giovedì, dicembre 02, 2010

Corleone, il comune intitola una piazza ad Angelo Badami


Angelo Badami
 di Cosmo Di Carlo
Intitolata ad Angelo Badami, la piazza antistante alla Scuola Media Giuseppe Vasi. Corleonese, funzionario dirigente del Ministero delle finanze, Badami, morì nel 1998 lasciando alle sorelle 560.000 euro, (un miliardo delle vecchie lire), da destinare ad una fondazione che avrebbe avuto come finalità quella di dare sostegno economico ai ragazzi corleonesi meritevoli che vogliono progredire negli studi e conseguire una laurea Badami non arrivo a concretizzare con atti, questa volontà, lo fece verbalmente; ma le sorelle “post mortem” hanno rispettato la volontà di Angelo costituendo la fondazione a lui intitolata. Quest’anno le borse di studio si sono tinte di rosa.Dieci studentesse infatti hanno avuto consegnato l’assegno da 1000 euro come incentivo a proseguire negli studi sono: Morena Cardella, Anna Maria Diana.Alessandra Dino, Marina Lanza, Francesca Mattone, Annalisa Costantino, Martina Primavera, Alessia Paternostro, Annamaria Mazzara, Arianna Melita. Salgonò così a quaranta le borse di studio assegnate ad altrettanti studenti che, secondo i dati della media Vasi, stanno continuando gli studi liceali con brillanti risultati Era il 28 novembre del 1998 quando il cuore di Angelo Badami smise di battere ponendo fine alla sua parentesi terrena. Angelo era nato a Corleone il 23 maggio del 1923. La madre Vincenzina Ingianni era casalinga, il padre Leonardo Badami era maestro; insegnava alle elementari. Oltre ad Angelo la famiglia era composta da tre sorelle: Lucia, Angelina, e Maria e dal fratello Vincenzo. La loro abitazione è ancora in Via Misericordia al civico numero 9, in pieno centro storico nel quartiere di Sant´Elena. Angelo visse qui la sua fanciullezza. Frequentò il liceo classico Guido Baccelli conseguendo il diploma di maturità con il massimo dei voti. Il suo sogno era quello di laurearsi in medicina ma, dopo il primo anno dovette rinunciare agli studi a seguito della morte del padre. Era l´ottobre del 1944. Angelo, che aveva superato tutti gli esami del primo anno del corso di laurea, fu costretto per motivi economici a lasciare medicina dove la frequenza era obbligatoria, e si iscrisse a giurisprudenza. Con l´aiuto di alcuni amici che gli prestavano i testi universitari, anche allora molto costosi, riuscì a conseguire la laurea in quattro anni e con il massimo dei voti. Superò il concorso per procuratore delle imposte ed ebbe il primo incarico a Salò dove rimase per due anni. Ma Angelo continuò a studiare per progredire nella carriera. Superò il concorso per funzionario al Ministero delle Finanze classificandosi sesto su cinquemila concorrenti provenienti da tutte le regioni d´Italia. A Roma rimarrà 18 anni ricoprendo il ruolo di Ispettore Generale di Divisione, lavorò per anni fianco a fianco con i vari Ministri delle Finanze che si succedettero nel tempo. Uomo dal carattere mite, sobrio e sincero, Angelo amava molto la lettura, l´arte, la musica. Alla morte prematura del fratello Vincenzo fece ritorno a Corleone per stare vicino alle sorelle. Mamma Enza e papà Leonardo erano infatti mancati anche loro nel tempo . E così Angelo all´apice della carriera e nonostante i pressanti inviti del Ministro delle Finanze del tempo , rassegnò le dimissioni dal prestigioso incarico e fece ritorno a Corleone per stare vicino alle sorelle. Una storia d’amore e d’onore d’altri tempi. Un esempio di solidarietà generazionale ha legato e lega quest’uomo.alla città di Corleone ed alla sua famiglia. I suoi figli sono di fatto tutti i ragazzi corleonesi che ogni vengono incoraggiati a proseguire negli studi dalla fondazione Badami. “Corleone ritrova in quest’occasione grazie ad Angelo Badami il suo essere comunità generosa – ha detto il sindaco Nino Iannazzo- che merita l’appellativo di “Animosa Civitas” (*Co.Di:*)

Nessun commento: