sabato, luglio 09, 2011

Partinico, scoperta dai Carabinieri una piantagione di cannabis. Arresti due giovani

Dopo solo 2 giorni dalla scoperta della piantagione di Carini, i Carabinieri della Stazione di Trappeto unitamente a personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Partinico, coadiuvati dal 9° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Palermo, hanno scoperto un’altra coltivazione di ben 238 piante di canapa indica dell’altezza di circa 180 cm cadauna. Inoltre sono stati tratti in arresto con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio CHIHALAU Ionut Danut, 24enne Rumeno ma residente a Partinico via Pietro Novelli, muratore e CASARRUBIA Michele, 23enne di Partinico residente in vicolo dei Mille, disoccupato con precedenti specifici per droga. Ancora una volta la scoperta è avvenuta grazie ai numerosi servizi di osservazione svolti dai militari dell’Arma e soprattutto grazie ai voli di ricognizione dell’elicottero del 9° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Palermo che permette di visualizzare le piantagioni che sempre più spesso sorgono nelle zone più impervie, celate dalla fitta vegetazione del territorio partinicese. Ed infatti proprio nel corso di un servizio predisposto i militari hanno sorpreso i due giovani nell’atto di irrigare le 238 piante di canapa indica, coltivate su un terreno demaniale ubicato in Partinico contrada Milioto. I militari, notando la scena hanno deciso di bloccare i due uomini che alla vista dei Carabinieri hanno tentato di darsi a precipitosa fuga. CHIHALAU è stato subito raggiunto ed arrestato mentre il CASARRUBIA si è dileguato per le campagne vicine. Le ricerche sono andate avanti ininterrottamente e dopo due ore circa il giovane è stato rintracciato in un terreno di sua proprietà. L’intera piantagione è stata completamente estirpata per la successiva distruzione, mentre una parte, utilizzata per la campionatura, verrà utilizzata per le successive analisi di laboratorio. Gli arrestati espletate le formalità di rito sono stati associati alla casa circondariale “Ucciardone” di Palermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Palermo, 08 luglio 2011

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