lunedì, agosto 30, 2010

Svolta della Chiesa valdese: sì alla benedizione delle coppie gay

Per la prima volta in Italia una Chiesa cristiana, la Chiesa evangelica valdese, ha dato il suo avallo alla benedizione delle coppie gay, sia pure previo il consenso delle singole chiese locali. Si tratta di una novita' assoluta e del primo segnale di apertura, anche nel nostro Paese, a un riconoscimento delle unioni omosessuali da parte di una comunita' cristiana. Il Sinodo valdese, infatti che si tiene in questi giorni a Torre Pellice, in provincia di Torino, ha sancito, al termine di un lungo dibattito, la possibilita' di dare la ''benedizione'' alle coppie dello stesso sesso. ''A conclusione di un lungo, articolato ed approfondito dibattito'' si afferma infatti in un comunicato, nella tarda serata di mercoledi', ''il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi ha approvato con un ordine del giorno la benedizione di coppie dello stesso sesso, laddove la chiesa locale abbia raggiunto un consenso maturo e rispettoso delle diverse posizioni''. ''Una clausola impostasi - si spiega - data l'impossibilita' emersa nel corso delle discussione di un 'si' incondizionato reputato ancora prematuro. L'accento e' posto infatti sul percorso di maturazione delle stesse coppie e delle rispettive comunita' locali. La decisione e' stata presa con 105 voti favorevoli, 9 contrari, e 29 astenuti''. ''Un passo in avanti chiaro e netto, certo, ma da collocare in un percorso che andra' ancora meglio definito, soprattutto per quanto attiene il rapporto tra le chiese e le stesse coppie omoaffettive'', e' stato a caldo il commento del presidente del Sinodo, Marco Bouchard. ''Il Sinodo - si spiega - riconosce le differenze nel percorso di integrazione e riconoscimento delle persone omosessuali nelle chiese locali, ed invita al rispetto delle diverse sensibilita' dei membri di chiesa''. Al tempo stesso il Sinodo ''consapevole del fatto che la benedizione, nel contesto esclusivamente liturgico e pastorale delle nostre chiese, testimonia un riconoscimento ed una condivisione annunciata e proclamata della Grazia di Dio rivolta ad ogni creatura umana, esprime con forza la sua convinzione che le parole e la prassi di Gesu', cosi' come esse ci sono testimoniate negli Evangeli, non possono che chiamarci all'accoglienza di ogni esperienza e di ogni scelta improntate all'amore quale dono di Dio, liberamente e consapevolmente vissuto e scelto''. Di conseguenza, il Sinodo chiede alle chiese di approfondire la riflessione sulla realta' omosessuale all'interno delle chiese stesse e della societa'. Chiede inoltre che, ''ove sorelle e fratelli membri della nostra Chiesa o appartenenti ad una Chiesa evangelica richiedano la benedizione di una unione omosessuale, si proceda nel cammino di condivisione e testimonianza e, laddove la chiesa locale abbia raggiunto un consenso maturo e rispettoso delle diverse posizioni, essa si senta libera di prendere le decisioni conseguenti, rimanendo in costruttivo contatto con gli appositi organismi''. E alle istituzioni politiche del nostro paese rivolge una richiesta ben precisa: ''attenzione verso la situazione di discriminazione delle persone gay-lesbiche-bisex e transessuali, e in particolare la regolamentazione dei diritti delle coppie di fatto''.

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