martedì, giugno 19, 2012

Il ricordo delle suore: “Laudato sii, mi Signore, per sorella Luigia!”


Suor Luigina Costa
Pubblichiamo volentieri una nota delle “Sorelle francescane del Vangelo”, con cui “raccontano” Luigina Costa, “sorella Maria Luigia”, morta lo scorso 6 giugno. La raccontano con parole traboccanti d’amore e di gratitudine verso questa piccola-grande donna, punto di riferimento per tanti. Noi, più laicamente, la salutiamo con un affettuoso “ciao”, ringraziandola per avere onorato con le sue parole e le sue azioni la città di Corleone.
 Mercoledì 6 Giugno 2012 abbiamo celebrato a Palermo – nella chiesa di S. Antonino – la “Pasqua” di nostra sorella M. Luigia (al secolo Luigina Costa). Il funerale, presieduto da sua Eminenza Il cardinale Paolo Romeo, con la partecipazione di tanti sacerdoti, ha fatto pregustare la gioia del cielo, l’amore che non ha confini, la certezza della vita trasformata, non tolta. È la prima sorella che dà inizio alla nostra fraternità in cielo: S. Maria del Paradiso – ma qual è la vera identità di questa sorella? È stata un piccolo e gracile “seme” nato in terra Corleonese, il 21 novembre 1934, “terra di luci e di ombre”, come diceva S.E. Monsignor Corrado Mingo.
In questa terra di Corleone sorella M. Luigia è stata luce che si è irradiata dalla sua stanzetta di via Santi 39 per cinquantasette anni di malattia, con grandi sofferenze. Ognuno che bussava alla sua porta era accolto dal suo sorriso, dal suo amore grande aperto verso bisognosi e disperati e tornava a casa con un consiglio, con un libro o una coroncina, con una parola di speranza, con un problema risolto, con una preghiera assicurata. Luigia, con il temperamento vivace, che la caratterizzava, ha continuato nella malattia a essere “terremoto”: raggiungeva tutti con il suo telefono amico, intesseva relazioni con vicini e lontani anche aldilà dell’oceano; ricamava e lavorava a maglia, anche nella cecità, per organizzare mostre e mercatini a favore del seminario e di noi sorelle. Con il suo carattere forte, schietto e a volte focoso era fiera di essere Corleonese. La sua fantasia era sempre in movimento e inventava… per esempio: “occorre dar vita alla confraternita delle Micheline”; ci diceva e ancora: “ci vuole lo zecchino d’oro in parrocchia per bambini e genitori…”. Tutti erano mobilitati da lei per attuare un bene comune. 
Questo piccolo ma potente “seme” è stato trapiantato nella nostra Famiglia Religiosa nel 1976, anno della nostra fondazione. Dal seme si è sprigionata sempre più la potenza divina, la santità di Dio, che ha fatto fruttificare la spiga. Luigia è stata il “motore” dell’evangelizzazione di noi sorelle e di tanti sacerdoti. Quante vocazioni ha fatto fiorire con cura materna! La sua vita è stata tutta donata per la chiesa, per i sacerdoti. È stata “fonte fra cielo e terra. Il suo corpo malato e la sua vita offerta intercedevano e conducevano a Gesù, quanti l’avvicinavano”. Luigia è stata “parafulmine” di fronte ai pericoli e alle tempeste di tanti amici e di noi sorelle. Nel mistero di Dio i 57 anni di Croce non sono stati vissuti da Luigia tutti a Corleone. Ha dovuto lasciare il suo amato paese per andare nella grande città di Palermo nel 1993 accolta dal Cardinale Salvatore Pappalardo al quale ha espresso sempre tanta gratitudine. Dagli anni ’90 in poi, sorella Luigia, pur nella malattia, è stata itinerante, sorella francescana del Vangelo, anche in questa caratteristica francescana. Ha visitato le diverse Fraternità fino a giungere alla missione di Bilisht (Albania). Ora il piccolo e gracile “seme”, maturato sotto i raggi della Croce, è diventato grano maturo, raccolto nei granai del cielo, è diventato pane spezzato, condiviso, donato per alimentare quanti ricorrono a lei. Il cuore d’oro, riconosciuto e attestato a sorella Luigia dal comune di Corleone nel 2008, continuerà a pulsare per dare vita e speranza ad ogni fratello bisognoso d’aiuto. “Laudato sii, Signore, per sorella Luigia!”
Sorelle francescane del Vangelo

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