sabato, aprile 02, 2011

Marce per il lavoro: corteo ad Enna per il lavoro, la legalità e la pace

La marcia per il lavoro ad Enna
Il mondo del lavoro siciliano si è dato appuntamento ad Enna, nel cuore dell'isola, per partecipare alla marcia del lavoro indetta dalla CGIL. Lavoro, sviluppo, legalità e pace sono queste le richieste che hanno preso voce e corpo nei tantissimi cittadini, migliaia, che hanno sfilato per le vie del capoluogo di una delle province che fa registrare, da anni, alcuni dei tassi di disoccupazione più alti di tutta Italia. In Sicilia quasi la metà delle donne e dei giovani non lavora, e come hanno confermato gli interventi delle quattro sindacaliste, quattro donne, che si sono alternate dal palco per il comizio finale, manca una vera programmazione che possa restituire una prospettiva possibile di sviluppo, manca il progetto politico del governo di una regione che oramai non riesce neppure più ad approvare un bilancio della durata di 12 mesi. Giudizi che suonano come la bocciatura complessiva di un gruppo dirigente non giudicato all'altezza di governare la Sicilia, e che la Segretaria Confederale della CGIL Nazionale, Vera Lamonica, estende al governo nazionale, nel ribadire con forza l'assenza di politiche adeguate per tutto il mezzogiorno e la gravissima mancanza di investimenti in una regione del nostro paese, che si posiziona naturalmente come centro del mediterraneo. “In un mondo normale - spiega Lamonica - gli occhi sarebbero tutti puntati qui per il futuro del ruolo nel mediterraneo dell'Italia e dell'Europa”, soprattutto, spiega la sindacalista, alla luce degli storici avvenimenti che stanno trasformando il nord Africa. “Invece - prosegue Lamonica - si guarda solo al tremendo spettacolo di Lampedusa, uno spettacolo che serve solo a far passare l'idea che è arrivata l'invasione”, un'idea di paura contraria al sentimento di accoglienza, solidarietà ed aiuto che dovrebbe invece muovere, soprattutto in un momento di crisi come questo, le azioni e le scelte di tutto paese. Sono decisi gli interventi di Mariella Maggio, Segretaria Generale della CGIL Sicilia, e di Rita Magnano, Segretaria Generale della CGIL Enna, nel denunciare la situazione di crisi economica, a dir poco drammatica, dell'intera isola, che pesa quasi unicamente sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie, e, sempre le loro parole, diventano ancora più ferme quando danno l'annuncio, accolto da un lungo applauso della piazza, che domani sarà aperta, alla presenza della Segretaria Confederale, Vera Lamonica, una camera del lavoro proprio a Lampedusa. Un presidio di democrazia dove l'attenzione del sindacato è ancora più necessaria. A parlare dal palco anche Ilenia Capodici, responsabile delle politiche giovanili della CGIL Sicilia. Parole importanti perché, come ha ribadito con forza il sindacato, in particolare negli ultimi mesi, 'il futuro è dei giovani e del lavoro'. Come ha sottolineato la sindacalista “abbiamo diritto al futuro ed al presente perché il nostro tempo è qui ed ora”, rilanciando la data di mobilitazione di tutti i precari per il 9 aprile.

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