle Province adesso passano in mano ai Comuni. Mentre le strade vanno al Genio civile. Ma non è finita qua. La giunta approverà altri cinque punti che cambieranno il volto della sicilia. Spazio dunque ai consorzi con almeno 150 mila abitanti. Mentre, di contro, spariscono gli istituti delle case popolari (Iacp).
Vediamo le novità nel dettaglio.


Addio dunque alle Province Regionali di Sicilia così come le avevamo conosciute. Il governatore Rosario Crocetta lo aveva annunciato solo ieri su Rai1, a L’Arena di Massimo Giletti. E gli scettici erano stati non pochi. Eppure già oggi ha convocato, di seguito, un vertice di maggioranza e la giunta regionale. Il primo ok, quello politicamente determinante, è arrivato in serata alla conclusione del vertice. Così, promette Crocetta, inizierà “la vera rivoluzione”. Cinquanta milioni di euro l’anno e una ristrutturazione drastica del sottogoverno provinciale. Al posto delle istituzioni provinciali, nasceranno i liberti consorzi.

COSTI DELLA POLITICA. Il provvedimento che sarà varato già in serata dalla Giunta ridurrà drasticamente i costi della politica eliminando le spese di elezione diretta dei consigli provinciali e dei presidenti. Al posto dei rappresentanti eletti, sarà istituito il consiglio dei consorzi, composto dai consiglieri comunali della zona, e la Giunta dai sindaci secondo il peso ponderale legato al numero degli abitanti. Il governatore ha annunciato che “questa sera, nel corso della Giunta, delibereremo la creazione dei liberi consorzi che sostituiranno le province, parleremo anche della creazione delle città metropolitane. Le grandi città non possono essere paragonate a quelle più piccole. Palermo non è come un comune delle Madonie”.

DIPENDENTI E COMPETENZE. I dipendenti delle Province saranno trasferiti ai Comuni e alla Regione. Di edilizia scolastica si occuperanno direttamente i comuni di pertinenza in cui hanno sede gli istituti, mentre la viabilità passerà in mano al Genio civile. “I Comuni sono senza forza lavoro – ha precisato Crocetta – considerando che le competenze delle scuole andranno dalle province ai comuni, i dipendenti saranno molto utili”.

SOTTOGOVERNO. Un passaggio cruciale nel percorso che eliminerà le Province sarà l’abolizione degli Iacp, gli istituti autonomi delle case popolari, negli anni protagonisti di numerosi scandali legati allo spreco di fondi pubblici. Anche sugli Iacp l’annuncio è arrivato direttamente dal governatore, secondo cui “questa è una rivoluzione che non ha precedenti”.

SICILIAINFORMAZIONI, 04 marzo 2013


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