domenica, maggio 27, 2012

Una giornata a Corleone, Portella della Ginestra, Cinisi


Corleone, a pranzo nella casa confiscata ai nipoti di Riina
A conclusione di un percorso sulla legalità, lasciata Trapani, lo scorso 9 maggio abbiamo trascorso una giornata a Corleone, Portella della Ginestra e Cinisi. La giornata è passata velocemente ma intensamente tra ricordi, racconti e storia di una Sicilia che ha voglia di cambiare prendendo atto del passato e combattendo il presente. Oltre ad aver visitato beni confiscati a boss e a famiglie mafiose, grazie al lavoro svolto dalla cooperativa “lavoro e non solo”abbiamo anche potuto pranzare con i prodotti coltivati nei terreni confiscati, assaporando quel “fresco gusto di libertà”. Passare per le vie di Corleone, capire che in quei luoghi si è consumata la mente contorta di chi crede che per essere qualcuno devi essere un “rispettabile” signore, ti stupisce,ed anche se molto si è fatto, la mentalità enigmatica di chi non vuole esporsi ti destabilizza. Ma noi ci siamo esposti ed abbiamo accolto l’urlo silenzioso della nostra terra che chiede di riscattarci e liberarci insieme a lei.  Ci siamo posti in prima linea prendendoci l’impegno di assolvere ad una gravosa eredità accolta tra la vegetazione scomposta di Portella dalla viva voce di chi ancora aspetta una risposta dagli organi competenti da quel lontano 1° maggio 1947. È stato un vero turbinio di emozioni che ci ha gelato il sangue. La realtà purtroppo si scontra col desiderio di un mondo perfetto. Quelle parole nella semplicità della verità che raccontano vanno oltre tutto, oltre tutte le peggiori aspettative. E poi Cinisi... la casa di Peppino, quella di Tano Badalamenti, il corteo in onore di questo giovane che per vivere fino in fondo non si è assoggettato a costo della propria vita. Una giornata fantastica che nessuno dimenticherà soprattutto per il segno indelebile che ha lasciato nei cuori di ciascuno e per quella frase che riecheggerà sempre nella nostra mente al ricordo di ogni singolo momento di questo giorno che ci ha cambiato la vita per sempre: “LA MAFIA È UNA MONTAGNA DI MERDA!”. Libereremo  la Sicilia!
Francesca Naso

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