giovedì, ottobre 21, 2010

Corleone. Ritrovato in un'antica cappella un affresco che Giuseppe Vasi dipinse nel 1734

di Cosmo Di Carlo

L'affresco del Vasi nella cappella
CORLEONE - Ritrovata l’antica cappella affrescata da Giuseppe Vasi (Corleone 1710-Roma 1782). I dipinti sono stati rinvenuti all’interno di una piccola navata laterale nella chiesa di un ex convento del 1600 che sorge in pieno centro storico. Dell’esistenza dell’opera del grande artista corleonese, che operò nella Roma papalina, se ne tramandava la memoria ma nulla di più sino a ieri. La chiesa, infatti, era stata gravemente danneggiata dal sisma del 1968 e successivamente in parte demolita. Del prezioso edificio si è salvato il prospetto e le due piccole navate laterali che, sono state murate 40 anni fa. All’interno di una di queste i preziosi affreschi che si sono salvati grazie all’accortezza dei mastri muratori che, nel 1970 collocarono un telaio in legno, coprirono i dipinti con della stoffa di lino e sistemarono il tetto. La scoperta è avvenuta casualmente mentre alcune maestranze comunali stavano riparando uno dei tetti. E’ bastato accendere un faro all’interno di una intercapedine per vedere le splendide prospettive disegnate dal giovane Giuseppe Vasi ed i dipinti raffiguranti soggetti sacri, tra cui una maternità ed una rara immagine di San Vincenzo Ferreri. Gli affreschi sono in ottime condizioni. A confermare l’attribuzione senza ombra di dubbi è stata la firma in calce agli affreschi : “ studens Joseph Vasi corleonis pinxit 1734” . All’epoca il giovane artista aveva solo 24 anni. Proprio quest’anno infatti la città sta varando una serie di iniziative per festeggiare i 300 anni dalla nascita dell’incisore che avvenne a Corleone il 28 agosto del 1710.
La firma di Vasi sull'affresco
“Giuseppe Vasi studiò disegno a Palermo quindi raggiunse Roma - così scrive Salvatore Mangano in un suo saggio storico - Nella capitale, sotto la guida di Filippo Juvara e dell’incisore Ghezzi si perfezionò. La sua maestria nelle incisioni fu apprezzata da papa Benedetto XIV° dal quale ebbe incarichi ed onori. Fu maestro di Giovanni Battista Piranesi, che pur nella sua maggiore fama mai dimenticò il maestro”. Tra le maggiori opere di Giuseppe Vasi :” Il panorama di Roma vista dal Gianicolo” e “ Le magnificenze di Roma antica e moderna”, 200 incisioni a cui l’artista lavorò dal 1741 al 1747. Morì a Roma il 16 aprile del 1782. Nell’aula consiliare di Corleone sono esposte cinque preziose stampe ricavate dai calchi originali delle incisioni, che venivano realizzate su lastre di rame. Corleone gli ha dedicato una piazza nella parte alta della città proprio dove si affacciava l’antica casa dei Vasi.

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