martedì, settembre 21, 2010

Sicilia: Ecco la nuova giunta regionale

Raffaele Lombardo
di MASSIMO LORELLO
Nasce sull'asse tra Pd e finiani. L'esecutivo è composto esclusivamente da assessori tecnici. Tutti i berlusconiani sono passati all'opposizione. In maggioranza Mpa, Pd, Fli, Api e l'Udc di Casini (cioè senza i cuffariani). Raffaele Lombardo vara all'Assemblea regionale il suo quarto governo composto esclusivamente da assessori tecnici. Un esecutivo che per la prima volta esclude i berlusconiani i quali, dopo due anni e mezzo di rapporti conflittuali con il governatore, passano tutti all'opposizione. La nuova maggioranza è formata da Mpa, Pd, Fli, Api e dall'Udc di Casini (cioè senza i cuffariani). E' uscito di scena il Pdl Sicilia di Gianfranco Miccichè che non rientra nel Popolo della libertà di Alfano e Schifani ma annuncia la prossima costituzione del Partito del popolo siciliano. Del nuovo governo, in quota Pd, faranno parte il docente di economia Mario Centorrino, l'ex dirigente regionale Pier Carmelo Russo, l'ex componente della giunta di Confindustria Sicilia Marco Venturi, tutti e tre confermati dal precedente esecutivo. Confermati anche l'avvocato Gaetano Armao e i magistrati Massimo Russo (ex pm della Direzione distrettuale antimafia) e Caterina Chinnici (figlia del giudice assassinato da Cosa nostra nel 1983). Tutti è tre sono riferibili direttamente a Lombardo come l'imprenditore agricolo catanese Elio D'Antrassi che è uno dei nuovi ingressi. In giunta entra l'ex prefetto di Palermo Giosuè Marino. Debutto anche per il docente di giurisprudenza palermitano Andrea Piraino. L'Api di Rutelli sarà rappresentata da Sebastiano Messineo, professore all'università dell'Aquila. Due gli assessori di area finiana: i burocrati della Regione Letizia Di Liberti e Gian Maria Sparma. Ma Fli ha pressato a lungo per la conferma di Nino Strano che ha subito il veto del Pd. Strano è il dirigente ex An che mangiò la mortadella a Palazzo Madama mentre cadeva l'ultimo governo Prodi. Domani mattina alle 10:30 il dibattito in Aula e il voto finale. "Io vado avanti così, non muto di un grado per convenienze, paure o vantaggi. So che ho scontentato e vado scontentando tanta gente, ma mi pongo tanti interrogativi: mollo? Assecondo le legittime e sacrosante esigenze di conquistare consensi o faccio il mio dovere davanti ai siciliani? Chi intende giocare con i numeri d'aula si assumerà le proprie responsabilità". E' un passaggio dell'intervento all'Ars del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo. "Sentirò tutti voi sul programma - ha aggiunto rivolgendosi ai deputati - Se dovrò cambiare due o tre punti, lo farò. Ne cambierò anche cento se sarà necessario. Ma non cambio la mia linea". Lombardo ha rassicurato l'aula sulle sue condizioni di salute, ricordando le notizie apparse su un giornale locale. "Sarà un viaggio senza ritorno - ha sostenuto - Se qualcuno ha delle riserve sulla compagnia sia chiaro: ci areneremo".
La Repubblica-Palermo, 21.09.2010

Nessun commento: