venerdì, maggio 25, 2012

Placido Rizzotto, dopo 60 anni riaperte le indagini sull'omicidio

La procura di Palermo vuole far luce sulla scomparsa del sindacalista di Corleone avvenuta il 10 marzo 1948. I resti sono stati ritrovati nel 2009 in una foiba. Ieri i funerali di Stato
I resti di quello che si pensava fosse il corpo di Placido Rizzotto, il sindacalista scomparso in circostanze misteriose  la sera del 10 marzo 1948, sono stati ritrovati nel 2009 nelle foibe di Rocca Busambra. Pochi mesi fa la conferma: il test del Dna ha fugato ogni dubbio. All'indomani dei funerali solenni, a cui ha partecipato anche il capo dello Stato, la procura di Palermo ha deciso di riaprire le indagini. Secondo gli inquirenti l'inchiesta è 'un atto tecnico' dopo l'individuazione dei resti del sindacalista ucciso. Il lavoro degli investigatori è coordinato dal procuratore aggiunto Ignazio De Francisci. L'unico processo che si è celebrato per il sequestro e l'omicidio del sindacalista, dopo indagini condotte dall'allora capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, si è concluso nel 1959 con l'assoluzione di tutti gli imputati: il boss Luciano Liggio, Biagio Cutrupia, Vincenzo Collura e Pasquale Crisione. Cutrupia fu l'unico assolto con formula piena, per gli altri la formula fu quella dell'insufficienza di prove. Liggio fece ricorso per chiedere l'assoluzione piena, ma la sentenza divenne definita nel 1961. La convinzione degli inquirenti oggi è che Liggio, Cutrupia, Collura e Crisione fossero i responsabili dell'omicidio Rizzotto, ma sono tutti deceduti da tempo. 
La Repubblica, 25 maggio 2012

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