martedì, ottobre 05, 2010

C'è il Papa. A Palermo, il regime della bestemmia censura il Vangelo e sospende la Costituzione

di Paolo Flores d'Arcais
Che il ducetto bestemmiatore sia disposto a tutto per riconquistarsi l'omertà della Chiesa gerarchica può apparire scontato. Che il suo ministro degli interni - di un partito che celebrava i riti pagani celtici! - fosse pronto, con analogo bacio della pantofola clericale, a calpestare i diritti costituzionali più elementari dei cittadini di Palermo, sarà solo l'ennesimo "stupro della Costituzione" che giustamente Di Pietro ha addebitato a questo regime ogni giorno più infame. Ma che di fronte a tanta enormità i giornali che si definiscono "indipendenti" non facciano titoli di scatola... LEGGI TUTTO
Firma l'appello alla Procura e al Capo dello Stato

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