domenica, marzo 13, 2011

Carovana Internazionale Antimafie, la 12° tappa. Ad Arezzo con Emanuele Macaluso. E poi a Villa Wanda... da Gelli

Con Emanuele Macaluso
Come già preannunciato nel diario di ieri, la tappa aretina si è presentata intensa e difficile. La mattina l'incontro con le scuole ha visto la presenza di Emanuele Macaluso, deputato del PCI, Direttore dell' Unità e politico che da sempre si è impegnato nella costruzione di percorsi di contrasto alle mafie. Amico di Pio La Torre, segretario del PCI siciliano e deputato ucciso dalla mafia nel 1982 dopo l'approvazione della Legge Rognoni-La Torre, Macaluso ha fatto un esplicito richiamo a tre aspetti: le connivenze che questo governo ha con poteri mafiosi, la condanna delle massonerie e delle logge segrete e l'invito rivolto a giovani a dedicarsi alla politica, quella intesa come servizio per la comunità. È stato un intervento di grande semplicità e schiettezza che ha creato un clima di grande attenzione da parte degli studenti. Agli studenti che li hanno chiesto un consiglio ha detto "fate politica!"
A Villa Wanda, da Licio Gelli
Parlare di massonerie ad Arezzo è complesso perchè tocca nodi ancora aperti e smuove sensazioni di fastidio; la presenza stessa di Licio Gelli, gran capo della P2, e “burattinaio” di molti segreti italiani crea uno strano clima ed evoca una storia non ancora decifrata completamente del rapporto tra stato, mafia, economia e servizi segreti. Proprio per questo, all'ora di pranzo, la carovana con un folto numero di persone si è diretta a Villa Wanda, residenza aretina di Licio Gelli e lì ha deposto un pacco contenete i prodotti coltivati sui terreni confiscati alle mafie. Un gesto simbolico ma carico di grande significato, a sottolineare quanto questa collusione costruita e tessuta da Gelli in decenni, rappresenta un modello che non ci rappresenta e che deve essere denunciato. Mancavano giornalisti e politici a questo appuntamento davanti ai cancelli di Villa Wanda: sarà un caso? Sarà una scelta? In ogni caso è il segnale di quanto ancora sia difficile parlare di certe cose e soprattutto dirle davanti alla casa del diretto interessato. Il pomeriggio è poi proseguito presso il centro sportivo di Arezzo dove sono state organizzate una serie di gare e partite, dalla corsa podistica, alla partita di rugby a quella di softball, il tema è stato quello di sport e legalità, lo scopo quello di coinvolgere attraverso lo sport molti cittadini a riflettere sui temi della legalità e a conoscere la carovana antimafie. Lo sport, prima di molti altri settori, rappresenta un ambito dove la criminalità, il profitto ad ogni costo e la cultura del “vincente” e dell'esclusione del meno capace sono purtroppo questioni di primo piano.
La consueta cena, 110 ospiti nel Circolo Arci di San Lorenzo ha concluso la tappa aretina. Anche questa volta si percepisce il valore delle basi associative e dei circoli Arci come spazi di aggregazione, spazi dove trovare forme di relazione paritaria e dove definire il proprio ambito di comunità. Qui è stato presentato un libro sul Piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli da una giovane scrittrice e abbiamo colto l'occasione per aprire un confronto sulla coerenza di avere accordi formali e convenzionali con Mediaset Premiun per far vedere le partite di calcio!
Arezzo, 12 marzo 2011

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