Sono alcuni dei dati che emergono dall’analisi post elettorale sul voto dei siciliani realizzata nelle ultime 48 ore dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis. “Per oltre il 40% degli elettori che hanno compiuto una scelta negli ultimi giorni – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – il più convincente in campagna elettorale è stato Beppe Grillo, seguito da Silvio Berlusconi, indicato da quasi un elettore su cinque. Più distanziato il segretario del PD Pier Luigi Bersani. La valutazione più negativa tocca però l’attuale premier Mario Monti che sembra aver sbagliato il taglio della sua campagna elettorale, differenziandosi da un profilo istituzionale che gli italiani avevano a lungo apprezzato”.
L’analisi dei flussi elettorali sul voto dei siciliani realizzata dall’Istituto Demopolis conferma un crollo dei consensi per entrambi i maggiori partiti rispetto al 2008. Il Partito Democratico perde circa 250 mila elettori, il 35% di quanti lo avevano scelto alle ultime Politiche. Più consistente, nonostante il recupero delle ultime settimane che ha portato al fondamentale premio di maggioranza regionale al Senato, la riduzione del consenso per il PDL, che ottiene in Sicilia oltre 600 mila voti in meno: un saldo negativo del 49% rispetto al 2008.
In Sicilia, come nel resto d’Italia, ad attrarre più di ogni altro i voti in uscita dai due principali partiti, ma anche da IdV, UDC e MpA, è il Movimento 5 Stelle che, con oltre ottocento mila elettori, è oggi nettamente il primo partito nell’Isola: un dato già preannunciato nell’ultima fotografia sul voto scattata circa 20 giorni fa dal Barometro Politico dell’Istituto Demòpolis per il programma de LA7 Otto e Mezzo. “Dei suoi 840 mila elettori siciliani, 38 su 100 avevano votato nel 2008 per il PDL; 19 su 100 avevano scelto il PD. 34 avevano optato per altri partiti. Un voto del tutto trasversale, dunque, quello per il Movimento di Grillo, che – secondo il direttore dell’Istituto Demopolis – intercetta in pieno il malessere dei siciliani per la profonda crisi economica che ha colpito le famiglie ed il tessuto produttivo dell’Isola”.
“La conferma – sostiene Pietro Vento - arriva dalle motivazioni che hanno inciso sul voto dei siciliani: il 51%, la maggioranza assoluta dei cittadini intervistati da Demopolis, dichiara di aver scelto pensando soprattutto all’esigenza di un radicale rinnovamento della classe politica”. Il 40% ha deciso auspicando un cambio di rotta nelle politiche economiche, fiscali e per l’occupazione. Poco più di uno su quattro sulla base dell’apprezzamento per il candidato Premier. Il “Porcellum” ha pesato: non potendo esprimere una preferenza, appena un elettore su dieci ha deciso il proprio voto sulla base dei candidati alla Camera ed al Senato delle varie liste a livello locale.
Metodologia ed approfondimenti su: www.demopolis.it.