domenica, agosto 07, 2011

Gibellina, ucciso a coltellate Ludovico Corrao, il sindaco del dopo-sisma che aveva fatto rinascere la città

Ludovico Corrao
di LAURA SPANO'
Ludovico Corrao, 84 anni, ammazzato nella sede della sua Fondazione. Fu l'artefice della ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968, favorì l'intervento di artisti e urbanisti. Il presunto omicida, un giovane extracomunitario, è stato fermato. Un omicidio d'impeto, al culmine di un diverbio. Prima i colpi al capo con una statuina, poi le coltellate alla gola e ai polsi. Così è morto Ludovico Corrao, anima della Fondazione Orestiade di Gibellina: un assassinio che getta nello sconforto la comunità di Gibellina e il mondo politico ed intellettuale.
Ore 8,15 circa: al 112 dei carabinieri della stazione di Gibellina arriva una telefonata. E' Saiful M.D., 21 anni, del Bangladesh. Da quando aveva 12 anni vive nella Fondazione istituita da Corrao, da qualche tempo lo accudisce. "Venite - dice Saiful - ho ucciso il senatore". L'altra telefonata è per Michele La Tona, direttore organizzativo della Fondazione: "Michele c'è un problema - dice Saiful -. Corrao era arrabbiato... io ero arrabbiato... Ho ucciso il senatore, vieni". Quando i carabinieri si precipitano alle Case De Stefano, sede della fondazione, Saiful è ancora è sulla scena del delitto, accanto al corpo ormai senza vita dell'ex sindaco di Gibellina, dilaniato dalle coltellate. Nessuno ha sentito nulla, neppure la figlia di Corrao, Francesca, e il nipote che dormono nelle stesse Case. Saiful è stato arrestato e interrogato. Il corpo di Corrao è stato trasferito all'obitorio, a Gibellina sono stati proclamati tre giorni di lutto cittadino.
Ludovico Corrao, che aveva svolto la professione di avvocato difendendo come legale di parte civile Franca Viola, la prima donna in Sicilia a ribellarsi al matrimonio "riparatore", era una figura molto nota negli ambienti politici e intellettuali. Sindaco di Gibellina negli anni del post terremoto, è stato uno dei protagonisti della ricostruzione del Belice, favorendo la rinascita della città dopo il sisma con l'intervento di artisti e architetti di grido, da Consagra a Burri, da Schifano a Pomodoro.
Attivista delle Acli, nel 1955 era stato eletto all'assemblea regionale siciliana nella lista della Dc. Alla fine degli anni '50 era stato tra i promotori del "milazzismo", l'esperimento politico promosso da Silvio Milazzo che creò un'alleanza trasversale tra ex democristiani, esponenti del Pci e del Msi. Eletto per la prima volta alla Camera nel 1963 nelle fila del Pci come indipendente di sinistra, dal 1968 era stato confermato al Senato nella IV e V legislatura nel collegio di Alcamo. Nel 2001 si era candidato al Senato nelle liste di Rifondazione Comunista, senza però essere eletto. La sua attività culturale proseguì, dopo la fine del cammino parlamentare, con la nascita della Fondazione Orestiadi di Gibellina, che presiedeva. Corrao, personaggio eccentrico che vestiva in modo vistoso indossando cappelli a larghe falde e lunghe sciarpe bianche, con la Fondazione aveva voluto proseguire il suo "sogno" di rinascita culturale e civile dei paesi della Valle del Belice rasi al suolo dal terremoto 43 anni fa.
La Repubblica, 7 agosto 2011

1 commento:

Anonimo ha detto...

There is much more to this story than is being revealed. What was the relationship between the boy and this “colorful” Sicilian man? (Deafening silence?).