martedì, novembre 27, 2012

Contro l’indifferenza l’indignazione. Salviamo i “Murales” di Via Bentivegna

Un murale cadente in via Bentivegna
di Salvatore Saporito
Troviamo forze insperate quando ci battiamo per ciò che ci tocca direttamente, siano essi interessi personali o difficoltà umane. Ne troviamo molto meno di forze quando ciò che ci preme ci riguarda indirettamente o marginalmente.  E purtroppo ad una prima reazione subentra poi la rassegnazione ed infine l’indifferenza. E’ la fine. A cosa mi riferisco? Mi riferisco all’atteggiamento che abbiamo nei confronti delle opere d’arte, dei monumenti, di tutto ciò che può essere meglio definito bene culturale.

Nello specifico, voglio manifestare tutta la mia indignazione, già espressa tante altre volte, purtroppo senza risposta alcuna, per l’indifferenza e l’assente sensibilità dei nostri amministratori nei confronti dei “murales” di Via Bentivegna. Questi bellissimi affreschi, sono stati il frutto del lavoro e della passione di nostri artisti locali, bravi a rappresentare momenti importanti della nostra terra, dipinti apprezzati dai tanti turisti che percorrendo le strade di Corleone si fermano a fotografare. Essi appartengo alla collettività e vanno preservati!
Prima fatti realizzare ed inaugurati in pompa magna, poi abbandonati a loro stessi. Qual’ è la crudele logica? Perché un’amministrazione prima investe nell’arte attraverso i propri artisti e poi subito dopo se ne dimentica offendendo la cultura, una città e i loro stessi autori?
Già da un po’ di tempo, questi affreschi si vedono continuamente privati della loro dignità artistica e storica, violentati dagli agenti atmosferici e lasciati all’incuria ed allo stato di abbandono. Le crepe si allargano e i pezzi colorati d’intonaco si staccano e si frantumano al suolo. Poi sono spazzati via come nulla fosse. Sola materia niente anima.
Nessuno si chiede perché non si interviene? In un paese civile è normale tutto questo? Nessuno si indigna??
Egregio sig. Sindaco, per Lei che ci rappresenta e ci amministra tutto ciò non può e non deve essere normale. La dovrebbe far sentire offesa e ferita in prima persona.
E’ così difficile proteggere gli affreschi in modo tale da non consentire che le piogge ne aggravino progressivamente i danni programmando un intervento di restauro?  E’ così complicato progettare una struttura che consenta di preservare i dipinti e allo stesso tempo di renderli comunque fruibili alla vista dei passanti??? La risposta è sicuramente no. Allora faccia qualcosa adesso, altrimenti non ci sarà più tempo, o meglio non ci sarà più nulla da salvare.

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