venerdì, dicembre 31, 2010

Intervista all'on. Agostino Spataro. La Sicilia al tempo della globalizzazione

L'on. Agostino Spataro
di Diego Romeo
On. Spataro, ho l’impressione che lei provi imbarazzo nel constatare che, da uomo appartato, ha una grande libertà di parola e di scrittura. Non mi spiegherei altrimenti la sua cortese resistenza a non farsi intervistare.
In verità, durante la mia lunga esperienza politica ho sempre cercato di pensare e di agire da uomo libero; anche da dirigente e deputato nazionale del Pci, partito regolato al suo interno dal “centralismo democratico”. Il fatto è che mi danno fastidio l’attuale processo di omologazione, verso il basso, del ceto politico, l’asservimento della politica e di certa informazione agli interessi dei grandi gruppi finanziari e economici. Questa corsa affannata di uomini e donne che per un posto di consigliere o deputato o di assessore sono disposti a rinunciare alla loro libertà e dignità. La politica, i partiti mi appaiono costruzioni artificiose, ingannevoli, mirate a conseguire obiettivi di affermazione personale. Perciò, cerco di starne alla larga. Anche se, collaborando con “La Repubblica” e con altri giornali e riviste, mi sforzo di continuare a dare un contributo al cambiamento, sempre dalla parte dei lavoratori, dei giovani e della legalità. Cose che non si possono fare più all’interno dei partiti, anche di sinistra, dove il confronto delle idee è praticamente vicino allo zero. LEGGI TUTTO

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