giovedì, giugno 02, 2011

Ignazio Marino: "Adesso votiamo "SI" per i quattro referendum"

Il senatore Ignazio Marino
Cari amici e care amiche,

tanti auguri all'Italia, buona festa della Repubblica!
E' davvero un momento di particolare importanza per tutti perché "il nostro Paese ci riguarda". Cito volutamente questa bella frase di Roberto Saviano perché è la lezione più importante che abbiamo imparato dalle elezioni amministrative. Siamo stati descritti come pericolosi, come persone senza cervello; invece sono certo che tutti abbiamo a cuore le nostre città e non vogliamo lasciarle nelle mani di chi ha sbagliato tutto. E’ da estremisti? Oppure è una regola fondamentale della democrazia? Chi parla di estremismi non sa cosa dice perché gli unici estremisti che si sono visti in giro in queste settimane sono coloro che hanno perso, ovvero il Pdl e Silvio Berlusconi, a cui abbiamo regalato con piacere un biglietto di sola andata per ritornare a casa loro. Sarete d'accordo con me: il marchio non vende piu'. Berlusconi ha voluto personalizzare la campagna elettorale per le elezioni amministrative e farne un voto su se stesso. Bene, ha avuto la risposta: gli italiani non lo hanno votato. Ora il presidente del Consiglio sia coerente a salga al Quirinale a rassegnare le sue dimissioni per decretare la fine di un governo fallimentare. E' stata premiata la credibilita' e la trasparenza dei candidati del centro-sinistra e d'altra parte e' emerso ovunque il desiderio insopprimibile di liberarsi di un premier imbarazzante e malato.
Ora bisogna fare un altro passo importante: il 12 e 13 giugno, pronunciate un altro sì per la democrazia andando a votare ai referendum. Dopo il via libera della Cassazione, votate sì per proteggere la vostra salute, per la vostra sicurezza, per l'ambiente, perché l'acqua pubblica, per impedire la costruzione di centrali nucleari, per ostacolare la privatizzazione della giustizia. Il vento è cambiato e il governo di Silvio Berlusconi con le sue scelte pericolose per il Paese è arrivato al capolinea.
Ignazio Marino

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