martedì, maggio 10, 2011

Corleone, presentato un ordine del giorno in consiglio comunale per chiedere la revoca della concessione della Cascata delle Due Rocche a Omnia onlus

La cascata delle Due Rocche
«L’amministrazione comunale di Corleone - dice Dino Paternostro - revochi la delibera di concessione della Cascata delle Due Rocche all’Associazione Omnia Onlus: viola la legge e non garantisce la necessaria trasparenza amministrativa!»
Con un ordine del giorno che sarà discusso e votato nei prossimi giorni dal consiglio comunale, il consigliere Dino Paternostro chiede all’amministrazione comunale di Corleone di revocare la delibera della G.M. n. 9 del 20.1.2011 con cui è stato concesso all’Associazione Omnia Onlus - per almeno tre anni (e con un cofinanziamento del valore di 30 mila euro) - l’area naturalistica della Cascata delle Due Rocche e del Parco fluviale. «La delibera in questione viola l’art. 192 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali in Sicilia, che vieta ai comuni l’affidamento diretto della gestione di un servizio, prescrivendo invece la procedura di evidenza pubblica», dice Paternostro. «L’atto in questione viola, inoltre, l’art. 13 della L.R. 30 aprile 1991, n.10, che regola la concessione di contributi a privati», aggiunge il consigliere comunale di opposizione.
Circostanza non trascurabile, l’identikit dell’Associazione Omnia onlus. Si tratta di un’associazione che non ha particolari competenze in materia ambientale (la sua specialità era la gestione di decine di progetti di servizio civile!), che è presieduta dalla sorella di un consigliere comunale di maggioranza politicamente molto vicino al sindaco Antonino Iannazzo, e di cui è (o è stata) segretaria generale la moglie del primo cittadino. Lo stesso Iannazzo, tra l’altro, ha avuto ripetuti rapporti di lavoro con la predetta associazione.
«La pubblica amministrazione – sottolinea Dino Paternostro – ha l’obbligo di rispettare le leggi, di garantire la trasparenza dei suoi atti, di evitare i conflitti d’interesse e di non dare adito a sospetti di favoritismi. A maggior ragione quest’obbligo lo deve sentire un comune come Corleone, impegnato in un difficile compito di riscatto dall’oppressione mafiosa. Per questo Iannazzo e la sua giunta devono revocare immediatamente la delibera n. 9/2011, che viola tutti questi obblighi giuridici e morali. Se non lo facessero, rischierebbero di compromettere la credibilità dei percorsi di legalità intrapresi negli ultimi anni».
Paternostro suggerisce di affidare la gestione la Cascata delle Due Rocche e il Parco fluviale all’Azienda foreste demaniali della Regione siciliana, che ne garantirebbe senza costi per il Comune la custodia e la manutenzione, utilizzando operai forestali di Corleone.
Corleone, 10 maggio 2011
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1 commento:

Anonimo ha detto...

il sindaco si deve mangiare a tutti i costi questi soldi!!!!
.:GARIBALDI GIUSEPPE :.