giovedì, ottobre 11, 2012

Cefalù. Il Tar da ragione a Lapunzina, che resta sindaco di Cefalù

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La seconda sezione del Tar di Palermo ha depositato ieri il dispositivo della sentenza n°1979/2012, con cui ha respinto il ricorso del prof. Edoardo Croci (candidato a sindaco di Cefalù dalla coalizione di destra), confermando il risultato delle elezioni comunali del 6 e 7 maggio 2012, conclusesi con l’elezione di Rosario Lapunzina (Partito Democratico) quale sindaco della cittadina in provincia di Palermo. Il candidato Croci aveva impugnato il risultato elettorale, falsato a suo dire dalla presenza tra i candidati a sindaco di Vittorio Sgarbi, sostenendo che lo stesso fosse incandidabile, in relazione alle note vicende legate al decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Salemi, e che quindi la sua partecipazione avesse inquinato le elezioni e il relativo risultato. I legali di Rosario Lapunzina, gli avvocati Daniela Ferrara e Chiara Campanelli, hanno rilevato, invece, come Sgarbi fosse perfettamente candidabile, in quanto alla presentazione delle candidature (11 e 12 aprile 2012), momento in cui devono sussistere le condizioni per potersi candidare, non era ancora intervenuto nemmeno il decreto di scioglimento del comune di Salemi, risalente al 20 aprile 2012. Inoltre, alla data della celebrazione delle elezioni, era stato pronunciato il solo decreto della Corte di Appello, che non poteva ritenersi definitivo in quanto soggetto a ricorso per Cassazione, tuttora pendente. La magistratura amministrativa ha accolto così la tesi degli avvocati di Lapunzina: le motivazioni della sentenza saranno rese note entro i prossimi dieci giorni.

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