venerdì, giugno 10, 2011

Rita Borsellino: "Andrò a votare e voterò 4 si"

Rita Borsellino
Cari amici, care amiche, il 12 e 13 giugno abbiamo tutti un appuntamento imperdibile. Quello con il referendum a cui non possiamo e dobbiamo mancare. Un nostro diritto, un nostro dovere. La partecipazione è importante per il nostro futuro, per la salvaguardia del bene comune, per l’acqua, per l'ambiente e la qualità della vita, per la democrazia. Io andrò a votare e vi invito a farlo. E voterò Sì. Quattro volte Sì. Voterò Sì perché sono contraria alla privatizzazione dei servizi di fornitura dell’acqua. L'acqua è pubblica e tale deve rimanere. Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici. Voterò Sì per impedire che si facciano profitti sull’acqua in mano ai privati. Per evitare che il gestore possa speculare, caricando indiscriminatamente sulla bolletta dei cittadini, senza che vi sia alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento della qualità del servizio. Voterò Sì per impedire che possano essere progettate, localizzate e realizzate in futuro nuove centrali nucleari sul territorio italiano. Il piano italiano prevede attualmente otto nuovi reattori in quattro nuove centrali. La corsa all’atomo va fermata. Adesso. I motivi sono tanti: i costi elevati, le insufficienti garanzie di sicurezza della tecnologia in relazione al funzionamento delle centrali stesse, la difesa della salute, e anche la forte sismicità del territorio italiano. Tutti elementi che da soli bastano per volere abrogare questa norma. Di contro poi questi elevati finanziamenti potrebbero essere utilizzati per realizzare un piano energetico alternativo basato sulle energie rinnovabili, come hanno già deciso di fare Germania e Svizzera, che dopo l’incidente alla centrale giapponese di Fukushima hanno rinunciato per sempre al nucleare. Voterò Sì, infine, per abrogare il legittimo impedimento perché penso che il presidente del Consiglio e i ministri - siano essi parlamentari oppure no - non debbano poter anteporre l’esercizio delle loro funzioni di governo alle esigenze di giustizia che li riguardino, esattamente come capita a un cittadino qualsiasi, in base al principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione.
Per tutti questi motivi. Per i nostri diritti, per la salute, per la vita, per la democrazia è importante andare a votare e per questo Vi invito a farlo e a votare Sì ai referendum del 12 e 13 giugno.
Buon cammino
Rita Borsellino

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