giovedì, ottobre 14, 2010

Occultò il tesoro di Ciancimino: sequestrati beni ad un imprenditore palermitano

La Dia di Palermo ha sottratto 200 milioni di euro a Francesco Civello, 76 anni, ritenuto prestanome del costruttore mafioso Francesco Zummo. Per gli inquirenti sarebbe "socialmente pericoloso".PALERMO - La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha sequestrato beni, mobili ed immobili, per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro tra appartamenti, ville, auto e conti correnti bancari. I beni erano del costruttore palermitano Francesco Civello, 76 anni, indagato alla fine degli anni Settanta per concorso in associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti, Civello avrebbe riciclato parte del tesoro dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino. Secondo gli inquirenti sarebbe "socialmente pericoloso" per i suoi precedenti di riciclatore di denaro illecito e per il suo inserimento negli organigrammi mafiosi: per questo la Dia ha sequestrato tutto il patrimonio dell'imprenditore palermitano Francesco Civello, 76 anni, ritenuto prestanome e socio del costruttore mafioso Francesco Zummo. Secondo gli investigatori, infatti, il vero dominus della attività imprenditoriale di Civello sarebbe stato Zummo che ne avrebbe influenzato scelte e indirizzi. Al costruttore, a cui sono stati sequestrati beni per oltre 200 milioni di euro, e a Zummo, viene contestato anche di avere occultato parte del tesoro dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino. Zummo ha accompagnato due volte in Canada i figli dell'ex sindaco, assistendoli nell'acquisto di immobili attraverso l'intermediazione della mafia canadese. La Dia ha sequestrato a Civello 13 auto, disponibilità bancarie e finanziarie e 145 tra ville e appartamenti.
14/10/2010

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