lunedì, agosto 13, 2012

Mafia, Romano (Ediz. La Zisa), Piena solidarietà a Billeci per intimidazione

Palermo, 13 agosto 2012 - «Vorrei esprimere a Francesco Billeci, destinatario nei giorni scorsi di una inquietante lettera intimidatoria, la piena solidarietà e la più affettuosa vicinanza, in questo momento per lui così difficile, di tutta la casa editrice La Zisa e la mia in particolare. So che Francesco non si lascerà intimidire e che continuerà, come sinora ha fatto, a denunciare con i suoi libri il malaffare dei colletti bianchi e la presenza e l’azione delle organizzazioni criminali nel suo territorio. Così come Francesco sa che continueremo a essere al suo fianco nella sua bella battaglia, che è anche la nostra». Lo scrive in una nota Davide Romano, direttore editoriale delle Edizioni La Zisa. «Te ne devi andare da Borgetto perché sei uno sbirro». Così comincia la lettera recapitata, alcuni giorni fa, all’imprenditore Francesco Billeci, fondatore in paese dell’associazione antiracket e antiusura. L’episodio è stato denunciato alla Polizia. Chi ha scritto la lettera, forse volutamente, lo ha fatto in un italiano un po’ incerto, inserendo pure qualche termine dialettale.

Continua la missiva: «La devi smettere di scrivere minchiate». Una minaccia esplicita che fa chiaro riferimento all’ultimo romanzo scritto dall’imprenditore con la passione per il thriller: “Segreti di mafia” (con la prefazione di Rita Borsellino), pubblicato nei mesi scorsi dalle Edizioni La Zisa, e che contiene numerosi riferimenti a fatti di cronaca, anche recenti, e personaggi del suo territorio. «Ti consigliamo di farti i ca… tuoi», conclude la lettera.
«Questa lettera non mi scoraggia – commenta Billeci -, anzi mi dà la forza di andare avanti. Vuol dire che quanto ho scritto dà fastidio. E il libro “Segreti di mafia” l’ho scritto proprio per questo».

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