sabato, dicembre 31, 2011

Che sperare per l'anno che verrà?

di DINO PATERNOSTRO
Che sperare per l’anno che verrà, per il 2012? Intanto, che gli umani imparino veramente ad essere tali, attingendo alla fonte della loro umanità e tirandone fuori tutto il meglio che vi trovano dentro. Cioè, amore, solidarietà, giustizia, comprensione, condivisione. Si tratta di un ragionamento astratto e “buonista”? Può darsi. Ma la storia dimostra che proprio gli uomini – quando l’hanno davvero voluto – sono stati capaci di tirare fuori e praticare questi valori. La speranza è che lo facciano nuovamente adesso, subito, prima che sia troppo tardi. Questo vale per tutte le donne e per tutti gli uomini del mondo. E quindi anche per l’Italia, la Sicilia, Corleone. Questo nostro “piccolo”mondo ha bisogno di pace sociale e di concordia politica. Solo così si potrà produrre quello sforzo necessario per uscire da una crisi, che è economica e finanziaria, ma anche etica e politica. Ovviamente, pace sociale e concordia politica non possono significare assenza di conflitti, ma capacità di trovare nuove armonie, di fare nuove sintesi e di produrre sforzi sinergici. È questo che dovrebbero saper fare gli operatori economici e finanziari, le forze politiche e le grandi organizzazioni sociali, stimolando, così, lo spirito di emulazione dei cittadini.

MARIA TIZIANA SIDOTI. L’amministrazione comunale di Corleone… è “cascata”!

Pubblichiamo il servizio sulla vicenda scandalosa della Cascata delle Due Rocche di Corleone, scritta dalla coraggiosa giornalista del settimanale di Messina "Centonove", Maria Tiziana Sidoti. Un bel reportage, che cerca di spiegare come ancora vanno certe cose a Corleone

MARIA TIZIANA SIDOTI.Rizzotto, eroe dell’antimafia sociale

La recensione del libro "Placido Rizzotto. Alle radici dell'antimafia sociale in Sicilia e a Corleone", scritta dalla giornalista del settimanale "Centonove" di Messina, Maria Tiziana Sidoti.

L’altra Corleone, le sue radici

La recensione del libro di Dino Paternostro su Placido Rizzotto, scritta da GIOVANNI RISPOLI, redattore di Rassegna Sindacale, il settimanale della Cgil nazionale.

Shopping saudita di cacciabombardieri e bombe a grappolo

di Antonio Mazzeo
Fine anno con i botti per il complesso militare industriale USA. La Casa Bianca ha annunciato la vendita all’Arabia Saudita di 84 cacciabombardieri  F-15 “Strike Eagles” di nuova costruzione e l’aggiornamento di 70 velivoli dello stesso modello già in possesso dell’aeronautica militare saudita. Il valore del contratto è valutato in 29,4 miliardi di dollari e secondo il Dipartimento di Stato comporterà “50mila nuovi posti di lavoro distribuiti su 600 aziende subfornitrici in 44 Stati dell’Unione”. Prime contractor il colosso Boeing che in passato ha fornito alla petromonarchia saudita elicotteri “Apache”, velivoli radar “AWACS” e altri mezzi di guerra. La revisione dei vecchi cacciabombardieri avverrà entro la metà del 2014 mentre la consegna dei nuovi “Strike Eagles” partirà nel 2015. L’accordo prevede pure l’addestramento di 500 piloti sauditi nei prossimi sette anni.

Telejato, l'irriducibile televisione antimafia si fa in tre stanze a 50 chilometri da Corleone

di RICCARDO STAGLIANO

'Il lavoro nella redazione della ''tv comunitaria'' di Partinico. Trasmette in 25 comuni del Palermitano il tg più lungo (2 ore) e querelato (300 denunce). Per dire no alla criminalità e alle connivenze che la alimentano. LEGGI TUTTO

venerdì, dicembre 30, 2011

Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena nuovo presidente

Riccardo Arena

Riccardo Arena, 49 anni, palermitano, cronista giudiziario del Giornale di Sicilia e collaboratore della Stampa, del Foglio e di Panorama, e' il nuovo presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia. Lo ha eletto oggi il Consiglio, riunito nella sede di Palermo. Il nuovo segretario e' Concetto Mannisi, di Catania, 44 anni, cronista di nera della Sicilia e corrispondente del Corriere dello Sport. Arena e Mannisi subentrano rispettivamente a Vittorio Corradino e a Filippo Mule', che si sono dimessi dagli incarichi. In una nota congiunta il nuovo vertice dell'Ordine sottolinea la necessita' di un impegno attento e costante verso i problemi della categoria, a cominciare dalle questioni dell'accesso alla professione e della lotta all'abusivismo. ''Sappiamo bene quali saranno le difficolta' legate ai nuovi incarichi - dicono Arena e Mannisi - tuttavia cercheremo di lavorare con intensita' e impegno, garantendo ai colleghi professionisti e pubblicisti equilibrio, massima trasparenza e rispetto delle regole''.I nuovi presidente e segretario, sottolineando di essere impegnati in prima persona nella professione, hanno auspicato la partecipazione attiva di tutti i consiglieri nella gestione delle attivita' dell'Ordine. ''Nella consapevolezza del difficilissimo momento attraversato dalle aziende editoriali - hanno concluso Arena e Mannisi - occorre dare delle risposte ai colleghi, a coloro che lavorano ogni giorno, agli stabilizzati come ai precari, ai professionisti come ai pubblicisti, a tutti coloro che rischiano sempre di piu', sotto l'attacco degli editori, ma anche di forze estranee alla professione e di quanti hanno interesse a metterci in un angolo e a mantenerci in un ruolo secondario. Per questo ci sara' bisogno dell'apporto di tutti''.

A Isnello le rose rosse "Bella ciao", omaggio all'eroico partigiano Ortoleva

La rosa "Bella Ciao"

Il prossimo due gennaio 2012 a Isnello verranno piantate nell’aiola accanto al monumento al Partigiano Giovanni Ortoleva le rose "Bella Ciao", dono dell'ANPI di Ravenna. Saranno consegnate al Sindaco Giuseppe Mogavero dal presidente dell'ANPI Ravenna  Ivano Artioli, che ritorna così ad Isnello. Si adempie ad un impegno, quello di portare le rose, annunciato da Artioli durante la solenne cerimonia del 3 settembre, in occasione della traslazione della salma dell'eroico Partigiano da Salussola, luogo della strage, a Isnello, accolto in una atmosfera indimenticabile dall'intera cittadina, da tutta la comunità Madonita e dalle ANPI siciliane. L'ANPI di Palermo e il Coordinamento Regionale, esprimono la propria gratitudine ai dirigenti e all'ANPI di Ravenna e alla città di Isnello per tale significativo gesto verso un Partigiano della terra di Sicilia, che ha voluto così come altre centinaia di nostri fratelli, sacrificare la propria vita per un'Italia libera e democratica. L'ANPI Palermo ed il Coordinamento Regionale, in un momento certamente difficile per il nostro Paese, in una fase di transizione segnata da pesanti, non superati pericoli per la democrazia e da altrettanto pesanti attacchi alla condizione dei lavoratori e alle libertà sindacali, fa gli auguri alla vigilia del nuovo anno abbracciando tutti e invitando a riflettere sulla seguente massima di Concetto Marchesi: «La lotta per la rigenerazione civile non può stagnare negli acquitrini degli accomodamenti, degli occultamenti e delle amnesie...».

Ecco il vero volto della Lega Nord!

Questo che vi propongo è un file esplosivo che rivela il vero volto della Lega. Troverete tutto quello che non avreste mai osato neanche immaginare sui duri e puri del Carroccio, quelli che predicano bene nelle valli tra ampolle e riti celtici, ma razzolano male, molto male a Roma e lì dove sono riusciti ad affermarsi. E’ tempo di sfatare il mito di una Lega intransigente, legalitaria, dura e pura, che non fa affari con nessuno, che grida Roma ladrona ma che, in realtà, ha le mani in pasta in tutto. Basta con le frottole e le balle che ci propina ogni giorno. La verità è che il verde brillante ha lasciato il posto ad un più intenso verde marcio. Cominciamo dalle basi, dall’abc della presunta difesa della legalità dei leghisti, che hanno offerto il loro soccorso verde per salvare dai processi Cosentino e alcuni boss della camorra, De Lorenzo, Di Donato e Crippa, vecchi arnesi della prima Repubblica, così la Lega li chiamava, che, secondo la magistratura, avrebbero causato danni all’erario. Sono trascorsi solo dieci anni da quando Bossi chiamava Berlusconi, il mafioso. Nel frattempo, la Lega ha firmato e sottoscritto tutte le 37 leggi ad personam del regime di Silvio. Sono anni che la Lega urla e strepita contro Roma ladrona, contro gli sprechi della pubblica amministrazione ma tutte le volte che Italia dei Valori ha chiesto di abolire le province ha votato contro. Ecco un rapido excursus su tutti i posti di potere, enti, società a partecipazione pubblica, banche, autostrade, ospedali sui quali la lega ha messo le mani in questi anni: consip, Cinecittà, age, Finmeccanica, Eni, Fiera Milano, Eni, Sviluppo sistema Fiere, Expo 2015, Enel, Poste italiane, Rai, Banca popolare di Milano, Impregilo. E c’è molto di più, leggere per credere. Volete sapere qual è il partito che detiene il maggior numero di parlamentari con il doppio o triplo incarico? Su 85 camicie verdi, 44 hanno una poltrona in Parlamento, una al governo e una in un’amministrazione locale. Nel dossier troverete nomi e cognomi ed anche quelli di parenti, figli ed amici piazzati su comode e molto remunerate poltrone. Un bell’esempio di nepotismo in salsa verde. Un capitolo a parte del dossier è dedicato a tutte le promesse fatte, agli slogan annunciati, reiterati e mai realizzati, a cominciare dalla presunta difesa delle coste italiane dall’immigrazione clandestina. Vi forniamo numeri, date e cifre di tutte le sanatorie targate Carroccio. Questa è la politica della Lega in fatto di immigrazione. Militari libici sparano contro un peschereccio italiano ed il ministro Maroni non fa una piega, salvo qualche giorno dopo, sorseggiare un drink all’ambasciata libica a Roma, alla festa per il 41esimo anniversario della dittatura di Gheddafi. C’è molto di più nel nostro dossier. L’elenco di tutti i processi a carico dei leghisti, un bel capitolo che abbiamo chiamato “lega ladrona” e la storia dettagliata di come la Lega Nord ha messo le mani sulle banche. Leggere per credere.
Massimo Donadi
capogruppo IdV alla Camera dei Deputati

Incendio alla pizzeria Impastato. La perizia: “Si tratta di dolo”

I locali devastati dall'incendio
La procura di Palermo ha deciso di aprire un’inchiesta – curata dal sostituto procuratore Ennio Petrigni –  per incendio doloso a carico di ignoti, circa l’episodio riguardante l’incendio che nella notte tra l’8 e il 9 dicembre si è verificato nei locali della pizzeria (situata a cinque km dal centro abitato di Cinisi) di proprietà di Giovanni Impastato, fratello del giornalista ucciso dalla mafia la notte del 9 maggio 1978. È lo stesso Impastato a rafforzare la tesi dell’incendio appiccato intenzionalmente, spiegando che «le sedie e i tavoli del locale sono stati accatastati nel punto di innesco per alimentare le fiamme, così come l’allineamento nei pressi del rogo di tre bombole vuote, allo scopo di provocare una vera e propria esplosione che avrebbe distrutto il locale o quanto meno avrebbe potuto provocare danni irreparabili». 

Palermo. Crollo all’acquasanta, il sindacato degli edili della CGIL si costituirà parte civile

Le cause del crollo nel cantiere all’acquasanta e nei tanti troppi cantieri simili sono innanzitutto lavoro nero e mancata applicazione delle leggi sulla sicurezza nel lavoro. “Tutto ciò diventa insopportabile, dice Mario Ridulfo segretario degli edili Cgil, se gli organi dello stato preposti ai controlli non hanno mezzi e risorse sufficienti"La crisi ha espulso dal settore negli ultimi tre anni circa tremila operai nella sola provincia di Palermo (dati della cassa edile di Palermo), molti di questi per sopravvivere accettano lavori in nero ed insicuri in balìa di imprese anch’esse a volte illegali. "Per questo, continua Ridulfo, il sindacato degli operai edili palermitani della Cgil si costituirà parte civile nel procedimento che verrà istruito dal giudice delegato alle indagini”.

Alla Unicredit i servizi di tesoreria del Comune di Corleone e dell'Unione dei Comuni del Corleonese

Municipio di Corleone
Palermo, 29 dicembre 2011 – Sono state stipulate le convenzioni per il rinnovo dei servizio di tesoreria svolti da UniCredit per il Comune di Corleone e per l’Unione dei Comuni del Corleonese. Le convenzioni, con durata quadriennale, sono state sottoscritte da Fabio Citati della Direzione Enti Sicilia di UniCredit e da Fabio Termine, responsabile finanziario del Comune di Corleone. Si tratta per entrambi i casi di una riconferma di servizi già svolti da UniCredit. “Le riconferme dei due servizi di tesoreria - ha sottolineato Renato Scalia, dirigente  Enti Sicilia di UniCredit - sottolineano la grande competitività della nostra banca nel settore e un know-how di eccellenza per la possibilità anche di effettuare pagamenti e incassi in circolarità.

Bimbi affetti da DSA? Attenti alle lobbies farmaceutiche...

Egregio Direttore, leggo da un noto quotidiano a tiratura nazionale dell'ennesima "ricerca" condotta su un campione di studenti tra gli 11 e i 16 anni da alcun studiosi britannici che avrebbero isolato una nuova "malattia mentale": la cosiddetta "sindrome da stanchezza cronica". I sintomi sembrano riassumersi in problemi di memoria, concentrazione, disturbi del sonno e sbalzi d'umore. Come se non ne avessimo già a sufficienza di patologie (o presunte tali) che affliggono i nostri ragazzi in età scolare. Tra ADHD, Disturbi "Specifici" di Apprendimento, e dislessie varie, penso proprio si stia passando il limite. Ormai avere un figlio che procede normalmente nei propri studi senza "ostacoli" di sorta sembra esser divenuto una rarità! Ricordo che da ragazzino, nel mio paese  c'era solo un bambino etichettato con "disturbi di mente" (forse era solo un po' troppo vivace.)

Asse militare tra Roma e Berlino con missili e droni

di Antonio Mazzeo
Sistemi missilistici e satellitari, apparati per le guerre elettroniche, bombe e munizioni “intelligenti”, aerei e velivoli terrestri senza pilota. Dal prossimo anno, piccole, medie e grandi industrie d’Italia e Germania avvieranno progetti congiunti di sviluppo dei più avanzati strumenti di guerra. Il 16 dicembre, è stato firmato a Berlino un accordo di collaborazione strategica tra la Federazione delle industrie italiane per la difesa e la sicurezza (AIAD) e la BDSV, l’omologa associazione tedesca del comparto militare. L’accordo che punta a promuovere la ricerca, la progettazione e la produzione di tecnologie belliche aerospaziali, navali e terrestri, è stato messo a punto dopo mesi di negoziati fra i rappresentanti dei ministeri della Difesa dei due paesi, con il supporto dei manager delle maggiori holding industriali.

Sgarbi: "Il vicesindaco di Salemi? Dev'essere donna, di aspetto gradevole, e di età compresa fra i 25 ed i 45 anni"

Essere di sesso femminile, di aspetto gradevole e avere un'eta' compresa tra i 25 e i 45 anni. Questi i requisiti per partecipare alla selezione pubblica indetta dal sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi per la nomina di vicesindaco del Comune nel trapanese. "Dopo un incontro con i consiglieri comunali di maggioranza - ha spiegato Sgarbi - ho verificato le difficolta' politiche per l'individuazione di un nuovo vice sindaco: non mi e' stata infatti data nessuna indicazione precisa e ho dunque deciso a una totale liberazione dagli schemi partitici". "Invece di procedere autonomamente - ha aggiunto - ho provato a cercare una soluzione che fosse una prova di una totale distanza dalle pressioni partitiche e politiche". Per questo l'idea di lanciare un concorso con la scelta di indicare una donna per una questione di "equilibrio delle quote rosa". Il nuovo vicesindaco dovra' dimostrare "capacita' intellettuali e un aspetto gradevole per rappresentare il Comune". Le “brutte”, quindi, sono avvisate: non potranno mai partecipare a questo singolare concorso dell’estroverso Sgarbi, che sembra avere confuso il ruolo di vicesindaco di Salemi con il concorso di Miss Italia.

giovedì, dicembre 29, 2011

Con un manifesto, il Comitato per l'Acqua Pubblica di Corleone chiede che il Comune si riprenda le reti

A Corleone l'acqua deve ritornare a essere pubblica. Guarda il video

Guerra fratricida: Ferrandelli contro Orlando, Lumia contro Borsellino. Amministrative da brivido a Palermo

Giuseppe Lupo
E chi l’avrebbe mai immaginato? Se qualcuno ci avesse anticipato un simile sbocco alle amministrative di Palermo gli avremmo suggerito di andare in terapia. Come sarebbe stato possibile pronosticare una frattura interna dell’Idv, la macchina d’opposizione più efficiente e trinariciuta del reame? Dall'Idv se ne vanno gli Scilipoti, mal selezionati, o restano gli integralisti in servizio permanente effettivo, tertium non datur. Invece che cosa ti va a combinare Leoluca Orlando, lo stratega dello spread anti-Pd? Un processo di “smembramento” a catena, con effetti domino innegabili, proprio nel suo campo d’azione, il centrosinistra. L’unica certezza di questa vigilia elettorale, infatti, è la presenza di due candidati dell’Idv alla poltrona di sindaco di palermo, Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli. Niente primarie, entrambi le saltano, nonostante abbiano manifestato sempre e comunque, la loro necessità. Come momento di partecipazione e di scelta delle classi dirigenti.

L'Antologia del movimento contadino in Sicilia: ventuno fiori per una pagina epica del popolo siciliano

di Salvatore Vaiana
“Antologia di un’epopea contadina. I protagonisti delle lotte per la Riforma agraria in Sicilia” è una recente pubblicazione che, si legge nella “Prefazione”, contiene «alcuni brani particolarmente notevoli», tratti da ventuno libri, «per sottoporli all’attenzione di un pubblico più vasto ed anche per stimolare eventuali studiosi che volessero approfondire la storia di queste lotte, ad utilizzare più compiutamente questi documenti estremamente significativi ed utili per comprendere lo sviluppo reale del movimento». Un’antologia, aggiungo, che meriterebbe di essere adottata nelle scuole siciliane, nell’ambito di quella programmazione modulare che prevede lo studio della storia locale, sia comunale che regionale. Il libro è stato pubblicato dal Cepes, Centro Studi ed iniziative di Politica Economica in Sicilia, nel mese di marzo del 2011.

martedì, dicembre 27, 2011

Milano, folla per Giorgio Bocca. Un saluto all'ultimo dei grandi

I funerali di Giorgio Bocca 
di PIERO COLAPRICO
MILANO -Sarà anche l'epoca di Internet e di twitter, ma per il funerale di Giorgio Bocca si mossi tanti, tantissimi. Per esserci di persona, per dare da vicino il miglior saluto possibile all'ultimo narratore dell'Italia. Uno che l'ha percorsa a passi da gigante: un viaggio pazzesco, perfetto, meraviglioso, amaro, dalla seconda guerra mondiale all'oggigiorno così incerto, della finanza truccata e del clic sul computer, passando per il Vietnam, il Vajont, il boom, la cronaca nera, Berlusconi, la Lega, tutto.

Caro amico Giorgio Bocca, una vita insieme alla tua fantasia

Giorgio Bocca ed Eugenio Scalfaridi EUGENIO SCALFARI
di EUGENIO SCALFARI
È STATA l'ultima volta che l'ho visto, era il 6 dicembre scorso, le 11 del mattino e lui stava seduto alla sua scrivania, pallidissimo, il volto scavato con le ossa della fronte, degli zigomi e delle mascelle coperte dalla pelle e gli occhi fissi davanti a sé che guardavano il vuoto. Gli chiesi se avesse dolore in qualche parte del corpo, rispose "No, nessun dolore". "Questo è un buon segno  -  gli dissi mentendo  -  ma come ti senti?", mi guardava senza alcuna espressione, poi la bocca accennò un sorriso. La risposta fu "non ci sono". La moglie Silvia si era seduta accanto a lui, gli carezzò lievemente la guancia e quasi per cambiar discorso disse: "Per pranzo gli ho preparato la luganiga, gli piacciono quelle salsicce cotte nel vino". "Ma le può mangiare?", "Le assaggia".

Primarie nel caos, spunta un sondaggio: "Rita Borsellino batterebbe Orlando"

Rita Borsellino
di SARA SCARAFIA
PALERMO - Primarie nel caos: la decisione sulle consultazioni slitta a dopo Capodanno mentre i partiti del centrosinistra continuano a farsi la guerra sull'alleanza con il Terzo Polo. Nei giorni di festa la candidata Rita Borsellino ha lavorato nel tentativo di riunire la coalizione e far celebrare le consultazioni: il 24 dicembre Sel ha prima incontrato Idv ribadendo il no al Terzo Polo. Ma subito dopo il partito di Nichi Vendola ha incontrato anche il Pd di Giuseppe Lupo e, alla fine, ha aperto uno spiraglio per salvare le primarie non precludendo alleanze larghe, ma solo al ballottaggio. 

I panettoni meridionali? Sicuramente meglio dei milanesi...

C’era una volta, anzi c’è ancora, il panettone Alemagna, Motta, il panettone milanese insomma. E non aveva rivali. Impossibile evocare il panettone senza andare, con la memoria, alla Madunnina, al capoluogo lombardo, alle brume padane, ai commendatori con i colletti di pellicce, il boom economico e tutto il resto.

Ebbene, è cambiato quasi tutto. Il panettone non è solo milanese. I pasticceri meridionali, un gradino dopo l’altro, quasi alla chetichella, senza dare troppo a vedere, hanno realizzato i loro panettoni che non solo reggono la concorrenza ma ottengono giudizi estremamente positivi al punto da farsi preferire a quelli tradizionali. Com’è potuto accadere? L’industria del panettone si è dovuta confrontare con l’artigianato del panettone. E il prodotto artigianale ha vinto, talvolta stravinto. Il dolce della tradizione milanese, indubbiamente, ne ha tratto giovamento. Aveva segnato il passo e perso lo smalto. Il cinepanettone aveva preso il posto del panettone. Grazie ai pasticcieri meridionali ed all’immissione nel mercato di “proposte” nuove, fantasiose e interessanti, il panettone ha riconquistato la centralità perduta. 

Palermo, Fincantieri: è sempre braccio di ferro. Continua la protesta a oltranza

Continua la protesta dei lavoratori del Cantiere navale di Palermo, che oggi non hanno garantito le prestazioni straordinarie rispetto al programma produttivo previsto. La Cgil e la Fiom Cgil di Palermo chiedono a Fincantieri di tornare sui propri passi per quanto riguarda le eccedenze di 140 unita' dichiarate per lo stabilimento di Palermo. Il blocco dello straordinario proseguira' fino al 2 gennaio. "Chiediamo a Fincantieri di presentare il piano industriale, imperniato sulle tre missioni produttive concordate nel protocollo d'intesa siglato con la Regione e sul mantenimento dei livelli occupazionali - dichiarano il segretario della Cgil di Palermo, Maurizio Cala', e il segretario Fiom Cgil, Francesco Piastra -. Se il cantiere manterra' le sue tre attivita' non avra' esuberi. Diversamente si' e questo non lo accetteremo". La Fiom e la Cgil restano in attesa della convocazione da parte dell'assessorato regionale alle Attivita' produttive. Nei prossimi giorni continuera' l'astensione dalle attivita' straordinarie fino all'assemblea convocata per il giorno 2 gennaio.

27 dicembre 2011

Spuntano come funghi i radar anti-migranti: la rabbia dei "NoRadar"

di Antonio Mazzeo
Le fiamme gialle prima azzerano, poi raddoppiano e adesso triplicano i radar di produzione israeliana da installare in Italia per impedire gli sbarchi dei migranti. Preoccupate di vedere ancora una volta non riconosciute le proprie ragioni dal Tar Sardegna, hanno dato mandato all’Avvocatura dello stato di depositare un atto alla cancelleria del Tribunale di Cagliari con cui si ufficializza la rinuncia alla realizzazione dei radar a Tresnuraghes e a Capo Sperone (Sant’Antioco) e, di conseguenza, il ritiro dal procedimento scaturito dal ricorso degli ambientalisti e dell’amministrazione locale. Nell’ottobre scorso, i giudici avevano ordinato la sospensione dei lavori di realizzazione degli impianti di sorveglianza previsti dalla Gdf nella costa occidentale dell’isola, a salvaguardia dei diritti fondamentali alla salute e alla salubrità dell’ambiente.

lunedì, dicembre 26, 2011

Dino Paternostro: "Ho conosciuto personalmente Giorgio Bocca"

Da sx: Giorgio Bocca, Dino e Roberto Paternostro (4/1994)
di DINO PATERNOSTRO
Ho conosciuto personalmente Giorgio Bocca nell’aprile del 1994. Era venuto a Corleone, insieme ad Attilio Bolzoni, per scrivere un capitolo del suo “Il Sottosopra. L’Italia di oggi raccontata ad una figlia”, che avrebbe pubblicato a settembre con Mondadori. Da poco più di un anno era stato arrestato Totò Riina, considerato il “capo dei capi” di Cosa Nostra. E da qualche mese a Palazzo Cammarata si era incredibilmente insediato un giovane sindaco di sinistra, Pippo Cipriani, che però non aveva nessun consigliere del suo schieramento in consiglio comunale.

Addio, partigiano Giorgio

di ROBERTO SAVIANO
La sua Resistenza è iniziata sulle montagne del Piemonte. Ed è continuata per i 66 anni successivi, con la penna e l'inchiostro al posto del fucile. L'omaggio dello scrittore Roberto Saviano al grande giornalista scomparsoHo capito una cosa, molto semplice ma forse decisiva: gran parte delle protezioni mafiose, dei privilegi mafiosi certamente pagati dai cittadini non sono altro che i loro elementari diritti. Assicuriamoglieli, togliamo questo potere alla mafia, facciamo dei suoi dipendenti i nostri alleati... Quelli che parlavano erano due piemontesi e discutevano delle radici profonde del male meridionale, loro lo avevano capito e l'analisi che si scambiavano come un testimone che l'uno affidava all'altro non era disprezzo colonialista verso un popolo schiavo che non aveva la forza di riscattare i suoi diritti. No, il loro era amore per il Sud, da italiani che sapevano di essere parte di quella stessa terra così lontana dai portici delle città sabaude, costruiti per proteggere da un clima europeo che il sole della Sicilia e della Campania non sa immaginare: un amore che andava oltre il senso del dovere o della professione e che per questo si trasformava in denuncia, nella metodica, sistematica analisi di quanto il male fosse profondo nella vita della gente che non sapeva, non voleva, non poteva ribellarsi.

Guttuso, 100 anni tra pittura e impegno

Renato Guttuso

Libri, incontri, mostre organizzate in tutta Italia, celebrano il centenario della nascita del grandissimo pittore bagherese, straordinario testimone dei tempi

 di NICOLETTA CASTAGNI
ROMA. Libri, incontri, mostre organizzate in tutta Italia, celebrano il centenario della nascita di Renato Guttuso, grandissimo pittore e straordinario testimone dei tempi, capace di tradurre sulla tela l'impegno morale e civile che contraddistinse la sua arte fino dai precocissimi esordi.
Con le sue opere, molte delle quali famosissime, ma anche coi suoi scritti, l'artista siciliano rappresentò il realismo della condizione umana con le sue sofferenze, i suoi miti, le sue passioni, abbracciando la battaglia politica, la polemica, persino lo scandalo. Nato a Bagheria il 26 dicembre 1911 in una famiglia di idee liberali (la sua nascita fu denunciata a Palermo il 2 gennaio 1912 per contrasti con l'amministrazione comunale di Bagheria) il piccolo Renato manifestò già in tenera età la sua predisposizione alla pittura. Ad appena 13 anni datava e firmava i propri quadri, per lo più copie di paesaggisti siciliani dell"800 o di pittori francesi.

Ponte natalizio a Palermo e provincia. Controlli a tappeto dei carabinieri: 2 persone arrestate, 5 denunciate

Sta terminando il primo lungo ponte delle festività natalizie che ha visto l’impiego di oltre 250 Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, diretto dal Generale B. Teo LUZI, dislocati su tutto il territorio al fine di rendere più sicuro questo periodo e di far vivere serenamente le festività a tutti i cittadini. Numerose sono state la pattuglie, sia di giorno che di notte, presenti su tutto il territorio, impiegate con scopo soprattutto preventivo dei reati contro la persona ed il patrimonio. Importante anche l’utilizzo di militari in abiti civili presenti nelle strade più affollate da cittadini intenti nello shopping natalizio, facili prede di borseggiatori che approfittano del momento di distrazione per ottenere il loro bottino. Molto apprezzate dalla popolazione, ma soprattutto dai turisti, le pattuglie in uniforme di rappresentanza, con mantello, con le quali i Carabinieri hanno sottolineato l’importanza della scoperta delle tradizioni, talvolta dimenticate.

E' morto a Milano Giorgio Bocca. Napolitano: "Sempre stato coerente"

Giorgio Bocca
L'ex combattente di Giustizia e Libertà e fondatore di Repubblica si è spento nella sua casa milanese all'età di 91 anni. Il cordoglio del capo dello Stato e di tutto il mondo della cultura e della politica. De Benedetti: "Il suo impegno civile rimarrà una delle più profonde caratteristiche dei nostri giornali"
MILANO - E' morto oggi pomeriggio nella sua casa di Milano Giorgio Bocca. Il grande giornalista e scrittore era nato a Cuneo il 28 agosto del 1920. Per il momento non è stata ancora annunciata la data del funerale. La famiglia ha fatto sapere infatti che intende essere lasciata tranquilla e affrontare la vicenda "in modo privato". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con commozione la triste notizia della scomparsa di Giorgio Bocca, ha inviato un messaggio alla famiglia nel quale ricorda la "figura di spicco del movimento partigiano rimasto sempre coerente con quella sua fondamentale scelta di campo per la libertà e la democrazia".

Giorgio Bocca, partigiano e scrittore. Difese e spiegò i valori della Resistenza

Giorgio Bocca
GIORGIO BOCCA nasce il 28 agosto 1920 a Cuneo, da genitori insegnanti. Cresce nella condizione sociale tipica della borghesia piemontese e da ragazzo frequenta la Facoltà di Giurisprudenza. Per le sue abilità sciistiche e i risultati sportivi, noti in tutta la provincia, si iscrive al Gruppo Universitario Fascista. Le prime collaborazioni giornalistiche sono con il foglio cuneese del Partito Nazionale Fascista, esprimendo posizioni e idee vicine al partito. L'amicizia con Benedetto Dalmastro, a sua volta connesso a Duccio Galimberti lo porterà a fondare dopo l'armistizio le formazioni "Giustizia e Libertà" con cui dopo l'8 settembre, Giorgio Bocca aderisce alla lotta partigiana. Nel 1945 firma le condanne a morte di cinque prigionieri dell'esercito della Repubblica Sociale.
L'uomo di lettere. Bocca inizia a scrivere da adolescente, sospende l'attività sotto le armi e la riprende alla fine della lotta partigiana, sul giornale di Giustizia e Libertà. Arrivano poi le collaborazioni con L'Europeo e Il Giorno, e nell'Italia del boom economico degli anni sessanta realizza diverse inchieste che raccontano e mettono in luce il momento storico del Paese.

domenica, dicembre 25, 2011

MONETA SOVRANA. Facciamo tremare il vero potere mondiale!

Oltre 700 attivisti italiani per un evento mondiale: imparare i fondamenti della Modern Money Theory direttamente dagli economisti americani che guidarono la "resurrezione" dell'Argentina dopo il disastro del 2001 provocato dalla privatizzazione neoliberista di un'economia subalterna al dollaro. Mai più denaro "privato", prestato magari a tassi d'usura come fa la Bce dominata dalla Germania. Lorenzo Bini Smaghi, ormai in uscita dall'esecutivo della Banca Centrale Europea, ha clamorosamente smentito Mario Draghi: «E' inutile nasconderci dietro le regole per evitare di agire», ha dichiarato al "Financial Times": «Se c'è un pericolo di deflazione e recessione economica, la Bce deve iniettare fondi nel sistema». Esattamente quello che Draghi, sempre al "Financial Times", ha spiegato che non farà mai: niente aiuti, fin che resterà in piedi l'euro.

Cavalleria rusticana a Villafrati

Lo spettacolo è una riduzione dalla novella omonima e dal dramma di Verga e dal libretto dell’atto unico di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, musicato da Pietro Mascagni nel 1890. La vicenda presenta uno spaccato della Sicilia di fine ottocento, nel quale emergono gli aspetti più rappresentativi del carattere dei siciliani: la religiosità, la passionalità, il senso dell’onore, l’istinto di vendetta. Come nella tragedia greca, i personaggi sembrano andare incontro al proprio destino come guidati da una volontà divina, che prescinde dal libero arbitrio e travolge tutti gli “attori” senza remissione di peccati. I protagonisti non sono però eroi od eroine ma gli abitanti di un piccolo paese dell’entroterra siciliano che, nello spettacolo, diviene luogo astratto in un tempo indefinito, nel quale la vicenda di amore e di sangue si sviluppa rosso su nero, senza sfumature, in un crescendo che conduce inesorabilmente alla vittoria dei sentimenti sulla ragione. Le parti recitate sono intercalate da brani musicali tratti dall’opera di Mascagni ed eseguiti da un complesso bandistico che, rispetto all’organico orchestrale dell’opera originale, si attaglia alla natura popolare dei sentimenti narrati dal testo. 29 DICEMBRE 2011, ORE 21.00, TEATRO DEL BAGLIO - VILLAFRATI (PA)
Adattamento e regia Valeria Sara Lo Bue con Daniele Accurso, Paola Bisulca, Emanuela Cuttitta, Giuseppe Di Dato, Valeria Sara Lo Bue, Rosario Mercante.
Scene: Maria Angela Ignoti.
Costumi, disegno luci: Maria Angela Ignoti, Valeria Sara Lo Bue.
Sarta: Elisa Ignoti.
Musiche: Pietro Mascagni, eseguite dalla banda “V. Bellini” di Villafrati, diretta dal Maestro Innocenzo Bivona. Con la partecipazione degli allievi del laboratorio permanente del Teatro del Baglio.
Produzione Teatro del Baglio - Villafrati, Palermo.

Come si selezionano i futuri dirigenti scolastici?

Rosa Faragi
di Rosa Faragi
Tre anni fa al ministro Brunetta venne una geniale idea: creare un ente privato di formazione per la selezione del personale degli enti pubblici: il FORMEZ ITALIA. Peccato che tale nuovo ente era una brutta copia di un ente già esistente, il FORMEZ, vecchio carrozzone clientelare della vecchia politica. Il primo risultato di tale geniale idea fu il raddoppio delle spese, perché FORMEZ ITALIA, nonostante fosse una S.P.A. lavora quasi esclusivamente per gli enti pubblici, facendo ciò che prima faceva il FORMEZ, ma con un costo maggiore. Infatti, ogni anno, riceve dallo Stato ben 4,5 milioni di euro. Avendo come faro nella sua azione di governo i concetti di competenza e professionalità, il ministro sceglie il meglio: come presidente viene nominato il dott. Secondo Amalfitano di professione geologo e grande amico del ministro Brunetta; infatti, in qualità di ex sindaco di Ravello, ha celebrato le nozze del ministro. Cosa c’entra un geologo con la selezione e la formazione del personale rimane un mistero.

Ma babbo Natale ha un contratto regolare?

sabato, dicembre 24, 2011

Il Comitato di Corleone: l'acqua adesso può tornare davvero pubblica!

"Il primo ottobre 2008 il Comune di Corleone ha consegnato tutte le sorgenti, la rete idrica interna, la condotta esterna ad Acque Potabili Siciliane Spa, privatizzando in tal modo l'acqua pubblica", così scrivevamo più di tre anni fa, su "Corleone-Dialogos" cartaceo, e iniziavamo la nostra battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua. Cari concittadini tutti, sappiamo che l'attuale Sindaco, i suoi assessori nessuno escluso e i consiglieri di centrodestra hanno ceduto il nostro patrimonio ad APS; il Sindaco di Corleone è stato il primo a svendere i nostri gioielli di famiglia e mai gli perdonerò, politicamente, questo peccato capitale. Come tutti ricorderemo, nel territorio molti Comuni come Bisacquino o Prizzi e altri 32 in tutta la Provincia hanno invece resistito, continuando l'autogestione locale. Tutti noi Corleonesi, da tre anni, grazie a tale politica, abbiamo potuto constatare sulla nostra pelle cosa significa la privatizzazione dei servizi pubblici. APS è stata eccellente nell'inviare bollette salatissime, ma non nel realizzare gli investimenti che avrebbe dovuto fare. Il Comitato per l'acqua pubblica, fondato da Corleone Dialogos, Camera del Lavoro e Cisl di Corleone e dall'associazione Il Germoglio, non ha mai perso la speranza.

Un anno in un clic: il vostro 2011

Il fatto, il personaggio, l'evento sportivo: il meglio della Sicilia negli ultimi 12 mesi. Vota. In sintesi, il vostro 2011. Un anno in un sondaggio. Come tradizione ormai consolidata, lasiciliaweb vi invita a riassumere gli ultimi dodici mesi in un clic. Formulate la vostra preferenza tra le cinquine proposte dalla redazione e commentate i risultati sulle nostre pagine: le votazioni resteranno aperte sino alle 12 del 2 gennaio 2012. IL FATTO - Marzo: a Lampedusa, invasa ancora una volta dai migranti, la situazione diventa insostenibile; i residenti si ribellano sino a quando non cominciano i trasferimenti per Mineo e altre sedi. Intanto in mare si continua a morire. Ottobre: in diretta tv e con un intervento di 58 minuti in consiglio comunale, Raffaele Stancanelli risolve l'incompatibilità tra la carica di parlamentare e quella di sindaco decidendo di restare a Palazzo degli Elefanti. Novembre: scoppia la protesta degli studenti, che sul modello degli indignados spagnoli occupano le piazze. A fine mese, chiude lo stabilimento Fiat di Termini Imerese: dopo ben 41 anni, la casa casa automobilistica torinese lascia la Sicilia. Pochi giorni più tardi, riproponendo i drammatici scenari visti a Giampilieri, Scaletta Zanclea e San Fratello, un'alluvione nel Messinese, stavolta a Saponara, provoca tre morti e devasta il paese, travolto dal fango. LEGGI TUTTO

Lo scriveva il procuratore Pietro Scaglione: la strage di Portella ebbe finalità anticomuniste

Un sopravvissuto della strage accanto alla lapide di Portella

di PIETRO SCAGLIONE
Il settimanale cattolico "Famiglia Cristiana", in un servizio esclusivo sulla strage di Portella della Ginestra, scrive (con la penna del nipote) che il magistrato Pietro Scaglione, ucciso dalla mafia il 5 maggio del 1971, in un documento del 1953, parlava apertamente di finalità anticomuniste della strage e di rapporti tra le forze dell'ordine e il banditismo.  Tra montagne di carte, sentenze, articoli, libri e requisitorie, come per incanto, compaiono due preziosi documenti. Il primo è una copia in carta carbone delle dirompenti "Conclusioni" dell'allora Sostituto procuratore generale Pietro Scaglione negli "Atti relativi ai mandanti della strage di Portella della Ginestra", dove si descrivono le finalità anticomuniste dell'eccidio e dove si denunciano i rapporti tra il banditismo e le forze dell'ordine. Il secondo documento, invece, è il reportage del giornalista Riccardo Longone, pubblicato in prima pagina dal quotidiano "L'Unità" il 14 febbraio del 1954 e intitolato "Pisciotta annunciò al magistrato nuove gravissime rivelazioni".
Pietro Scaglione era mio nonno, la mafia lo uccise così

Processo per l’assassinio di Mauro Rostagno. Quando Riina disse che Mauro era una “camurria”...

Mauro Rostagno
di RINO GIACALONE E' una udienza quella del processo per il delitto Rostagno che va raccontata cominciando però dalla fine. Il dibattimento cominciato il 2 febbraio scorso è arrivato il 21 dicembre al termine per quanto riguarda il 2011, la ripresa ci sarà l'11 gennaio quando deporranno due pentiti parecchio controversi, Vincenzo Calcara e Rosario Spatola, uomini d'onore del Belice, le cui dichiarazioni però hanno per la gran parte superato il vaglio dell'autorità giudiziaria. Nell'ultima udienza, quella del 21 dicembre scorso, ha deposto l'ex capo del mandamento di San Giuseppe Jato Giovanni Brusca, collaboratore di giustizia lo divenne qualche giorno dopo il suo arresto che risale all'estate del 1996. Nel 1999, dopo un primo accenno fatto in verbali sottoscritti nel 1996 e nel 1997, ha parlato ai pm del delitto di Mauro Rostagno con qualche dettaglio in più rispetto a prima, ha detto che dal capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina, sentì dire, a proposito dell'omicidio dell'ex fondatore di Lotta Continua, che "finalmente i trapanesi si erano tolti di mezzo quella camurria".

Costi e bluff dell’aereo italiano che addestra alla guerra

di Antonio Mazzeo Non ha certo gli stratosferici costi dei cacciabombardieri F-35 “Joint Strike Fighter”, ma il nuovo aereo d’addestramento avanzato M-346 “Master” dell’Aeronautica militare italiana sta causando l’ennesima emorragia di risorse finanziarie statali a favore del complesso militare industriale di Finmeccanica & soci. Progettato appositamente per la formazione dei piloti dei velivoli da guerra come i “Tornado”, gli “Eurofighter Typhoon” e i famigerati F-35, l’M-346 “Master” è realizzato da un consorzio di costruttori internazionali guidato da Alenia-Aermacchi.

Al processo Mori l'ex Dap Ardita: "Ministero frenò sul 41 bis"

Secondo l'ex responsabile del Dipartimento degli affari penali del ministero, dagli uffici arrivò un no alla proposta di estendere il carcere duro a 5 mila detenuti PALERMO - Il direttore del Dap Niccolò Amato propose nell'estate del '92 l'ampiamento del regime di carcere duro, sia pure in forma attenuata, a circa 5 mila detenuti nelle carceri italiane: ma il suo suggerimento rimase senza esito per l'opposizione che arrivò dagli uffici del ministero della Giustizia, all'epoca guidato da Claudio Martelli. Lo ha detto nel corso del processo Mori, davanti alla quarta sezione del tribunale di Palermo, l'ex capo dell'ufficio detenuti del Dap, Sebastiano Ardita, oggi rientrato alla procura di Catania. Rispondendo alle domane dei pm Nino Di Matteo e Antonio Ingroia, il magistrato ha ricostruito l'iter che andò in senso del tutto opposto agli intendimenti di Amato e che portò, nel '93, l'anno delle bombe mafiose a Roma, Firenze e Milano, a una serie di revoche o mancate proroghe nel regime del 41bis.

Pippo La Barba: Anita Garibaldi a Corleone

Il 17 dicembre c’è stato un grande evento a Corleone, paese recentemente insignito con decreto del Presidente della Repubblica del titolo di Città. Presso l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Giovanni Colletto” si è svolta una giornata di studi su “1860, la spedizione dei Mille. Corleone, una città simbolo di libertà e di riscatto”. L’iniziativa, diretta soprattutto ai ragazzi della scuola, è stata promossa dall’Istituto Italiano Fernando Santi con la collaborazione dell’associazione culturale corleonese “Cepros” e il patrocinio della Regione Siciliana e del Comune di Corleone. Sono intervenuti: il presidente dell’Istituto “Fernando Santi” Luciano Luciani, il presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento (Comitato di Palermo) Claudio Paterna, lo storico dell’irredentismo antiborbonico e garibaldino Pippo Oddo, lo storico del movimento contadino e dei Fasci dei lavoratori Dino Paternostro, lo studioso della gioventù di Garibaldi Giovanni Perrino, il Vice-Sindaco di Corleone Pio Siragusa. Moderatore Giuseppe Cipriani, coordinatore dell’istituto Fernando Santi.

giovedì, dicembre 22, 2011

Sanità, intesa Regione-sindacati per assumere 2324 Lsu

Massimo Russo
2324 Lsu, attualmente impiegati nelle aziende sanitarie regionali con contratto quinquennale di diritto privato e in servizio gia' prima del 30 dicembre 2010, potranno essere assunti in tempi brevi grazie a un protocollo d'intesa, fortemente voluto dall'assessore regionale per la Salute Massimo Russo, firmato oggi pomeriggio insieme ai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fials, Usae, Nursing Up.

Il documento prevede che le aziende possano attivare entro il 31 dicembre del prossimo anno le procedure finalizzate all'assunzione a tempo indeterminato del personale di categoria A e B (commessi, operatori tecnici ecc.), previa individuazione dei posti disponibili nelle piante organiche e nel rispetto delle disposizioni finanziarie nazionali e regionali in materia di personale.

Umberto Santino: "Ecco le prove del depistaggio sul delitto Impastato"

I funerali di Peppino Impastato
di Umberto Santino
Presidente del Centro
Impastato di Palermo
In merito alla riapertura delle indagini sul delitto Impastato il Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo ribadisce quanto già sostenuto nella lettera alla Procura inviata il 23 maggio 2011. Il depistaggio, così come era inequivocabilmente affermato dalla relazione della Commissione parlamentare antimafia, approvata nel dicembre del 2000, ha due attori principali: il procuratore capo del tempo, Gaetano Martorana, che nel fonogramma redatto subito dopo il ritrovamento dei resti del corpo di Peppino Impastato, parlava di "attentato alla sicurezza dei trasporti mediante esplosione dinamitarda" e l'allora maggiore dei carabinieri Subranni. Un'indagine seria deve partire dall'accertamento delle responsabilità di questi due personaggi. Ecco il testo della lettera inviata alla Procura:

Lo Statuto dei Lavoratori non si tocca!

di MARIA MANTELLO

La legge 300, meglio conosciuta come Statuto dei diritti dei Lavoratori, vedeva la luce il 20 maggio 1970. Varata nel clima politico-culturale delle lotte per l’emancipazione e la giustizia per tutti, faceva sì che finalmente quei diritti, pur garantiti dalla Costituzione Repubblicana, ma puntualmente disattesi nei posti di lavoro attraverso regolamenti interni e misure repressive, divenissero pratica democratica.
Finalmente si riconosceva che si è cittadini della Repubblica Italiana sempre, proprio perché lo Statuto sanciva che la dignità della persona e le sue libertà civili e democratiche non possono essere messe tra parentesi sui posti di lavoro. Libertà di pensiero, iscrizione a partiti, associazioni, sindacati, ecc. non potevano più essere motivo di discriminazione, persecuzione, fino alla perdita del posto di lavoro.
Il lavoratore è libero col lavoro e nel lavoro, proprio nella misura in cui è riconosciuto il principio che fatti estranei alla sua professionalità non possono più mettere in crisi la sua sicurezza economica col ricatto del licenziamento.

Se l’articolo 18 diventa un lusso

di Stefano Rodotà Gli effetti del decreto “Salva Italia” dureranno a lungo, perché redistribuiscono poteri e risorse. Per questo non è possibile far tacere lo spirito critico, né pretendere una sorta di acquiescenza sociale, alla quale giustamente i sindacati hanno detto di no. Il decreto, infatti, tocca profondamente vita e diritti delle persone. I diritti sono diventati un lusso? L'”età dei diritti” è al tramonto? Di questo discutiamo in questi tempi difficili, e non solo in Italia. E' tornata l'insincera tesi dei due tempi: prima risolviamo i problemi dell'economia, poi torneranno i bei tempi dei diritti. “Prima la pancia, poi vien la morale” – fa dire Bertolt Brecht a Mackie Messer nel finale del primo atto dell'Opera da tre soldi. Ma l'esperienza di questi anni ci dice che di quel film viene sempre proiettato solo il primo tempo.
Vi è una ricerca francese sui diritti sociali intitolata “Droits des pauvres, pauvres droits”. Dunque, “diritti dei poveri, poveri diritti”: diritti sempre più deboli per i più deboli, e che non si sa che fine faranno. Oggi siamo di fronte ad interventi caratterizzati da una forte asimmetria sociale, che fanno crescere ancora di più la diseguaglianza.

martedì, dicembre 20, 2011

Caso Impastato, scoperto un altro depistaggio. Trent'anni dopo ritrovata la testimone del delitto

Peppino Impastato ad una manifestazione per la pace
di SALVO PALAZZOLO
I carabinieri avevano detto che la casellante del passaggio a livello era emigrata negli Stati Uniti e irrintracciabile, invece non si era mai allontanata dalla sua casa di Cinisi. L'ha scoperto la Dia dopo la riapertura dell'inchiesta da parte della Procura di Palermo. La donna è stata interrogata questa mattina. I pm indagano sui depistaggi attorno all'omicidio del militante antimafia ucciso nel 1978. Il fratello di Impastato: "I magistrati interroghino il generale Subranni, che aveva il compito di coordinare le indagini sull'omicidio di Peppino"
PALERMO - Prima, scrissero che era emigrata negli Stati Uniti. Poi, che era irrintracciabile. Trent'anni fa, i carabinieri della stazione di Cinisi assicurarono alla magistratura che la testimone chiave del delitto di Peppino Impastato era "irreperibile". E da allora non si è saputo più nulla di lei: Provvidenza Vitale, la casellante del passaggio al livello di Cinisi, sembrava davvero scomparsa nel nulla.

La metamorfosi del governatore-icona

Totò Cuffaro a Rebibbia
di ENRICO DEL MERCATO
Dimagrito e con il volto segnato dalle rughe. Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Siciliana ed ex senatore dell'Udc, era tra i detenuti che ieri a Rebibbia hanno incontrato il Papa. Cuffaro, in carcere dall'inizio del 2011, sta scontando una condanna definitiva a sette anni di carcere per favoreggiamento aggravato alla mafia (Foto Reuters)

PALERMO - Era pingue, morbido, accogliente. La perfetta icona del potere siciliano fondato sulle inesauribili risorse della regione autonoma più spendacciona d'Italia. Adesso, dopo quasi un anno di galera, ha addosso venti chili di meno, le guance scavate, e al posto della paciosa espressione da "vasavasa" una grinta incattivita. Nelle foto che ritraggono Salvatore "Totò" Cuffaro detenuto tra i detenuti di Rebibbia in attesa dell'incontro col Papa, c'è la nemesi dell'uomo che è stato fino a un paio di anni fa, il più potente di Sicilia.

Nuove accuse per l'ex ministro Romano

Saverio Romano
A fare il nome del politico del Pid, questa volta, non è un collaboratore di giustizia ma l'ex manager della sanità privata Michele Aiello PALERMO. Nuove accuse per l'ex ministro dell'agricoltura Saverio Romano l'imputato, davanti al Gup di Palermo, di concorso in associazione mafiosa. A fare il nome del politico del Pid, questa volta, non è un collaboratore di giustizia ma un condannato per mafia, l'ex manager della sanità privata Michele Aiello. Sentito dal Pm Nino Di Matteo e dall'aggiunto Ignazio De Francisci il 2 dicembre scorso, Aiello ha raccontato di avere assunto in una sua azienda il genero del capomafia di Belmonte Mezzagno, paese di origine di Romano, Pietro Calvo. Nel 2002 il segretario di Romano, che all'epoca era nell'Udc, avrebbe chiamato Aiello raccomandandogli Giuseppe Valentino - questo è il nome del genero del mafioso - e dicendogli che la vicenda interessava personalmente a Romano, ex compagno di scuola del raccomandato.