martedì, dicembre 25, 2012

Crocetta illustra il programma. "Cacciare la mafia dalla Sicilia"

Rosario Crocetta
Il presidente: "In tre settimane abbiamo chiuso la programmazione europea che non si chiudeva da un anno e abbiamo messo in campo sei milioni di euro a vantaggio dell'economia dell'isola"

Seduta dell'Assemblea regionale siciliana questa mattina, convocata insolitamente alla vigilia di Natale per le dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione, Rosario Crocetta. Sala d'Ercole, presieduta da Giovanni Ardizzone, non era però al gran completo. Dal tavolo del governo mancavano gli assessori Franco Battiato e Luca Bianchi, con deleghe al Turismo e all'Economia. Non era presente il professore Antonio Zichichi, Crocetta non ha ancora firmato il decreto di nomina. Ai loro posti, tra i banchi del governo, gli altri assessori. Assenti anche quattro deputati regionali su 90.
Crocetta ha esordito con un invito alla cittadinanza:  "I siciliani - ha detto fra l'altro - possono essere orgogliosi di essere siciliani. In tre settimane abbiamo chiuso la programmazione europea che non si chiudeva da un anno e abbiamo messo in campo sei milioni di euro a vantaggio dell'economia dell'isola, abbiamo risolto il problema del patto dei sindaci che ci permette di sbloccare altre ingenti somme, tra cui altri 6 milioni per l'energia eolica, abbiamo proposto già le prime norme sulla incompatibilità e sulla trasparenza amministrativa, abbiamo iniziato a fare le prime denunce di irregolarità della macchina amministrativa. I siciliani avrebbero ragione di essere orgogliosi di questo governo".

Dopo aver rivendicato le prime iniziative, Crocetta ha parlato della spending review regionale. "Ora - ha detro - c'è un governo che dà la priorità alle cose importanti". Serve "un lavoro insieme al Parlamento sulla spending review, in modo da rendere omogenee le misure prese. Non possiamo andare in direzioni diverse".  Crocetta si riferiva all'ipotesi di una legge che regoli i rapporti tra governo e Parlamento, proposta dal presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone. Il "governatore" ha proposto di costituire una task force di governo e Assemblea regionale per lavorare insieme.  "Ho registrato una grande
sintonia tra la Giunta da me presieduta e il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana - ha detto - in tema di spending review". Ma "l'esecutivo è impegnato non solo sul fronte del tagli, bensì anche sulla riqualificazione e rimomudulazione della spesa". "Elimineremo entro febbraio 13 società regionali - ha assicurato fra l'altro - che continuavano a produrre passività. E stiamo valutando una trentina di partecipate. Affronteremo brutalmente il problema del personale che viene trasferito, eliminando spese obbligatorie".

Crocetta si è poi riferito all'alta velocità, garantendo che essa "entra in Sicilia". "Non sono promesse nè sogni - ha affermato - ma programmazione concreta che viene fatta dalla Regione con lo Stato e sblocca dopo i fondi comunitari anche questa parte di fondi destinati alle infrastrutture".  "Abbiamo già inserito nella programmazione - ha proseguito - la realizzaziione di arterie importanti. Nei giorni scorsi ho incontrato Moretti delle Ferrovie e il ministro Barca e posso dire che a gennaio chiuderemo la programmazione sulla prima parte che riguarda le ferrovie siciliane. Avremo il doppio binario nella Palermo-Catania e nel tratto Enna-Catania. L'obiettivo sarà di arrivare in 5 anni di abbattere di almento un'ora e mezza il tempo che ci vuole per arrivare da Palermo a Catania e collegare i due aeroporti in un ora e venti". Sulle grandi vertenze del lavoro, Crocetta ha poi assicurato: "Affronteremo le vertenze Fiat, Keller, Cantieri navali, aziende chimiche siciliane e varie nei primi mesi del 2013".

 "Bisogna cacciare la mafia dalla Regione siciliana - ha poi affermato il governatore -  La mafia deve essere cacciata dagli appalti e dai supappalti. Le imprese che denunciano il pizzo, invece di essere discriminate, come oggi accade oggi spesso riceveranno sostegno pubblico". E sulla struttura amministrativa regionale ha detto: "Deve essere più snella e meno costosa e in grado di rispondere ai cittadini e alle imprese. Fondamentale il codice etico, all'insegna della legalità e traparenza, dell'abolizione delle incompatibilità. La nuova parola d'ordine è meritocrazia. Basta al ricorso al personale esterno se non dopo un'attenta valutazione". I dirigenti generali, ha aggiunto, "non saranno più contrattualizzati dagli organi politici, la loro nomina avverrà in base alle competenze. Invieremo un ddl all'Ars ma nelle more dovremo nominare i dirigenti per non paralizzare l'amministrazione".

(24 dicembre 2012)

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